Sanità internazionale 5 Luglio 2022 14:56

Città della Florida in quarantena per lumache giganti, alto rischio meningite

Lumache giganti, grandi quanto un topo, hanno invaso una città della Florida. Prevista una quarantena di 2 anni. Questi animali possono infatti trasmettere un parassita che porta a una forma grave di meningite

Città della Florida in quarantena per lumache giganti, alto rischio meningite

Lumache grandi quanto topi stanno invadendo il Sud della Florida, negli Stati Uniti. Nella città Port Richey, le autorità locali hanno deciso di mettere in atto una quarantena lunga due anni. Il rischio non è solo per l’ambiente, ma anche per la salute dei residenti. Infatti, le lumache giganti, originarie dell’Africa, sono creature invasive capaci di trasmettere un parassita, Angiostrongylus cantonensis, pericoloso per la salute umana, in quanto colpisce le vie polmonari e può portare alla meningite grave.

Le lumache giganti distruggono piante, terreni e anche costruzioni in cemento

Non solo. Queste lumache, lunghe oltre 20 centimetri, distruggono piante e terreni coltivati. Rappresentano anche una minaccia per oggetti di plastica e costruzioni in cemento. La quarantena stabilità dalle autorità durerà due anni, ma a differenza delle chiusure legate all’emergenza Covid-19, ai residenti è semplicemente vietato spostare piante, suolo, rifiuti di cortile, detriti, compost e materiali da costruzione al di fuori della zona delimitata.

Le lumache giganti si riproducono molto velocemente

Il Dipartimento dell’agricoltura e dei servizi ai consumatori della Florida (FDACS) ha confermato che l’animale si è stabilito nella città di Port Richey, appena a Nord di Tampa, il 23 giugno giugno scorso. Secondo il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, le lumache di terra furono avvistate per la prima volta nel Sud della Florida negli anni ’60 e ci vollero quasi 10 anni e 1 milione di dollari per liberare l’area. Il problema è che queste lumache si riproducono rapidamente, producendo circa 1.200 uova in un anno.

In assenza di predatori naturali sono difficili da sradicare

Gli esperti spiegano che ogni lumaca contiene organi riproduttivi sia femminili che maschili. Dopo un singolo accoppiamento, ogni lumaca può produrre da 100 a 500 uova. Queste lumache possono riprodursi molte più volte senza accoppiarsi di nuovo e possono generare covate di uova ogni due o tre mesi. Le lumache sono anche difficili da sradicare perché non hanno predatori naturali. Ogni lumaca può vivere fino a nove anni.

Oltre la quarantena, previsto anche un trattamento antiparassitario

Il Dipartimento dell’Agricoltura della Florida ha avviato una battaglia contro le lumache che, oltre la quarantena, prevede l’uso di un trattamento. Si tratta di un pesticida chiamato metaldeide noto per il controllo di lumache e perché è sicuro per piante e frutta.  «I proprietari dei terreni all’interno dell’area di trattamento saranno avvisati di persona o tramite avviso inviato almeno 24 ore prima del trattamento antiparassitario previsto», avvertono dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Omicron, Fda limita uso monoclonali: «Improbabile funzionino contro variante»
L’agenzia americana sulle attuali terapie a base di monoclonali: «Al momento non sono autorizzate. Se in futuro circolerà una variante suscettibile, l’indicazione cambierà». E la Florida costretta a chiudere i siti di trattamento
Meningite, Regione Lazio: «Al via vaccinazioni per studenti Istituto Alberghiero Vespucci»
«A partire da domani mattina e fino alla prossima settimana presso il centro vaccinale della Asl Roma 2 (via Bardanzellu, n°8) i docenti e gli studenti dell’Istituto alberghiero A. Vespucci potranno vaccinarsi contro la meningite. I ragazzi dell’istituto romano hanno ricevuto una lettera della Asl per la prenotazione al servizio e potranno vaccinarsi con il […]
Meningite, primi casi del 2019. Andreoni (Tor Vergata e Simit): «Profilassi indicata per bambini e fasce a rischio. Per gli adulti? Dipende…»
Si riaccende l’attenzione sulla Toscana per un caso di meningococco B. Anche all’Aquila un ricovero. L’intervista a Massimo Andreoni, responsabile Malattie infettive di Tor Vergata e past president del SIMIT
Firenze, bimba colpita da meningite in miglioramento al Meyer
Migliorano le condizioni cliniche della bambina di 11 anni ricoverata all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze e a cui è stata diagnosticata una sepsi da meningococco B. La prognosi, però, non è ancora sciolta. È quanto rende noto la Asl Toscana in una nota, spiegando che, nel frattempo, si è conclusa la profilassi ai contatti stretti, circa […]
Treviso, torna dalla Thailandia con un’infezione da ameba
È ricoverato ancora in gravi condizioni all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso ma, fortunatamente, non in pericolo di vita. Un 40enne trevigiano, infatti, è rimasto vittima di un parassita tropicale al ritorno da un viaggio in Thailandia, dove deve aver contratto l’infezione ingerendo bevande o cibi contaminati. Poco dopo esser rientrato in Italia, l’uomo si è sentito male ed è stato ricoverato […]
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

XVIII Giornata europea dei diritti del malato. Contro la desertificazione sanitaria serve un’alleanza tra professionisti, cittadini e istituzioni

La carenza di servizi sul territorio, la penuria di alcune specifiche figure professionali , la distanza dai luoghi di salute in particolare nelle aree interne del Paese, periferiche e ultraperiferich...
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...