«Quello che stiamo per affrontare è un momento chiave: il medico di famiglia resta la figura principale per raggiungere la popolazione generale dove si può nascondere il virus e colui che può indirizzare le persone a rischio verso screening e linkage-to-care», sottolinea Alessandro Rossi, Responsabile SIMG Malattie Infettive
Con l’esplosione della pandemia l’Italia non è più in linea con l’obiettivo OMS di eradicare l’Epatite C entro il 2030. Il Segretario AISF: «Urgente rilanciare vaccini, screening e trattamenti»
Decisori politici e amministratori locali insieme a Società Scientifiche e Associazioni Pazienti per illustrare e rafforzare le “Fast Track Cities – Città a misura di Paziente HIV-HCV”. Il progetto ha già prodotto risultati significativi nella percezione e nei servizi per la lotta all’HIV. Adesso si estende anche all’HCV, con “Checkpoint”, ambulatori, percorsi facilitati per screening e controlli per malattie infettive oggi divenute curabili
«È necessario dare attuazione al Decreto legge 162 del 2019 partendo dalle categorie più a rischio che rappresentano un serbatoio di diffusione del virus come i consumatori di sostanze stupefacenti», sottolinea la vicepresidente della Commissione Affari Sociali
Appello del dottor Blanc nell’ultima tappa del tour Hand: «Abbiamo due obiettivi, riprendere i controlli dei pazienti con epatite C e scovare i casi sommersi»
Come indicato dall’Oms, l’obiettivo è disegnare programmi di intervento per l’eliminazione dell’epatite C in Italia entro il 2030
«Ho firmato, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, lo schema di decreto che sarà ora inviato alla Conferenza delle Regioni per lo Screening nazionale gratuito per il virus dell’Epatite C»
«È necessario disegnare programmi di intervento per le coorti di nascita identificate dal Decreto “Milleproroghe” di febbraio, coordinando anche l’attuazione proattiva dello screening nelle popolazioni chiave, tra cui tossicodipendenti e detenuti», sottolinea Loreta Kondili, Centro Nazionale Salute Globale Ist. Superiore di Sanità
«Non può essere tollerato, anche di fronte a un’emergenza grave come quella che stiamo vivendo, che esistano malati di serie A e malati di serie B» sottolinea la Vicepresidente della Commissione Affari Sociali Michela Rostan
«Ora dobbiamo sfruttare i fondi già stanziati per gli screening negli anni 2020-21, scovare il sommerso della patologia e avviare celermente i pazienti individuati al trattamento» sottolinea la Vicepresidente della Commissione Affari Sociali Michela Rostan
Sono due americani (Charles M. Rice e Harvey J. Alter) e un britannico (Michael Houghton) i vincitori del premio Nobel 2020 per la Medicina
In base ad osservazioni cliniche preliminari l’assunzione di una compressa che contiene l’associazione precostituita di due principi attivi sofosbuvir/velpatasvir bloccherebbe la replicazione del Sars-CV-2. Vediamo come con Antonio Izzi, infettivologo del Cotugno di Napoli, e Vincenzo Messina, infettivologo del S. Anna e San Sebastiano di Caserta
Il documento: «Serve programma organico di intervento, con finanziamenti adeguati, per procedere sui tre pilastri già individuati di prevenzione e screening, presa in carico e linkage to care e terapia»
«La Covid-19 ci consegna una nuova realtà alla quale dobbiamo adeguarci e recuperare il tempo perso per non rischiare nuove morti evitabili» sottolinea Massimo Andreoni Direttore Scientifico SIMIT
«L’opportunità di effettuare questi test per rilevare la presenza di HCV non ha precedenti. Auspichiamo un Paese senza Covid, ma anche senza Epatite C. E per questo, più persone potremo curare, più ci avvicineremo all’obiettivo», evidenzia il Prof. Massimo Galli
Presentato al Senato il documento di farmacologia che arriva dopo le decisioni dell’Aifa. Gli esperti d’accordo: «Occorre più confronto»
«Bisogna puntare sul coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale e sulle farmacie, che devono diventare punto di informazione e screening» aggiunge Salvatore Petta, segretario dell’Associazione Italiana per lo Studio del Fegato
I risultati del progetto HAND patrocinato da SIMIT, FeDerSerD, SIPaD e SITD, sono stati presentati a Roma. Stella (SITD): «Oggi con i nuovi farmaci è possibile guarire dall’epatite C»
Ad oggi, sono stati affrontati con successo 196mila casi, ma i pazienti ancora da trattare, secondo le ultime stime, sarebbero almeno 200mila, di cui molti ancora da diagnosticare. I dati sono stati presentati al convegno “Alleanza contro l’Epatite: “Uniti, insieme: pazienti, clinici e istituzioni, per la concreta eradicazione del virus”
Secondo la vicepresidente della Commissione Affari Sociali «con il trattamento di 70/80mila pazienti ogni anno, si potrebbe realisticamente giungere all’eliminazione del virus nell’arco di 3-4 anni, addirittura in anticipo rispetto alla tabella di marcia»
L’Italia è il paese europeo con la più elevata prevalenza di infezione da HCV, con una media stimata dell’1.5% e dati preoccupanti poiché al Sud è superiore al 5%, in pazienti con età superiore ai 65 anni. Sono circa 12mila i decessi annui attribuibili all’infezione da HCV
Il tema è stato al centro della conferenza stampa ‘Alleanza contro l’Epatite 2019’, promossa dalle società scientifiche Aisf e Simit con il patrocinio di EpaC Onlus
La Senatrice, membro della Commissione Sanità interviene sulla sostenibilità dei farmaci che sradicano la malattia in 8 settimane: «Se la diagnosi è accertata e la terapia è efficace, va assicurata al paziente. Sarà poi il sistema a dover trovare i fondi»
L’Italia si colloca tra i 12 Paesi avviati positivamente verso il traguardo dell’OMS dell’eliminazione dell’infezione. Galli (SIMIT): «L’eradicazione del virus dipenderà dalla nostra capacità di far emergere il sommerso edi veicolare le persone che già sanno di essere infettate alla terapia». Sileri (Comm. Sanità): «In tanti non sanno nemmeno di essere malati, per cui la prevenzione e lo screening sono fondamentali»
La Vice Presidente della Commissione Affari Sociali sottolinea: «In questo modo potremo tracciare un quadro chiaro e ben definito dello stato della patologia in Italia, con l’obiettivo di mettere in campo poi tutte le iniziative necessarie affinché l’eliminazione dell’epatite C non sia uno spauracchio, ma un obiettivo effettivamente raggiungibile»
È quanto emerso durante i lavori del convegno “L’Europa e l’Italia nell’obiettivo dell’eradicazione dell’infezione da HCV”, svoltosi a Roma presso il Ministero della Salute. «Consiglierei ai medici di famiglia di far fare uno screening per l’Epatite C a tutti quei pazienti che hanno avuto dei fattori di rischio», sottolinea Adriano Pellicelli, direttore del Dipartimento Malattie del Fegato dell’Ospedale San Camillo di Roma
La storia di una insegnante affetta dalla malattia da 14 anni. Grazie alle nuove cure in 12 settimane ha sconfitto il ‘mostro silenzioso’. «Si cade in crisi quando si sa di avere una malattia cronica e non esiste ancora la cura». Poi le nuove terapie l’hanno salvata: «Devo fare un controllo ogni 6 mesi con ecografie del fegato e analisi delle transaminasi, però la mia vita è cambiata completamente»
La Piattaforma italiana per lo studio delle Terapie dell’Epatite Virali (PITER) celebra i suoi 5 anni di attività. E lo fa dimostrando che sconfiggere l’Epatite C è davvero possibile. Grazie a questo studio è stato affermato dal Dottor Stefano Vella, Direttore del Centro Nazionale per la Salute Globale dell’Istituto Superiore di Sanità, che «l’Italia ha […]
Il Ministero della Salute è stato condannato dal Tribunale di Napoli Nord per non aver controllato le sacche di sangue infette che hanno procurato l’epatite C a due coniugi originari di San Cipriano di Aversa (Caserta). La settimana scorsa la sentenza dopo otto anni di battaglie giudiziarie. In particolare, l’uomo ha scoperto nel 2011 che […]
L’Italia è al top nelle cure con quasi 180mila pazienti trattati, ma nel 2019 si esaurirà il fondo destinato ai farmaci innovativi. Il Presidente della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali, è intervenuto al convegno sul tema in Senato: «Non è una malattia soltanto del fegato, in qualche modo favorisce la possibilità che compaia il diabete e diminuisca efficienza dell’apparato cardiovascolare»