Voci della Sanità 15 Febbraio 2021 10:27

Specialistica ambulatoriale, Cisl Medici Lazio chiede attivazione Accordo Integrativo Regionale

Il sindacato Cisl medici Lazio ha chiesto all’Assessore alla Sanità della Regione Lazio «l’immediata attivazione della trattativa regionale per l’Accordo Integrativo Regionale con i medici specialisti ambulatoriali, i veterinari e le altre professionalità sanitarie (biologi, chimici e psicologi) convenzionati». «Alle Regioni infatti – si legge nel comunicato – spetta il compito di definire gli atti di programmazione […]

Il sindacato Cisl medici Lazio ha chiesto all’Assessore alla Sanità della Regione Lazio «l’immediata attivazione della trattativa regionale per l’Accordo Integrativo Regionale con i medici specialisti ambulatoriali, i veterinari e le altre professionalità sanitarie (biologi, chimici e psicologi) convenzionati».

«Alle Regioni infatti – si legge nel comunicato – spetta il compito di definire gli atti di programmazione volti a istituire le nuove forme organizzative (AFT – Aggregazione Funzionale Territoriale e UCCP – Unità Complessa di Cure Primarie). L’attuazione delle AFT e delle UCCP deve avvenire a seguito di accordi integrativi regionali da perfezionarsi entro dodici mesi decorrenti dalla definizione degli atti di programmazione».

«Le AFT – ricorda la Cisl Medici Lazio – sono forme organizzative mono-professionali che perseguono obiettivi di salute e di attività definiti dall’Azienda, secondo un modello-tipo coerente con i contenuti dell’ACN e definito dalla Regione, tenuto conto della consistenza dell’offerta specialistica esistente nelle varie specialità e della potenziale domanda».

«La AFT – prosegue – contribuisce a garantire l’assistenza attraverso la collaborazione con le AFT della medicina generale e della pediatria di libera scelta e con le UCCP del Distretto. La UCCP invece rappresenta la forma organizzativa complessa che opera in forma integrata all’interno di strutture e/o presidi individuati dalla Regione, con una sede di riferimento ed eventuali altre sedi dislocate nel territorio. Essa persegue obiettivi di salute e di attività definiti dall’Azienda Sanitaria, secondo un modello-tipo coerente con i contenuti dell’ACN e definito dalla Regione. Opera, inoltre, in continuità assistenziale con le AFT, rispondendo, grazie alla composizione multi-professionale, ai bisogni di salute complessi».

«Si tratta, dunque, di modelli oggi ancor più necessari – conclude la Cisl medici Lazio – a fronte della pandemia in atto».

 

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