Oltre 30mila bimbi ogni anno in Italia nascono pretermine. Se da un lato la tecnologia e il progresso scientifico hanno favorito la sopravvivenza dei piccoli pretermine, dall’altro sono aumentati i problemi di disfagia neonatale, cioè l’incapacità di passare dalla nutrizione enterale all’alimentazione orale. In occasione della Giornata mondiale della prematurità la Federazione italiana dei logopedisti sottolinea l’importanza di un percorso riabilitativo per le funzioni orali
Rossetto (FLI): «Dai neonati ai centenari, la logopedia è per tutte le età della vita e può intervenire per curare moltissimi disturbi»
Rossetto (FLI): «La nostra priorità è dialogare con le Istituzioni per adeguare il numero di logopedisti impiegati nel SSN ai bisogni di salute dei cittadini»
“Così lontani, così vicini”: cinque giorni di consulti on-demand. I logopedisti italiani saranno a disposizione di pazienti, famiglie e insegnanti per domande o dubbi sulla logopedia a distanza dall’8 al 12 marzo
Panizzolo (logopedista): «Imparare ad alimentarsi per via orale è uno dei criteri raccomandati per le dimissioni dalla Tin. Durante i follow-up periodici necessario il controllo logopedico per monitorare l’evoluzione cognitiva, comunicativa e linguistica del bambino»
La referente della Federazione Logopedisti Italiani per il progetto europeo “Cost Action” sui Disturbi Primari del Linguaggio racconta come fa ‘lavorare’ i bambini: «La tipologia di gioco è selezionata in base all’età del paziente e al suo specifico disturbo di linguaggio. Serve ad aumentare la produzione linguistica in un contesto divertente, ma significativo»
Il progetto permettere ai prematuri di imparare a nutrirsi senza sondino, così da andare a casa in tempi più rapidi di quanto non accada oggi. La vicedirettrice della Patologia e terapia intensiva neonatale: «Verranno applicati degli indici che si rifanno a delle scale adottate appunto negli Stati Uniti, per offrire stimoli ai piccoli e permettere loro di imparare a deglutire e dunque a nutrirsi in autonomia»
La presidente della Federazione Logopedisti Italiani: «Puntiamo ad un percorso di laurea quinquennale, con una preparazione maggiore in ambito clinico». Attivati i nuovi master, uno per ogni area di intervento: dall’età evolutiva, all’area della neurologia, fino alla geriatria ed al campo della chirurgia otorina