Il senso di colpa del sopravvissuto colpisce, soprattutto, le famiglie delle vittime che si trovano a fare i conti con un lutto improvviso e rapido che non permette di elaborare la morte. La psicologa: «La persona sperimenta una difficoltà nell’accettare il fatto di essere vivo e non aver potuto far niente per il caro che non c’è più»
Di recente la Nuova Zelanda ha approvato una legge che riconosce il congedo per lutto retribuito ad entrambi i genitori sia in caso di aborto spontaneo che di bambino nato morto. In Italia, solo dopo 180 giorni dalla data di inizio della gravidanza esiste una sorta di congedo simile alla maternità