Salute 18 Maggio 2021 11:50

Vaccini, Rasi (Consulcesi): «Criticità per Sputnik e vaccino cinese, non facciamo gli stessi errori di Astrazeneca»

Sputnik, test, numeri dosi e soggetti non responder: ecco cosa vogliono sapere i medici su vaccini e varianti. Le risposte durante la masterclass Consulcesi con Rasi e Andreoni

Vaccini, Rasi (Consulcesi): «Criticità per Sputnik e vaccino cinese, non facciamo gli stessi errori di Astrazeneca»

«Anche se hanno tutte le carte in regola per essere di ottima fattura e qualità, lo Sputinik e il vaccino cinese provengono da sistemi che usano standard di evidenza diversi dai nostri. Il che non significa che siano peggiori, ma che ci mancano informazioni e non sapere per noi non è un’opzione accettabile». A dirlo, nel corso della Masterclass Consulcesi Club, è Guido Rasi, ex direttore Ema e ora impegnato nella formazione di medici e operatori sanitari con l’incarico di direttore del provider Consulcesi Club. «Avere a disposizione le maggiori conoscenze possibili, – prosegue – vuol dire riuscire a gestire a livello sociale eventuali dubbi e criticità portando a supporto numeri ed evidenze, come è accaduto con il caso AstraZeneca».

L’incontro, riservato ai primi 100 iscritti al corso “Il Covid-19 tra mutazione e varianti” nasce con l’obiettivo di creare un momento di confronto sui temi di grande attualità sanitaria. Una Masterclass per ‘informare gli informatori’ e cioè la classe medica sugli sviluppi dei vaccini e delle varianti. Il corso Ecm, infatti, è in costante aggiornamento al pari passo con gli sviluppi della ricerca. Tanti i dubbi e le domande dei sanitari alle quali rispondono il microbiologo Guido Rasi e l’infettivologo Massimo Andreoni, direttore reparto malattie infettive del Policlinico Tor Vergata di Roma. Ecco le quattro domande principali dei partecipanti:

I vaccini attualmente disponibili a mRNA contro il Covid-19 sono efficaci anche contro le varianti?

La risposta è sì e la rassicurazione arriva da Massimo Andreoni ed è supportata anche da nuovi studi appena pubblicati – il 5 maggio sul News England Journal e The Lancet – che sciolgono molti dubbi sulla loro efficacia contro le varianti di SARS-CoV-2. Per questo è importante «proseguire con convinzione nella campagna vaccinale», aggiunge Andreoni.

Chi ha contratto il Covid-19 devono vaccinarsi ugualmente?

Sì, ma solo con la seconda dose e con una distanza minima di almeno tre mesi dalla fine della malattia. «Chi ha contratto il Covid-19 – chiarisce Andreoni – deve vaccinarsi per potenziare la capacità di difenderci dall’infezione con una singola dose. Con un minimo di distanziamento dai 3 ai 6 mesi dalla fine della fine della malattia per evitare che siano presenti troppi anticorpi.  La malattia è come se fosse la ‘prima dose’ e la seconda da richiamo», aggiunge.

Quali sono i test che identificano la variante del virus?

«Per identificare nuove varianti va fatto un sequenziamento del virus, è questo il modo più completo per monitorare tutte le mutazioni e capire se vi è una reale variante, cioè se il virus sia mutato in maniera sufficiente», risponde Andreoni, che aggiunge: «Attualmente stiamo sequenziando solo determinate regioni del virus che ci interessano di più ai fini della risposta al vaccino e della trasmissibilità. Altri sistemi sono utili ma permettono di capire solo se la mutazione è presente, in quanto lavorano su mutazioni già conosciute ma non ne riconoscono di nuove».

Cosa prevede il piano vaccinale per i non responder ai vaccini?

Il programma vaccinale per ora non prevede una strategia specifica, al momento le istituzioni sanitarie sono impegnate nel monitorare la situazione con una campagna di esami sierologici per valutare lo stato di immunizzazione della popolazione. «Bisogna chiarire chi è un non responder, infatti spesso i sanitari giudicano la risposta al vaccino solo con la presenza o meno di anticorpi ma questo non è sufficiente. Emblematico è il caso degli immunodepressi che nella maggior parte dei casi sviluppano pochi anticorpi e potrebbero esser considerati non responder ma se analizziamo la risposta cellulo-mediata in realtà sono dei responder, anche se non hanno creato anticorpi. Per molti medici e per noi tutti è un nuovo mondo che comprendiamo giorno per giorno. Per questo – aggiunge Rasi – la formazione dei medici innanzitutto che poi informano i cittadini ora è fondamentale più che mai».

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Covid: alta adesione degli over 60 ai vaccini ridurrebbe fino al 32% i ricoveri, le raccomandazioni nel Calendario per la Vita
Il board del Calendario per la Vita, costituito da diverse società scientifiche, ha redatto delle raccomandazioni per la campagna di vaccinazione anti-Covid per l’autunno-inverno 2023
di V.A.
Covid: pericolo scampato? Non per i pazienti fragili: l’appello di AIP OdV
Le infezioni da Sars-CoV-2, così come le altre malattie virali, rimangono un elemento di allerta. In Italia, infatti, si contano ancora circa 30 morti al giorno per infezioni Sars-CoV-2, molti dei quali fanno parte dei cosiddetti «pazienti fragili» (sono 1 su 5 in Italia)
I vaccini anti-Covid hanno salvato oltre 1 milione di vite in Europa
I vaccini contro Covid-19 hanno salvato almeno 1.004.927 vite in Europa, tra dicembre 2020 e marzo 2023. Lo ha stimato una nuova ricerca presentata al Congresso europeo di microbiologia clinica e malattie infettive (ECCMID) in corso a Copenaghen, in Danimarca. La stragrande maggioranza delle vite salvate, il 96%, erano individui di 60 anni d'età o più
Covid, alcune persone potrebbero aver perso l’olfatto per sempre? L’ipotesi allarmante in uno studio
La perdita dell'olfatto a causa di Covid-19 potrebbe durare a lungo o addirittura per sempre. Uno studio rivela che una persona su 20 non l'ha recuperato dopo 18 mesi
Danni da vaccinazione anti-Covid, novità in materia di indennizzo
La vaccinazione è un trattamento sanitario (art. 32 Cost.) che, secondo la Corte Costituzionale, ha una duplice finalità: “individuale” in quanto mira a proteggere la persona che si sottopone alla vaccinazione e “collettiva” poiché mira a proteggere gli altri dal rischio di diffusione del contagio
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Diabete: nuove linee guida per il trattamento delle malattie cardiovascolari

Sono state pubblicate le nuove linee guida per le malattie cardiovascolari nelle persone con diabete. Molti i temi trattati: dalla stratificazione del rischio cardiovascolare allo screening fino alla ...
Salute

Covid: in autunno vaccini «aggiornati», gratuiti per fragili. Siliquini (SItI): «Da circolare del ministero indicazioni chiare»

La Direzione Generale della Prevenzione del ministero della Salute ha diffuso una circolare con tutte le indicazioni per l'avvio della campagna nazionale di vaccinazione anti-Covid-19. «Era pi&u...
Salute

Gli alimenti ultra-processati danneggiano il cuore, +24% di rischio infarto

Due ampi studi presentati al congresso della Società europea di Cardiologia hanno dimostrato che il consumo di alimenti ultra-processati può aumentare il rischio di sviluppare problemi c...