Sanità internazionale 7 Settembre 2021 15:17

Israele potrebbe raggiungere l’immunità di gregge entro due mesi

Il combinato disposto di nuovi positivi per la variante Delta e vaccinati con terza dose potrebbe condurre Israele per primo al risultato sperato: con il terzo boost secondo i primi dati la protezione torna al 96%

Israele potrebbe raggiungere l’immunità di gregge entro due mesi

Per Israele potrebbe essere ufficialmente in arrivo l’immunità di gregge. Lo hanno fatto sapere i funzionari del ministero della Salute autoctono, che hanno parlato di un’attesa di due mesi perché accada. Ovviamente, se il ritmo delle vaccinazioni si manterrà alto come è stato finora.

In quel caso, «c’è una buona probabilità che entro il prossimo mese o due raggiungeremo una situazione che è molto simile all’immunità di gregge», hanno dichiarato. Il calcolo si basa sulla consapevolezza che nelle prossime settimane decine di migliaia di israeliani risulteranno positivi al Covid-19 e tanti riceveranno la terza dose di vaccino. Quel che ne verrà fuori si definisce “combinato disposto” e renderà oltre l’80% della popolazione protetta dal virus. Riproponendo lo status raggiunto a giugno, prima dell’arrivo della variante Delta.

La terza dose funziona

La distribuzione della terza dose è iniziata il mese scorso in Israele, indirizzata prima agli over 60 e poi agli over 40. Ora il paese ne sta finalmente verificando i risultati in quanto le ospedalizzazioni di persone in questa fascia di età sono ulteriormente diminuite. Secondo gli ultimi studi la protezione contro Covid, con un terzo richiamo, balzerebbe nuovamente al 96%.

Israele inizia a vedere i primi risultati della terza dose agli over 40. E sono positivi. Da tre giorni la terza dose è aperta agli over 12.

Il mondo intero guarda con interesse a Israele come apripista, mentre gli scienziati del luogo definiscono la terza dose l’arma vera contro le varianti. I primati potrebbero continuare con il raggiungimento dell’immunità di gregge. Intorno però le discussioni continuano: è giusto che Israele prosegua così quando metà del mondo non ha ricevuto neppure la prima dose?

 

Articoli correlati
“Immunità di gregge”, il libro-fumetto pro vaccini per chi è ancora scettico
L’intervista all’autore Marco Bonafede, medico psichiatra. «Spero che il libro-fumetto arrivi ad avere una diffusione più ampia, anche nelle scuole. L’obiettivo è discutere di vaccini in modo sereno, corretto e meno estremo»
Dallo stop tamponi per i viaggiatori in GB alla revoca dell’obbligo mascherina a New York, cosa sta succedendo
Numerose le novità che arrivano dal mondo sulla gestione della pandemia. Il Regno Unito abolisce l'obbligo dei tamponi per chi viaggia. A New York, invece, un giudice revoca l'obbligo di indossare la mascherina e in Israele si raccomanda la quarta dose per tutti. Mentre l'Unicef lancia l'allarme per la perdita «quasi insormontabile» per la scolarizzazione dei bambini.
Israele testa già la quarta dose e intanto acquista il farmaco Pfizer contro Covid
Un'infermiera e un medico dell'ospedale Sheba i primi due israeliani a ricevere la quarta dose di vaccino anti-Covid: è partita la sperimentazione clinica su 150 dipendenti per verificare l'efficacia di un doppio booster prima di proporlo alla popolazione generale
Israele, casi in aumento: il «bollettino più preoccupante da inizio marzo». Restrizioni allo studio
Secondo i dati del Ministero della Salute, il 42% dei pazienti in condizioni gravi non è vaccinato contro Covid-19
Regione Lombardia: immunità di gregge, mix di vaccini e piano famiglia gli obiettivi di Moratti e Bertolaso
Presentati questa mattina in conferenza stampa i risultati della campagna vaccinale della regione prima in Italia che punta al traguardo di 10 milioni di somministrazioni entro il 10 luglio
di Federica Bosco
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...
Advocacy e Associazioni

XVIII Giornata europea dei diritti del malato. Contro la desertificazione sanitaria serve un’alleanza tra professionisti, cittadini e istituzioni

La carenza di servizi sul territorio, la penuria di alcune specifiche figure professionali , la distanza dai luoghi di salute in particolare nelle aree interne del Paese, periferiche e ultraperiferich...