Salute 6 Agosto 2021 10:40

PMA, Regioni approvano riparto del Fondo da 5 milioni per accesso a terapie. Mammì (M5S): «Troppo pochi ma è qualcosa»

Il Decreto che ha avuto il via libera dalla Regioni definisce sia il contributo per l’accesso alle prestazioni di cura e diagnosi dell’infertilità sia la ripartizione del Fondo di 5 milioni per il sostegno alle tecniche di PMA. Per la SIRU è ancora troppo poco: «Il punto fondamentale rimane l'applicazione dei LEA che sono già nel nomenclatore dal 2017»
di Francesco Torre

Una piccola, buona notizia giunge dalla Conferenza delle Regioni per le coppie che vogliono ricorrere alle tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita: i rappresentanti delle Regioni hanno dato parere favorevole allo schema di Decreto ministeriale che, in attuazione a quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2021, definisce sia il contributo per l’accesso alle prestazioni di cura e diagnosi dell’infertilità sia la ripartizione del Fondo di 5 milioni per il sostegno alle tecniche di PMA (fondi che saranno a disposizione anche nel 2022 e nel 2023).

Un aiuto per le coppie con problemi di fertilità, soprattutto per quelle residenti in Regioni dove tali prestazioni non sono ancora inserite nei LEA e che oggi sono spesso costrette a lunghi viaggia per coronare il sogno di maternità. Troppo pochi per la SIRU (Società Italiana della Riproduzione Umana) presieduta da Antonino Guglielmino: «È sicuramente un segnale di attenzione al problema che stanno vivendo tante coppie – spiega Guglielmino a Sanità Informazione – ma il punto fondamentale rimane l’applicazione dei LEA che sono già nel nomenclatore dal 2017. Il riconoscimento deve essere permanente e completo. Per fare un esempio, con questo fondo il finanziamento che toccherà alla Sicilia è davvero troppo poco: su circa 4mila cicli all’anno, quelli che possono essere coperti sono circa 190».

Il Fondo era stato implementato in Legge di Bilancio grazie agli emendamenti di Stefania Mammì, deputata del Movimento Cinque Stelle da sempre attiva sul tema, tanto da fondare un intergruppo parlamentare sulla PMA che ha visto l’adesione di una ventina di parlamentari di tutte le forze politiche. Non è sufficiente ma è comunque qualcosa – spiega Mammì a Sanità Informazione -. Cinque milioni di euro all’anno sono pochi e non coprono tutte le esigenze. Però è anche vero che intanto il Fondo esiste e speriamo di poterlo presto incrementare. In questa situazione di crisi, con l’emergenza Covid, era difficile ottenere di più. Da settembre riprenderemo le attività dell’intergruppo parlamentare, ci incontreremo con più frequenza e convocheremo per delle audizioni tutti i professionisti che si occupano del tema».

Sulla PMA è attivo anche il Tavolo tecnico per la ricerca e formazione nella prevenzione e cura dell’infertilità, voluto dal sottosegretario Pierpaolo Sileri. Il Tavolo riunisce esperti clinici e accademici, rappresentanti istituzionali e delle società scientifiche, per garantire un approccio multidisciplinare e specifico sulle diverse tematiche che ruotano intorno all’infertilità, nonché alla procreazione medicalmente assistita.

«Purtroppo, è urgente intervenire sul tema perché oggi la situazione è un po’ da far west – conclude Mammì -. Ad esempio, c’è il tema del limite di età: in Lombardia il è 49 anni, in Toscana 45 anni, ecc. Ogni regione si fa le regole per conto suo. È assurdo che non ci sia una linea comune su un trattamento che comunque è medico. Parliamo di un problema che ormai riguarda tantissime coppie. Ho fatto un giro all’ospedale Niguarda di Milano su iniziativa della SIRU e abbiamo trovato tante coppie anche di 22 anni che avevano bisogno di questi trattamenti. Il problema è molto più sentito di quanto non si possa pensare».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

Articoli correlati
Il futuro della PMA si scrive nel laboratorio di embriologia. Il Sierr Update 2025
All'evento di Napoli gettate le basi le basi per un documento comune Italia-Spagna-Grecia-Portogallo. L’obiettivo è quello di armonizzare – per quanto possibile a causa delle diverse normative vigenti – le modalità operative nei laboratori, promuovendo così una maggiore coerenza e collaborazione a livello internazionale
di Redazione
Fertilità. In un anno +50% procedure di social freezing in Italia
Fra il 2023 e il 2024 in aumento le donne che hanno scelto di preservare la fertilità. nuovi dati del gruppo Genera, il più grande nel nostro Paese, relativo all’attività di 7 centri specializzati in medicina della riproduzione. Visite gratuite l’8 marzo
Diventare genitori con una malattia genetica, a Padova incontro con gli esperti di PMA sulla malattia di Huntington
Attraverso il test genetico pre-impianto è oggi possibile andare a studiare l’assetto cromosomico e genetico degli embrioni ottenuti in vitro, per andare a trasferire nell’utero materno solo quelli non affetti, scongiurando il rischio di trasmissione della malattia che, per molte di queste coppie, è molto alto
di Redazione
PMA. Il centro Demetra di Firenze compie 30 anni: 9mila bambini nati dal 1994
Il centro Demetra nasce nel 1994 da cinque ginecologi che avevano in mente un obiettivo chiaro e ambizioso: offrire alle coppie con problemi di infertilità le migliori metodologie di trattamento. Dall’apertura a oggi, il team di Demetra ha seguito oltre 30.000 coppie, provenienti da tutte le regioni di Italia. La grande festa di domenica 29 settembre a Firenze con le famiglie, i bambini e le autorità
Fecondazione assistita, più awareness anche per combattere la denatalità
Attualmente l’accesso a queste tecniche è in continuo miglioramento, ma potrebbe essere ampliato intervenendo sull’awareness dei cittadini, oltre che naturalmente aumentando l’offerta dei servizi su tutto il territorio nazionale. Un obiettivo importante da raggiungere, considerando che la PMA potrebbe dare un contributo ancora più rilevante al continuo calo di nascite cui stiamo assistendo da anni in Italia, sottolineano gli esperti
di Redazione
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Malattie rare, ANPTT Onlus compie 10 anni: “Nasciamo dal bisogno di non sentirci soli”

Il Presidente Chiaramonte: "Grazie ai traguardi raggiunti possiamo iniziare a vivere in un mondo più equo, ma la strada verso una completa inclusione è ancora lunga"
Advocacy e Associazioni

Unicef: il suicidio è la quarta causa di morte negli adolescenti in 43 paesi

In occasione della Settimana Europea della Salute Mentale (19 – 25 maggio) l’Unicef sottolinea come il suicidio rappresenti la quarta causa di morte in ben 43 paesi al mondo
Advocacy e Associazioni

Giornata europea dei sibling: i fratelli protagonisti non solo per un giorno

Nel silenzio quotidiano delle case in cui si convive con la disabilità, ci sono fratelli e sorelle che imparano presto a essere forti, invisibili, resilienti. Ora, grazie a Parent Project, dive...
Sanità

Obesità, nasce la Rete italiana per contrastare la malattia

A promuovere la creazione della piattaforma permanente dedicata alla prevenzione, alla cura e all’innovazione è stata la Federazione delle aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso)
di I.F.