Ai nostri microfoni, la Segretaria generale della Confederazione Dirigenti della Repubblica spiega cosa non sta andando ai tavoli di trattativa con il Ministero del Lavoro e quali sono le soluzioni per riformare il sistema (e prevedere maggiore flessibilità in uscita)
Secondo i dati del sindacato Anaao Assomed, potenzialmente con Quota 100 possono chiedere di andare in pensione tutti i dirigenti medici del Servizio sanitario nazionale (Ssn) nati tra il 1954 e il 1959: sei classi che corrispondono a 38 mila camici bianchi su 105 mila
«È importante – si legge nel Rapporto – evitare che sul versante universitario le fuoriuscite dei docenti incidano sulla funzionalità delle scuole di specializzazione con gravi ripercussioni sul versante formativo»
«Prima di quota 100 noi avevamo una carenza intorno ai 52-53mila, – spiega Tonino Aceti, portavoce della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche – con quota 100 se ne aggiungono altre 22-23mila unità che si aggiungono alle 10-11mila unità che sarebbero comunque uscite per pensionamento normale»
Milioni di euro di straordinari non pagati e milioni di euro per il mancato turn over e le mancate assunzioni. Queste, secondo Fnomceo, sono le cifre che lo Stato sta risparmiando sul lavoro dei medici
Ci sarà un incremento di 83 centesimi ogni cento euro per le pensioni lorde sino a € 2.198,82 mensili. Oltre questo limite, l’aumento sarà dello 0,55% (pari al 50% dell’indice), cioè 55 centesimi ogni 100 euro
Pensionamenti, regionalismo differenziato e fondi solo apparentemente integrativi, per Anaao Assomed si tratta di una “tempesta perfetta”
L’annuncio è arrivato durante il question time alla Camera. Il ministro della P.a. Bongiorno: «Le carenze del personale medico non sono state originate dall’entrata in vigore di Quota 100»
Gli effetti di Quota 100 sul Servizio sanitario nazionale, liste d’attesa, vaccini e digitalizzazione: botta e risposta del ministro della Salute Giulia Grillo intervenuta alla trasmissione ‘Coffee Break’ su La7
In una nota diffusa alla stampa i sindacati parlano di uno stallo che «denuncia inequivocabilmente una clamorosa impreparazione di Governo e Regioni su un tema che sta incentivando il disagio dei sanitari»
«Quota 100 rischia di mettere in ginocchio il servizio sanitario nazionale con ripercussioni gravissime sull’assistenza dei cittadini italiani»
Il Senatore e segretario regionale del Lazio ai nostri microfoni spiega quali sono i rischi per il settore sanitario derivanti da un elevato numero di pensionamenti
INTERVISTA | L’esponente di Governo della Lega intervenuto all’incontro dell’UDC “Politica e Impresa – Niente trucchi, solo lavoro” risponde ai nostri microfoni ai dubbi del mondo della sanità sull’esodo avviato con i pensionamenti di “Quota 100”
In base alle stime del sindacato, per il combinato disposto di Quota 100 e gobba pensionistica, in tre anni lasceranno il SSN 24mila medici, che si aggiungono all’attuale deficit di 10mila camici bianchi. Il segretario nazionale: «O si assume, o si rischia di chiudere». L’Anaao fornisce anche chiarimenti sul riscatto agevolato della laurea. E sul rinnovo del contratto aggiunge: «Puntiamo su remunerazione del disagio e carriera professionale»
Chi aderirà al pensionamento anticipato riceverà la liquidazione a partire dai 68 anni e non potrà svolgere attività lavorativa dal momento del percepimento della pensione fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia
Ad agosto le prime uscite dei dipendenti pubblici con 62 anni di età e 38 di contributi. Secondo i sindacati, saranno circa mille i medici che ogni anno approfitteranno della riforma pensionistica, contribuendo quindi ad aggravare la carenza di specialisti. In Legge di Bilancio, poi, i tagli dal 15% al 40% alle pensioni più alte. Ma il vicepresidente dell’Enpam Giovanni Malagnino tranquillizza i medici…
Il titolare della Sanità sarda difende la riforma della rete ospedaliera regionale: «Problema non è la carenza di servizi, ma un eccesso di servizi mal distribuiti che molto spesso non raggiungono i volumi indicati e suggeriti dal Piano nazionale esiti». Poi rilancia la medicina multiprofessionale per affrontare cronicità