Salute 30 Dicembre 2020 16:30

Operatori sanitari no-vax, Guido Rasi: «Atteggiamento incomprensibile. Favorevole ad obbligo e a provvedimenti»

L’ex Direttore Esecutivo dell’Agenzia Europea del Farmaco ai microfoni di Sanità Informazione sul piano vaccinale italiano: «La distribuzione a livello locale in alcune aree potrebbe creare dei problemi»

Il fatto che esistano alcuni operatori sanitari che non intendono vaccinarsi «sorprende e intristisce» Guido Rasi, ex Direttore Esecutivo dell’EMA (Agenzia Europea del Farmaco) che si dice favorevole, in caso di necessità, non solo all’obbligo vaccinale (che però rappresenta comunque una «sconfitta della ragione») ma anche a provvedimenti verso chi non mette in sicurezza sé stesso e i suoi pazienti. Ma ai microfoni di Sanità Informazione il professor Rasi parla anche del piano vaccinale italiano, definito «logico e ben articolato», e dei vaccini AstraZeneca e Moderna, ancora non approvati dall’Agenzia dell’Unione europea.

Professor Rasi, l’EMA si è presa un po’ di tempo per approvare il vaccino AstraZeneca. Come mai?

«Più che l’EMA, direi che il tempo se l’è preso AstraZeneca. Mi risulta che non abbia ancora fatto domanda ufficiale di approvazione e che non abbia ancora presentato il set di dati finale, necessario per l’autorizzazione. Direi quindi che è una scelta dell’azienda di sottoporre i dati ad un regolatore piuttosto che ad un altro».

Li ha sottoposti al Regno Unito…

«Sembrerebbe di sì, perché il Regno Unito è andato avanti con un’autorizzazione di emergenza. Immagino che questa autorizzazione possa essere configurata anche come una prosecuzione di studio, con delle limitazioni a sottogruppi di pazienti dai quali è già stata individuata una sicura risposta positiva. Non abbiamo però ancora la dichiarazione ufficiale del regolatore inglese in cui vengono indicate le circostanze in cui autorizzeranno l’uso. Detto questo, si tratta comunque di un vaccino molto importante».

Quali sono gli aspetti che potrebbero approfondire?

«Dipende da quali studi si vogliano completare. Loro, ad esempio, hanno avuto questi risultati un po’ a sorpresa per quanto riguarda il dosaggio e sulle fasce d’età della popolazione. Potrebbe essere un’estensione di questi aspetti, un’estensione di studio volto a consolidare i risultati che hanno avuto con un determinato dosaggio. Molto dipende dalla strategia che hanno deciso di attuare e da quali evidenze complementari hanno chiesto i regolatori».

E invece qual è la situazione per quanto riguarda il vaccino di Moderna?

«Mi sembra che l’EMA si esprimerà il 6 gennaio prossimo. Gli Stati Uniti si sono già espressi favorevolmente, sempre con un’autorizzazione di emergenza. Il tipo di autorizzazione europea è un po’ più “robusta”, è un’autorizzazione completa. Non mi aspetto grosse sorprese il 6 gennaio ma staremo a vedere».

Cosa pensa del piano vaccinale del Governo italiano?

«Sulla carta mi sembra un piano logico e ben articolato, per quel che è dato a vedere al cittadino. Io però sono molto curioso di capire come si svolgerà a livello locale, che è un aspetto fondamentale. Immagino che ci saranno posti in cui tutto andrà liscio mentre altri potrebbero avere problemi. Purtroppo la classe manageriale italiana è molto eterogenea, con grandi picchi e qualche debolezza».

E per quanto riguarda la polemica relativa agli operatori sanitari che non intendono vaccinarsi?

«Come medico, mi sorprende e mi intristisce. Davvero non riesco a capire come un collega non voglia correre per andare a vaccinarsi…».

Se necessario, bisognerebbe rendere il vaccino obbligatorio?

«Ricorrere all’obbligo è sempre un po’ una sconfitta della ragione, però sì, mi sembra evidente. Come al solito, o si salva l’albero o si salva il bosco. Per cui non ho dubbi, se dovesse risultare necessario, sono favorevole. Non solo, penserei anche a provvedimenti per chi non si volesse vaccinare perché è una cosa incomprensibile».

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Dagli igienisti della SItI una Guida alle buone pratiche vaccinali
La Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) ha presentato il documento "Guida alle buone pratiche vaccinali", con l'obiettivo di promuovere e garantire servizi vaccinali di eccellenza in tutto il territorio nazionale
di V.A.
Ue verso aria più pulita, parte carbon tax alle frontiere
Ridurre le emissioni inquinanti e, di conseguenze, ridurre il loro impatto sulla salute ambientale e dell'uomo. Queste sono solo alcuni degli ambiziosi obiettivi della Carbon Tax dell’Unione Europea alle frontiere, entrata in vigore da pochi giorni
Il Nobel per la Medicina ai «genitori» dei vaccini a mRNA contro il Covid e non solo
Drew Weissman, 64 anni, e Katalin Karikò, 68 anni, sono i due nuovi vincitori del Nobel per la Medicina 2023. I due scienziati hanno sviluppato la tecnologia che ha permesso, nel giro di pochissimi mesi, di sviluppare i vaccini anti-Covid a mRNA, che hanno salvato milioni di vite umane nel mondo
Covid: alta adesione degli over 60 ai vaccini ridurrebbe fino al 32% i ricoveri, le raccomandazioni nel Calendario per la Vita
Il board del Calendario per la Vita, costituito da diverse società scientifiche, ha redatto delle raccomandazioni per la campagna di vaccinazione anti-Covid per l’autunno-inverno 2023
di V.A.
Da EMA parere positivo a primo vaccino RSV per donne incinte e anziani
il Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell'Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha dato parere positivo per l'approvazione del primo vaccino contro RSV per proteggere i bambini fino ai 6 mesi di vita e gli anziani over 60
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...