Sanità 30 Giugno 2022 16:01

Diabete e obesità in aumento, colpa dell’inquinamento e del Covid

Presentato a Milano il programma Cities Changing Diabetes action plan 2022-2025 per invertire la curva di crescita della malattia e porre la salute dei cittadini al centro dello sviluppo urbano

Sono quattro milioni le persone con diabete in Italia, di queste 550 mila risiedono in Lombardia e una su tre vive a Milano. Una pandemia silente che deve essere fermata. Per farlo a Palazzo Marino lo scorso 28 giugno è stato presentato il programma Cities Changing Diabetes, action plan 2022 2025 della città metropolitana di Milano per invertire la curva di crescita della malattia e porre la salute dei cittadini al centro dello sviluppo urbano.

Michele Carruba, presidente del Comitato Esecutivo Milano Cities Changing Diabetes, Università degli Studi di Milano ha fatto notare come sia necessario anche  per la sopravvivenza del sistema sanitario: «È un progetto ambizioso che si basa su dati scientifici secondo i quali, se noi non cerchiamo di modificare il trend in crescita di determinate malattie, non saremo più in grado di avere un sistema sanitario capace economicamente di rispondere ai bisogni delle persone ammalate».

Milioni di persone sovrappeso e obese

I numeri dicono infatti che nel mondo ci sono 250 milioni di persone obese e in sovrappeso, negli Stati Uniti raggiungono il 70% della popolazione, in Europa e in Italia le cifre sono più contenute, ma gli ultimi anni di pandemia hanno peggiorato la situazione in particolare tra i bambini. Non solo, dal 2019, anno di adesione di Milano al progetto sono stati prodotti dati sociodemografici e clinico epidemiologici volti a studiare il legame tra il diabete e la città e promuovere iniziative per salvaguardare la salute dei cittadini.

Il diabete aumenta con l’inquinamento

«E’ ancora in corso di studio la potenziale relazione di causa effetto tra l’inquinamento atmosferico e la prevalenza di diabete – ha sottolineato Livio Luzi, presidente Comitato Scientifico Milano Cities changing Diabetes – È stato pubblicato un primo lavoro che sostanzialmente punta il dito verso le polveri PM10 e l’ossido nitrico, che sono dei contaminanti atmosferici. Maggiore è la presenza di questi inquinanti e più alta è la prevalenza di diabete».

Attenzione al Long Covid

Ma non è tutto, ad aggravare ancor più lo stato di salute dei cittadini c’è una situazione di obesità diffusa che con il Covid è ulteriormente peggiorata «La sindrome del Long Covid ha generato delle alterazioni metaboliche che possono perpetuare non solo la sintomatologia ma anche il danno metabolico che può predisporre all’obesità e al diabete», ha evidenziato Luzi.

 Cinque azioni per ridurre obesità e diabete

Ridurre il diabete e l’obesità del 25% entro il 2045 a livello globale è l’obiettivo; cinque le azioni attuate per rispondere alla sfida: promozione della salute e del benessere, garantire una opportunità di salute per tutti, integrare la salute alle politiche sociali, assicurare soluzioni per la salute sostenibili e creare partnership tra diversi settori. Un impegno che Regione Lombardia ha fatto suo con un intervento della vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti: «L’obesità deve essere considerata una malattia – ha dichiarato – per questo è mia intenzione portare questa tematica alla commissione salute perché possa essere poi presentata dalla Conferenza Stato Regioni al tavolo dei Lea, dove si definiscono le malattie che sono suscettibili di finanziamento del fondo sanitario nazionale».

Tra gli ideatori del progetto che coinvolge 42 metropoli e oltre 300 milioni di persone c’è la società farmaceutica danese Novo Nordisk che fa della lotta al diabete il proprio mantra quotidiano tanto da aver scelto di sponsorizzare una squadra di ciclisti professionisti con diabete. «Il nostro obiettivo è sconfiggere le malattie croniche non trasmissibili ovvero diabete e obesità – ha spiegato Marco Salvini, Market Access and Public Affairs Director di Novo Nordisk – e per farlo abbiamo anche investito su un progetto di sport per portare un messaggio di speranza a chi soffre di diabete». Prevenzione è la parola su cui hanno focalizzato l’attenzione i relatori.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

Articoli correlati
Tirzepatide (Eli Lilly) riduce del 94% il rischio di sviluppare diabete di tipo 2 negli adulti con prediabete, obesità o sovrappeso
Nello studio di fase III SURMOUNT-1 tirzepatide - agonista dei recettori GIP e GLP-1 – ha fatto registrare una riduzione del 94% del rischio di progressione al diabete di tipo 2 di adulti con prediabete, obesità e sovrappeso. Tirzepatide è stata valutata 1.032 adulti affetti da prediabete e obesità o sovrappeso per un periodo di trattamento di 176 settimane, seguito da un periodo senza trattamento di 17 settimane
L’olio evo contrasta diabete, ipertensione e sindrome metabolica
L'olio extravergine di oliva (Evo) gioca un ruolo chiave nel contrastare l'insorgenza delle patologie cronico-degenerative non trasmissibili come il diabete mellito, l'ipertensione arteriosa, la sindrome metabolica, i tumori, le malattie a carico del sistema nervoso e la malattia renale cronica. Lo confermano le ricerche condotte e in corso all'Università degli Studi di Roma Tor Vergata
di V.A.
In Italia l’obesità uccide 4 volte in più degli incidenti d’auto
Nel nostro paese l'obesità è in aumento esponenziale e sempre più "killer", con un numero di morti all'anno 4 volte superiore a quello degli incidenti d'auto, e una previsione, entro il 2035, di 1 adulto italiano su 3 obeso. E' l'allarme lanciato dalla Società italiana di nutrizione umana per sensibilizzare sull'importanza della sostenibilità alimentare e sull'adozione di scelte alimentari corrette, in grado di agire positivamente sia sull'uomo che sul pianeta
Diabete di tipo 2: remissione possibile con stile di vita sano, benefici anche per cuore e reni
Il diabete di tipo 2 può essere "curato" perdendo peso e, in generale, adottando uno stile di vita sano, riducendo significativamente il rischio di malattie cardiovascolari e renali. Queste sono le conclusioni di uno studio dell’Associazione europea per lo studio del diabete (EASD), pubblicato sulla rivista Diabetologia
Obesità aumenta il rischio di un precursore del mieloma multiplo. Vitolo (Candiolo): “Fattore di rischio prevenibile”
Le persone obese hanno un rischio più alto di oltre il 70% più alto di sviluppare la gammopatia monoclonale di significato indeterminato, una condizione benigna del sangue che però può precedere il mieloma multiplo, un tumore delle plasmacellule. A scoprirlo è uno studio condotto dagli scienziati del Massachusetts General Hospital e pubblicato sulla rivista Blood Advances
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Pandemie

Pandemie del futuro, dall’Oms l’elenco dei 32 patogeni che ci mettono a rischio

L'elenco di virus e batteri passa da nove a 32: compaiono patogeni come il vibrione del colera o la salmonella, batteri con alte percentuali di resistenza agli antibiotici come la Klebsiella pneumonia...
Prevenzione

Vaiolo delle scimmie, primo caso a Malta. In Europa oltre 20mila contagi: le raccomandazioni della SItI

Lo scorso 14 agosto l'Oms ha dichiarato l'emergenza sanitaria internazionale. Al momento il rischio di contrarre il Mpox è considerato “basso/molto basso” per i soggetti residenti n...
Advocacy e Associazioni

In Italia quasi 1,5 milioni di italiani con demenza. Nel mondo nessuna diagnosi per il 75%

In occasione del XIII Mese Mondiale di settembre Federazione Alzheimer Italia e Alzheimer’s Disease International lanciano un appello per aumentare la consapevolezza sulla demenza e combattere l...