Lavoro e Professioni 31 Luglio 2020 10:00

Dottoressa aggredita con mozzarelle, Fnomceo: «La legge non è sufficiente»

Familiare di un paziente lamentava attesa lunga e ha scagliato contenitore di mozzarelle contro il medico, solidarietà dal presidente Anelli. Scotti (presidente OdM Napoli): «Temo per ottobre, pandemia e crisi sociale potrebbero fare del medico un capro espiatorio»
Dottoressa aggredita con mozzarelle, Fnomceo: «La legge non è sufficiente»

Una dottoressa è stata aggredita a colpi di mozzarelle, a Napoli. È successo all’ospedale del Mare. La familiare di un paziente, che lamentava l’attesa troppo lunga, le ha scagliato contro un contenitore di mozzarelle. L’episodio è di ieri sera e il presidente della Federazione degli Ordini dei medici (Fnomceo), Filippo Anelli, esprime «solidarietà e vicinanza alla collega aggredita dalla parente di un ricoverato».

Sottolinea che una legge per la sicurezza degli operatori sanitari e socio-sanitari, «è un passo avanti importante ma, da sola, non sarà sufficiente a mettere fine a questa piaga che, colpendo gli operatori a livello fisico e psicologico, mina la sicurezza stessa delle cure». Per il presidente di Fnomceo «occorre, innanzitutto, un ripensamento delle organizzazioni di lavoro, con condizioni e sedi sicure, e dell’intero sistema di cure, in modo da dare risposte alle richieste di salute dei cittadini».

Intanto, il disegno di legge con cui si punta ad agire contro il fenomeno delle aggressioni agli operatori è stato «calendarizzato per mercoledì 5 agosto in Aula al Senato», informa Anelli. «Il nostro auspicio è quello di una contestuale approvazione senza modifiche, in modo da avere finalmente strumenti preventivi e dissuasivi dalla violenza contro i medici e gli altri operatori». Fermo restando che, conclude, «occorre soprattutto una rivoluzione culturale, che faccia comprendere ai pazienti come i medici siano dalla loro parte, contro le malattie e a sostegno del servizio sanitario nazionale».

SCOTTI (ODM NAPOLI): «PREOCCUPATO PER EFFETTI PANDEMIA A OTTOBRE»

«C’è bisogno di provvedimenti esemplari e immediati che ancora non vediamo», anche il presidente dell’Ordine dei medici di Napoli, Silvestro Scotti, ha commentato con preoccupazione l’aggressione ad Adnkronos Salute. «In autunno – dice Scotti – potrebbero sommarsi la ripresa del Covid-19 con l’emergenza sociale ed economica, se non si sceglie immediatamente di ricorrere ai fondi messi a disposizione dall’Europa. I medici e il personale sanitario, come chiunque rappresenti indirettamente lo Stato, sarà un possibile capro espiatorio».

L’episodio non ha avuto conseguenze per la dottoressa, «ed è sicuramente spiacevole. Ma porta con se un po’ di amara ironia: se avevamo capito che la sacralità del camice bianco di un medico non impedisce le aggressioni, oggi potremmo dire che nemmeno un alimento sacro come la mozzarella per i napoletani ha fermato la mano dell’aggressore», conclude Scotti.

 

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