Salute 28 Luglio 2020 15:14

«Prima di prendere qualsiasi decisione, si valuti l’impatto sulla salute dei cittadini». Intervista a Roberta Siliquini

Su Elsevier Public Health, una lettera aperta sull’Health Impact Assessment a firma di un team di studiosi piemontesi, tra cui l’ex presidente del Consiglio Superiore di Sanità. Fra i casi presentati, Tav e Ilva

di Tommaso Caldarelli
«Prima di prendere qualsiasi decisione, si valuti l’impatto sulla salute dei cittadini». Intervista a Roberta Siliquini

Fra i ben noti obiettivi dello sviluppo sostenibile posti per il 2030 dalle Nazioni Unite trova un posto di rilievo la questione ambientale. In particolare, l’azione 3.9 chiede agli Stati di adoperarsi per «ridurre in maniera sostanziale il numero di morti e di malattie da agenti chimici rischiosi e da agenti inquinanti l’aria, l’acqua e i suoli».

Per affrontare e raggiungere questo obiettivo non bastano attente politiche ambientali e buone pratiche, che pure in Italia sono presenti; è necessario iniziare ad inserire il tema ambientale nell’ambito della più ampia tematica della salute. Questo è quanto asserisce una lettera pubblicata sul numero di agosto di Elsevier Public Health, una delle principali riviste specializzate di sanità pubblica. A firmarla, diversi esperti di stanza a Torino, fra cui la professoressa Roberta Siliquini, già presidente del Consiglio Superiore di Sanità e oggi in forza al dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica all’Università di Torino. «Le valutazioni di impatto ambientale – spiega la Siliquini contattata al telefono da Sanità Informazione – non possono non essere parte di un più complessivo discorso sulla salute».

Quel che si propone nel paper è allora una nuova metodologia di azione pubblica, già ampiamente presente negli schemi dei Paesi nord europei; si tratta, ed è il titolo dell’articolo, dell’Health Impact Assessment (HIA). «Parliamo di una serie di strumenti per valutare l’impatto delle politiche pubbliche e in generale delle scelte sulla salute dei cittadini».

«Prendiamo un caso eclatante, prendiamo il caso Ilva – continua la professoressa -. Prima di prendere qualunque decisione avremmo dovuto valutare l’impatto degli agenti inquinanti e cancerogeni, ma anche e allo stesso tempo gli effetti sulla salute dell’eventuale perdita di posti di lavoro, di reddito e di potere d’acquisto. Tutti questi indicatori sono utili ai decisori per capire cosa sia necessario fare».

A mancare allora, continua Siliquini, è la cultura del dato: «In Italia non esiste un’agenzia nazionale per la valutazione delle politiche in termini di salute. Non esistono linee guida regionali condivise, usiamo poco i dati, li raccogliamo male e non abbiamo attivato le procedure che sarebbero necessarie. Evidente che serva allora un investimento serio su infrastrutture di data mining e su reti digitali che siano, direi, da Paese normale».

L’Health Impact Assessment deve diventare «una prassi affermata, dobbiamo ricordarci che ogni elemento, ogni decisione può avere un impatto sulla salute dei cittadini. Ecco che qualunque decisione deve essere allora supportata da dati specifici che devono essere forniti al decisore pubblico, che poi si prenderà la responsabilità di emettere atti, norme e provvedimenti che potranno anche ovviamente superare il piano tecnico scientifico, ma in fase di decisione non possono non essere tenuti in considerazione».

«Nel nostro studio – continua la docente piemontese – facciamo gli esempi del caso Ilva e del caso Tav in val di Susa, ma sono solo esempi mediaticamente molto noti. Qualunque piccola decisione, anche locale, avrebbe bisogno di un approccio HIA».

«Un approccio HIA si inserisce positivamente – si legge ancora nel documento pubblicato da Elsevier – in contesti in cui il dibattito pubblico su gestione ambientale, percezione del rischio, ecologia politica e la mobilitazione delle comunità locali si intreccia e va a combinarsi. Tutto considerato – conclude la lettera – l’istituzione di una linea guida nazionale su HIA in Italia risulta più che mai necessaria. Il governo deve attivarsi per l’attuazione e l’implementazione di una legislazione specifica, il sostegno delle competenze, il coordinamento intersettoriale e la dotazione di budget adeguati».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
In Italia l’obesità uccide 4 volte in più degli incidenti d’auto
Nel nostro paese l'obesità è in aumento esponenziale e sempre più "killer", con un numero di morti all'anno 4 volte superiore a quello degli incidenti d'auto, e una previsione, entro il 2035, di 1 adulto italiano su 3 obeso. E' l'allarme lanciato dalla Società italiana di nutrizione umana per sensibilizzare sull'importanza della sostenibilità alimentare e sull'adozione di scelte alimentari corrette, in grado di agire positivamente sia sull'uomo che sul pianeta
Inquinamento: l’Emilia Romagna investe 154 milioni nel prossimo Piano dell’Aria
Malgrado le osservazioni critiche dell'opposizione, disco verde della commissione Politiche per la Salute dell'Emilia-Romagna al prossimo Piano dell'Aria (Pair 2030) proposto dalla giunta regionale per ridurre gli effetti dell'inquinamento
di V.A.
Clima pazzo e inquinamento aumentano il rischio di maculopatie senili
La crisi climatica e l’inquinamento atmosferico ad essa legato rappresentano un’urgenza anche per la salute dei nostri occhi,  che va ben oltre quella finora considerata di congiuntiviti e occhio secco. Uno studio canadese, il più ampio mai realizzato, pubblicato il mese scorso su Ophthalmic Epidemiology e condotto su 1,7 milioni di americani over 65, ha evidenziato una correlazione significativa tra maggiore probabilità di gravi problemi alla vista e temperature più elevate
di V.A.
Il traffico aumenta la pressione sanguigna, un effetto che dura fino a 24 ore
Uno studio dell'Università di Washington, pubblicato sulla rivista Annals of Internal Medicine, ha rilevato che l'aria non filtrata proveniente dal traffico delle ore di punta aumenta significativamente la pressione sanguigna dei passeggeri, sia mentre si trovano in automobile che fino a ben 24 ore dopo
Inquinamento: la Corte Europea dei diritti dell’Uomo condanna l’Italia
Massimo Tortorella, presidente Consulcesi: “Sentenza storica: da Europa diritto a vivere in un ambiente salubre anche senza danno alla salute. Forti analogie con la nostra azione collettiva Aria Pulita, nn messaggio positivo anche per i 600 mila richiedenti"
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Giornata Mondiale dell’Obesità, Benini (FAND): “Attenzione alla Diabesità”

Per la Giornata Mondiale dell'Obesità 2024 sono molte le iniziative promosse, in Italia, in Europa e nel Mondo dalle organizzazioni contro l'obesità, gli operatori sanitari e le persone ...
Advocacy e Associazioni

Disturbi spettro autistico. Associazioni e Società Scientifiche scrivono al Ministro Schillaci

Nella lettera si sottolinea come sia "indispensabile affrontare le criticità più volte evidenziate da operatori e famiglie nell’ambito di tutti i disturbi del neurosviluppo, quale ...
Advocacy e Associazioni

Giornata Mondiale dell’Obesità: un’epidemia con 800 milioni di malati

Presentate le iniziative italiane della World Obesity Day che ricorre il 4 marzo. Nel nostro Paese le persone con obesità sono l’11,4 per cento della popolazione e oltre 21 milioni di ita...
di I.F.