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Nutrizione 19 Febbraio 2019

Pane e olio, cioccolato amaro o avocado: la colazione migliore che non alza l’insulina. I consigli dell’esperta Sara Farnetti

Una prima colazione sana e gustosa è un pasto fondamentale perché ci permette di iniziare la giornata con forza ed energia, e non arrivare stanchi ed affamati all’ora di pranzo. «Se facciamo la colazione dobbiamo farla bene, altrimenti meglio non farla – ci ha spiegato la dottoressa Sara Farnetti, Specialista in Medicina Interna e fisiopatologa del […]

Una prima colazione sana e gustosa è un pasto fondamentale perché ci permette di iniziare la giornata con forza ed energia, e non arrivare stanchi ed affamati all’ora di pranzo. «Se facciamo la colazione dobbiamo farla bene, altrimenti meglio non farla – ci ha spiegato la dottoressa Sara Farnetti, Specialista in Medicina Interna e fisiopatologa del Metabolismo e della Nutrizione -. Se sbagliamo la colazione, infatti, a parte il meccanismo della fame, inneschiamo combinazioni errate che non riusciamo più a recuperare».

Ma cosa si intende per “giusta” colazione? Cosa possiamo mangiare la mattina per affrontare al meglio la giornata? «Dobbiamo cercare di mangiare degli alimenti che siano in grado di farci sentire energici, darci tono ma senza innalzare l’insulina, altrimenti succede questo: lo zucchero nel sangue cade, si abbassa il tasso glicemico e ho fame di nuovo, mi sento stanco e cerco subito qualche altra cosa da mangiare».

E allora, cosa dobbiamo fare? «Se ho questi sintomi a metà mattina, evidentemente una colazione “standard” con la fetta biscottata con la marmellata, che di per sé è innocua, non è adatta a me, funziona male, in quanto innesca i circuiti dell’insulina. Questo provoca un’infiammazione e, di conseguenza, mi portano a mangiare di nuovo a metà mattinata».

«Per questo – specifica la dottoressa Farnetti – la colazione migliore è quella in cui metto una quota di grassi, soprattutto se mi sveglio famelico; sto parlando dell’olio di oliva, delle olive, delle creme di semi come mandorle, pistacchi o pinoli. Posso mangiare del cioccolato molto amaro o l’avocado, in modo da mettere su una quota di carboidrati che saranno più gestibili rispetto ad un eccesso di carboidrati. La bruschetta di pane e olio, che sempre consiglio, è la miglior cosa, almeno come prototipo di colazione, perché sto mangiando un olio che ha dei potenti effetti, un olio benefico. L’olio extra vergine di oliva è davvero funzionale per tutte le sostanze che contiene e in più mi dà una tutela, fa bene al fegato perché lo stimola a lavorare ma allo stesso tempo non fa male agli altri organi perché di carboidrati mangio solo una fetta di pane. Questo per dire in modo semplice che un’associazione funzionale di alimenti la possiamo costruire tutti a casa in modo sostenibile – conclude la dottoressa-  senza fare troppi giri nei supermercati o cucinare chissà cosa».

LEGGI ANCHE: ALIMENTAZIONE, IL CASO DEI VELENI “BIANCHI”. FARNETTI (MEDICINA INTERNA): «CERCHIAMO CIBO INTEGRO, NON MALTRATTATO. ZUCCHERO? NESSUNO PUO’ ESSERE ASSOLTO, VA LIMITATO»

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