Giovani 13 Maggio 2019 13:02

Neolaureati nei Pronto Soccorso, oltre 50mila firme per dire no

Aumentare borse e stipendi di chi lavora in Pronto Soccorso, attivare i concorsi, riconoscere lo status di lavoro usurante: queste alcune delle soluzioni proposte dal Coordinamento degli Specializzandi in Medicina d’Emergenza-Urgenza e da FederSpecializzandi per far fronte alla carenza di personale e salvare i Pronto Soccorso

Neolaureati nei Pronto Soccorso, oltre 50mila firme per dire no

In pochi giorni ha superato le 50mila firme, la petizione on line lanciata dal Coordinamento degli Specializzandi in Medicina d’Emergenza-Urgenza e sottoscritta anche da FederSpecializzandi e SIGM ‘Salviamo i Pronto Soccorso‘.

La miccia era stata la decisione della Regione Toscana di assumere nei PS medici neolaureati, e quindi non ancora specializzati, per far fronte alla carenza di personale. Una «misura straordinaria» ritenuta dagli specializzandi una «soluzione svilente per gli specialisti che lavorano in PS e pericolosa per l’utenza, che rischia di essere curata da personale senza competenze specifiche».
Gli specializzandi chiedono quindi di «correggere le cause della carenza di organico» e non di «tamponarne le conseguenze», e propongono una serie di soluzioni sul breve ed il lungo periodo:
  • Aumentare le borse ministeriali e regionali per la formazione specialistica in  Medicina d’Emergenza-Urgenza fino al massimo consentito dalla rete formativa per raggiungere gli 800 contratti annuali;
  • Riconoscere al lavoro di Medico ed Infermiere d’Emergenza-Urgenza lo status di lavori usuranti;
  • Incrementare lo stipendio per il personale medico ed infermieristico dei Pronto Soccorso;
  • Incrementare l’efficienza del filtro territoriale ed aumentare i posti di degenza presso i reparti ospedalieri;
  • Elaborare una carriera universitaria specifica per la Medicina d’Emergenza Urgenza.
  • Attivare i concorsi a tempo indeterminato per gli specialisti e per gli specializzandi dell’ultimo anno;
  • Eliminare immediatamente la possibilità di un canale formativo parallelo non standardizzato che porterebbe alla creazione di un medico di Emergenza-Urgenza di serie B con le stesse responsabilità;
  • Permettere agli specializzandi dell’ultimo anno di Medicina d’Emergenza Urgenza, delle specialità equipollenti e delle specialità affini di fornire prestazioni limitate e adeguatamente retribuite extra orario formativo, con vincoli tali da non inficiare la qualità della formazione, in analogia a quanto avviene per le sostituzioni di guardia medica e dei medici di medicina generale.

LEGGI ANCHE: CARENZA MEDICI, GUICCIARDI (FEDERSPECIALIZZANDI): «SCORRETTO IMPIEGARE GLI SPECIALIZZANDI COME ‘TAPPABUCHI’»

 

Articoli correlati
Straordinari a 100 euro l’ora e aumenti in Pronto soccorso. I dettagli del decreto Schillaci
Approvato in Consiglio dei Ministri il decreto con le nuove misure che dovrebbero dare un po' di respiro alla sanità italiana. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in accordo con il collega dell'Economia, ha messo insieme un pacchetto di riforme
di Mario Zimbalo
Medici d’emergenza in piazza: «Pronto soccorso a rischio»
I Pronto soccorso italiani sono al collasso per la grave carenza di personale. Mancano 5mila unità. Si temono situazioni di crisi soprattutto durante le festività natalizie. Domani prevista una manifestazione della Simeu davanti al Ministero della Salute
Bonus 200 euro a specializzandi, è boom di richieste all’Enpam dopo il no dell’Inps
Oliveti: «Ci adopereremo per migliorare inquadramento previdenziale degli specializzandi»
Istat, Cittadini (Aiop): «Rinuncia cure, liste d’attesa e carenza medici criticità del SSN da risolvere»
Per risolvere il problema della carenza di medici Aiop invita il decisore pubblico a valutare di adottare una «normativa di emergenza per assumere neolaureati e specializzandi. È doveroso, in ogni caso, coniugare la responsabilità, alla quale tutti siamo chiamati, con un’attenta programmazione»
Pierpaolo Sileri, bilancio di un governo con il sottosegretario alla Salute uscente
Con il sottosegretario alla Salute del governo Draghi Pierpaolo Sileri analizziamo il governo Draghi, quello che verrà e le armi per risolvere la carenza di medici e professionisti sanitari che ancora permane
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Malattia renale cronica, Vanacore (ANED): “La diagnosi precoce è un diritto: cambia la storia dei pazienti e il decorso della patologia”

Il Presidente dell’ANED: “Questa patologia, almeno agli esordi, non dà segni di sé, è subdola e silenziosa. I primi sintomi compaiono spesso quando la malattia renale ...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

XVIII Giornata europea dei diritti del malato. Contro la desertificazione sanitaria serve un’alleanza tra professionisti, cittadini e istituzioni

La carenza di servizi sul territorio, la penuria di alcune specifiche figure professionali , la distanza dai luoghi di salute in particolare nelle aree interne del Paese, periferiche e ultraperiferich...
Advocacy e Associazioni

Un ponte con medici e istituzioni, l’evoluzione delle associazioni dei pazienti sta cambiando la sanità

Nel corso degli anni il ruolo delle associazioni dei pazienti si è evoluto, così come si è evoluto il ruolo del paziente, oggi considerato in misura maggiore (seppure non ancora s...