Salute 24 Luglio 2023 16:44

Oms: «Da diete malsane 8 milioni di morti». Schillaci: «Alimentazione mediterranea va studiata a scuola»

In occasione della sessione «Healthy Diets, Cultures and Tradition: Lessons from the Mediterranean Diet», prevista nell’ambito del vertice sui sistemi alimentari delle Nazioni Unite, il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus sottolinea l’importanza di seguire una dieta sana

Oms: «Da diete malsane 8 milioni di morti». Schillaci: «Alimentazione mediterranea va studiata a scuola»

Il cibo è una parte centrale della vita e della cultura, è fondamentale per una buona salute. Eppure le diete malsane sono uno dei principali «killer», portano a un numero stimato di 8 milioni morti l’anno e sono uno dei maggiori contributori all’onere delle malattie non trasmissibili. Molto di questo onere è guidato dal marketing aggressivo di prodotti che generano profitti privati, ma danneggiano la salute pubblica, compresi cibi ricchi di zucchero, sale e grassi, e sostituti del latte materno». E’ il monito lanciato dal direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Tedros Adhanom Ghebreyesus, intervenuto oggi alla sessione «Healthy Diets, Cultures and Tradition: Lessons from the Mediterranean Diet», prevista nell’ambito del vertice sui sistemi alimentari delle Nazioni Unite. Concorda su tutta la linea il ministro della Salute Orazio Schillaci, preoccupato che le abitudini alimentari degli italiani stiano peggiorando.

Oms cita dieta mediterranea come esempio di regime alimentare salutare

«Oggi stiamo affrontando la questione cruciale di cosa rende sana una dieta», ha spiegato il Dg Oms che fra gli esempi di diete salutari ha citato per prima la «dieta mediterranea, con la sua enfasi su frutta e verdura fresca, cereali integrali, legumi, olio d’oliva, consumo moderato di alimenti di origine animale e a lavorazione minima. La dieta mediterranea tradizionale è associata a longevità e a basso rischio di malattie cardiovascolari e di alcuni tipi di cancro. E sulla base di ricerche estese, è stata riconosciuta patrimonio dell’umanità».

Le quattro cose in comune che hanno tutte le diete sane

In generale, ha evidenziato il capo dell’Oms, «ci sono molti tipi di diete sane, costituite da alimenti provenienti da culture e sistemi alimentari diversi. Tutte le diete sane hanno quattro cose in comune: dovrebbero fornire quantità adeguate di energia e nutrienti essenziali e non eccedere le esigenze dell’organismo; dovrebbero avere fonti energetiche equilibrate, cioè l’energia dovrebbe provenire principalmente da carboidrati complessi e fino a un terzo da grassi principalmente insaturi; alcuni alimenti e sostanze nutritive dovrebbero essere limitati, come zuccheri liberi, grassi saturi e grassi trans, alimenti altamente trasformati, carne rossa e carne trasformata; infine, una dieta sana dovrebbe includere una varietà di buoni gruppi alimentari e una varietà di cibi all’interno di questi gruppi. E naturalmente una dieta sana è una dieta sicura: nessun alimento cioè dovrebbe contenere microrganismi e sostanze chimiche dannose».

Tedros (Oms): «Promuovere una cultura della salute in chiave di prevenzione»

Altro esempio di dieta sana citato dal Dg Tedros, è quella giapponese, «con la sua attenzione alle fonti alimentari marine. Altre diete tradizionali, in altre parti del mondo come l’Africa o l’America Latina – ha aggiunto – possono avere anche benefici per la salute e abbiamo bisogno di ulteriori ricerche su queste per comprenderlo meglio». In ogni caso, ha concluso il direttore generale Oms, «promuovendo e incorporando le diete locali nei sistemi alimentari possiamo promuovere una cultura della salute in chiave di prevenzione e consentire alle persone di fare scelte alimentari nutrienti che supportino il loro benessere». Ma anche «promuovere un’agricoltura sostenibile, e quindi gli agricoltori locali, e proteggere le risorse naturali», «celebrando la diversità culturale e garantendo che le ricette tradizionali e le tradizioni alimentari vengano tramandate alle generazioni future. Dobbiamo anche ricordare che una delle diete più sane è l’allattamento al seno, naturale e completamente gratuito, completamente non trasformato, per un sistema alimentare sano fin dall’inizio della vita».

Schillaci: «Sempre meno seguono diete salutari, fra cause ritmi di vita»

«Recuperare le diete tradizionali salutari, come la dieta mediterranea, che io chiamo italiana, che ha un impatto positivo sulla salute umana e promuove il cosiddetto successful ageing». E’ l’obiettivo che il ministro della Salute Schillaci, invita a perseguire. Perché, a fronte dei benefici, «si registra una diminuzione del numero di persone che seguono le diete tradizionali salutari», avverte. «Il progetto Arianna finanziato dal ministero della Salute italiano e coordinato dall’Istituto superiore di sanità ha concluso che in Italia una percentuale minoritaria della popolazione segue i principi della dieta mediterranea, senza significative differenze tra regioni e stato socio-economico della popolazione». Questo avviene «nonostante l’Italia goda di una posizione di rilievo, vantando una filiera agroalimentare di qualità – sottolinea Schillaci – che offre tutti i nutrienti della dieta mediterranea. Le cause di questo fenomeno vanno cercate nel cambiamento dei ritmi degli stili di vita, che riducono il tempo a disposizione per consumare i pasti insieme agli altri e per la preparazione di piatti, che hanno tempi più lunghi di manipolazione e cottura».

Il ministro della Salute: «Dieta salutare si studi a scuola»

«Guardando al futuro, credo fortemente nella necessità di impegnarsi tutti a favore del recupero – evidenzia Schillaci –  e della diffusione delle diete tradizionali salutari. Il nostro obiettivo dovrebbe essere in primo luogo puntare sull’educazione alimentare con iniziative mirate ad aumentare la consapevolezza nelle persone sul fatto che l’alimentazione determina lo stato di salute a breve, medio ma anche a lungo termine e a dare alle persone gli strumenti per fare scelte salutari ed informate. Per mantenere alta l’attenzione dei cittadini su tali aspetti, è quindi importante iniziare a lavorare già nelle scuole». Il ministro cita in particolare l’importanza di «esperienze che coinvolgano i giovani basate sulla metodologia del ‘nudging’, spinta gentile, e del ‘learning by doing’, imparare facendo. A questo proposito, segnalo che il ministero della Salute ha investito su progetti di educazione e informazione sia nelle scuole in Italia che nelle scuole italiane all’estero».

Lotta a informazioni false per battere abitudini sbagliate

Combattere le false informazioni sull’alimentazione per aiutare le persone a superare abitudini alimentari non adeguate. E’ una delle strategie su cui occorre puntare secondo il ministro della Salute Schillaci, che chiede anche cooperazione internazionale su questi temi. «Credo che la cooperazione internazionale rappresenti una chiave di successo».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
OMS, mpox: ok a vaccino KM Biologics per l’uso di emergenza. Potrà essere somministrato anche ai bambini maggiori di un anno
Importante novità nella lotta contro l'mpox, il "vaiolo delle scimmie". L'OMS ha inserito un nuovo vaccino - LC16m8 dell'azienda giapponese KM Biologics - nell'elenco dei vaccini di emergenza. LC16m8 è il primo composto che potrà essere somministrato ai bambini che abbiano compiuto il primo anno di età
Il Decreto Liste d’attesa è legge. Schillaci: “La nostra priorità è tutelare il diritto alla salute degli italiani”
Tra le principali novità introdotte dalla legge ci sono: le visite nel fine settimana, la creazione di una piattaforma nazionale per le liste d'attesa e di un sistema in grado di garantire al cittadino tempi certi per le prestazioni mediante ricorso a intramoenia o privato
Vaccini, Oms e Unicef: “Oltre 120mila bambini a ‘dose zero” tra Europa e Asia Centrale”
La specialista regionale dell'UNICEF per le vaccinazioni in Europa e Asia Centrale: "Non c’è ragione per cui i bambini debbano correre il rischio di morire per malattie prevenibili con un vaccino. Dare priorità ai finanziamenti e investimenti sui programmi di immunizzazione e sistemi sanitari”
Morbillo: allarme Oms Europa, 30 volte più casi nel 2023
"La regione europea sta registrando un aumento allarmante dei casi di morbillo". E' il monito dell'ufficio regionale dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per l'Europa. "Tra gennaio e ottobre 2023 sono stati segnalati oltre 30mila casi da 40 dei 53 Stati membri della regione. Rispetto ai 941 segnalati in tutto il 2022, è un aumento di oltre 30 volte", avverte l'agenzia Onu per la salute
di V.A.
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
One Health

One Health, il premio “Ambassador” ad oltre cento professionisti della salute

Con la premiazione di 102 professionisti, tra medici di medicina generale, farmacisti e medici veterinari, e la diffusione del report conclusivo, volge al termine la prima edizione di “One Healt...
Advocacy e Associazioni

Nasce l’Intergruppo Parlamentare “Innovazione Sanitaria e Tutela del Paziente”

L’Intergruppo punta in particolare a sviluppare strategie di programmazione sanitaria che integrino tecnologie avanzate, quali l’intelligenza artificiale e dispositivi medici innovativi, e...
Advocacy e Associazioni

HIV, è ancora emergenza: “Scarsa informazione, pochi test e tanto stigma”

Medici, Associazioni e Istituzioni, a pochi giorni dalla Giornata mondiale contro l’Aids, tornano a parlare di HIV per ridefinire l’agenda delle priorità. Presentato “HIV. Le ...
Salute

Uno sguardo alle patologie rare: storie di EPN

L’EPN è una malattia rara ancora poco conosciuta. Serve più formazione in questo campo. Ne parliamo con Antonella Sau, Ospedale Spirito Santo di Pescara, Giorgia Battipaglia, Azien...