Salute 27 Maggio 2022 11:45

Palloncini: non si gonfiano con la bocca. Ecco perché

Biardi (Altroconsumo): «Abbiamo esaminato dodici diverse marche di palloncini, sette delle quali contengono concentrazioni oltre i limiti di legge di nitrosammine e nitrosabili, sostanze potenzialmente cancerogene»

Animano le feste di compleanno e non solo, sono giocattoli che non passano mai di moda. Eppure, nonostante la loro larga diffusione, sfuggono facilmente alle regole ed ai controlli di sicurezza. Sono i palloncini, tanto colorati quanto potenzialmente pericolosi. Ad accertarlo,  un recente studio di Altroconsumo che ha analizzato in laboratorio palloncini acquistati principalmente online, su Amazon e Wish, e in negozi su strada.

L’analisi di laboratorio, i risultati

«Abbiamo esaminato dodici diverse marche di palloncini, sette delle quali contengono concentrazioni, oltre i limiti di legge, di nitrosammine e nitrosabili, sostanze potenzialmente cancerogene», spiega Livia Biardi, esperta di chimica e ambiente per Altroconsumo che ha contribuito alla ricerca. Secondo la direttiva (2009/48/CE) tutti i giocattoli non devono superare il limite di sicurezza di 0,05 mg di nitrosammine e di 1 mg di sostanze nitrosabili per ogni chilogrammo di materiale. «Rispetto a questi parametri europei – continua Biardi – tre prodotti sono risultati entro la soglia di tolleranza, due sono a cavallo di tale livello e sette lo hanno superato. I palloncini che hanno ottenuto il peggior punteggio contengono nitrosammine in quantità 19 volte superiore al limite di legge e sostanze nitrosabili 6 volte di più del consentito dalla direttiva europea».

I rischi per la salute

Le nitrosammine sono composti classificati dalla Airc, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, come probabili cancerogeni. «Possono aumentare il rischio di tumori gastrici e all’esofago, se ingeriti oltre la soglia di sicurezza», spiega l’esperta di Altroconsumo. Il rischio, infatti,  non si limita al semplice contatto: «Trattandosi di oggetti che sono spesso gonfiati a bocca, la possibilità che queste sostanze vengano, almeno in parte, ingerite è tutt’altro che remota. Per questo, è consigliabile utilizzare sempre un gonfietto ed evitare il contatto con la bocca», suggerisce Biardi.

Le segnalazioni

Come accaduto a seguito di altri studi simili, che hanno accertato la pericolosità di oggetti e alimenti, Altroconsumo ha segnalato alle autorità i prodotti che, a seguito delle verifiche, sono risultati non conformi alla legge, chiedendone il ritiro immediato dal mercato. «Abbiamo scritto al Ministero dello Sviluppo Economico invitandolo ad una verifica dei materiali analizzati ed abbiamo contattato le due piattaforme di shopping online dove abbiamo acquistato la maggior parte dei palloncini. A seguito della segnalazione Amazon ha risposto immediatamente attivandosi per rimuovere i  prodotti in questione», dice l’esperta.

Come tutelarsi

Tuttavia, la presenza di queste sostanze tossiche non è una novità. Altre organizzazioni di consumatori europee, effettuando i medesimi controlli, hanno ottenuto gli stessi risultati. «L’etichetta dei palloncini deve riportare per legge una serie di avvertimenti importanti, oltre al classico marchio CE che indica la conformità alle normative europee. Ma, a prescindere dal livello di sostanze tossiche contenute al loro interno e dalla conformità dell’etichetta di accompagnamento, i palloncini devono essere tassativamente vietati ai bambini al di sotto dei tre anni che, portandoli alla bocca – conclude Biardi – potrebbero erroneamente ingerirli e soffocare».

 

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

Articoli correlati
Morire di parto nel 2022: quando (e perché) il lieto evento si trasforma in tragedia
Il recente caso di Napoli spaventa. Viora (AOGOI): «La maggior parte dei decessi si può prevenire anche prima di arrivare alla sala parto. Fondamentale la formazione del personale»
Vietato fare il bagno con le lenti a contatto: si rischiano gravi danni alla cornea
In Italia sono 4 milioni i portatori di lenti a contatto, oltre la metà dei quali hanno meno di 30 anni. Per tutti il nemico numero uno è l’Acanthamoeba, un patogeno responsabile di cheratiti molto gravi. Il presidente della SICSSO: «Fino al 50% dei casi non si guarisce con le terapie mediche e i pazienti sono costretti a sottoporsi a trapianto di cornea, purtroppo non sempre risolutivo»
Digiuno intermittente, la dietista: «Tagliare le calorie a periodi può aiutare a vivere più a lungo»
La nutrizionista: «Può essere praticato per due giorni alla settimana, non consecutivi, consumando meno di un quarto dell’energia abituale. Oppure si può concentrare l’assunzione di alimenti in 6-8 ore al giorno o mantenere il digiuno notturno di 12 ore»
Dalla pelle agli occhi, come e perché dobbiamo proteggerci dal sole?
La Fondazione Salmoiraghi & Viganò ha promosso un incontro con lo scopo di diffondere la cultura della salute degli occhi tra i cittadini
Non solo bombe: le malattie infettive sono l’altra faccia della guerra
Infezioni a trasmissione oro-fecale, HIV, tubercolosi e Covid-19 sono i nemici che, insieme ai russi, minacciano l’Ucraina. Cauda (infettivologo): «Necessari Emergency-Team in grado di identificare e trattare le emergenze al confine»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Sanità

Legge Caregiver, Locatelli: “Chi ama e cura non vuole essere sostituito, ma accompagnato”

Dopo oltre 15 anni di attesa, arriva il disegno di legge che riconosce tutele, diritti e dignità a chi si prende cura ogni giorno di una persona non autosufficiente. La ministra Locatelli a San...
di Isabella Faggiano
Sanità

GIMBE: Nonostante gli aumenti, il Fondo sanitario scende al 5,9% del PIL

Aggiunti alla sanità € 2,4 miliardi nel 2026 e € 2,65 miliardi nel 2027 e nel 2028. Nel 2028 il fondo sanitario arriverà a € 145 miliardi e secondo l'analisi indipendente ...
di Redazione
Salute

L’uso prolungato di melatonina può far male al cuore

L'uso prolungato di integratori a base di melatonina  potrebbe comportare un rischio più elevato di diagnosi di insufficienza cardiaca, ricovero ospedaliero connesso e morte per qualsiasi ...
di Valentina Arcovio
Salute

Capelli bianchi: non solo un segno del tempo, ma un meccanismo di difesa contro il cancro

Secondo uno studio dell’Università di Tokyo i capelli bianchi rappresentano una risposta difensiva delle cellule staminali dei melanociti del bulbo pilifero a gravi danni al DNA
di Isabella Faggiano