Salute 28 Marzo 2024 15:50

Le uova non aumentano il colesterolo, anche se consumate regolarmente

L’abitudine a mangiare regolarmente le uova non aumenta i livelli di colesterolo, noto fattore di rischio cardiovascolare. A sfatare questo vecchio falso mito è lo studio Prosperity, che verrà presentato al congresso dell’American College of Cardiology ad Atlanta

Le uova non aumentano il colesterolo, anche se consumate regolarmente

L’abitudine a mangiare regolarmente le uova non aumenta i livelli di colesterolo, noto fattore di rischio cardiovascolare. A sfatare questo vecchio falso mito è lo studio Prosperity, condotto dal Duke Clinical Research Institute di Durham (North Carolina) su 140 pazienti con malattie cardiovascolari o a rischio cardiovascolare elevato. I risultati verranno presentati ad Atlanta, il prossimo 6 aprile, in occasione del congresso dell’American College of Cardiology. L’obiettivo dei ricercatori era di valutare gli effetti del consumo di 12 o più uova a settimana rispetto a una dieta senza uova – o che prevede un consumo inferiore di due uova a settimana – sui livelli di colesterolo buono e cattivo, così come su altri indicatori chiave della salute cardiovascolare.

In passato le informazioni sono state molto confuse

Dai risultati dello studio è emerso che i livelli di colesterolo restano simili tra le persone che consumano uova per la maggior parte dei giorni della settimana rispetto a coloro che non ne consumano. “Sappiamo che le malattie cardiovascolari sono, in parte, mediate da fattori di rischio come ipertensione, colesterolo alto, sovrappeso e diabete”, osserva la coordinatrice della ricerca, Nina Nouhravesh. “L’alimentazione può avere un’influenza significativa su questi fattori e c’è stata molta confusione nelle informazioni date sulle uova, sul fatto se fossero sicure da mangiare, soprattutto per le persone che a rischio di malattie cardiache. Questo – prosegue la ricercatrice – è uno studio di piccole dimensioni, ma ci dà rassicurazioni sul fatto che mangiare uova è accettabile per quanto riguarda gli effetti sui grassi nel corso di quattro mesi, anche per una popolazione più a rischio“.

Le uova non andrebbero eliminate dalla dieta

I ricercatori hanno voluto esaminare specificamente le uova fortificate in quanto contengono meno grassi saturi e vitamine e minerali aggiunti, come iodio, vitamina D, selenio, vitamina B2, 5 e 12, e acidi grassi omega-3. I pazienti sono stati assegnati casualmente a consumare 12 uova fortificate a settimana (preparate nel modo che preferivano) o a consumare meno di due di qualsiasi tipo (fortificate o meno) a settimana. Tutti i pazienti, controllati periodicamente con visite periodiche ed esami del sangue, avevano 50 anni o più (età media 66 anni), con un precedente evento cardiovascolare o due fattori di rischio cardiovascolare, come ipertensione, colesterolo alto, sovrappeso o diabete. I risultati non hanno mostrato differenze significative tra i livelli di colesterolo delle persone che hanno consumato le uova e chi no.  Per questo, secondo i ricercatori, non si dovrebbero eliminare le uova dalla dieta. “Le persone con malattie cardiache dovrebbero parlare con il proprio medico per suggerimenti su una dieta sana per il cuore”, conclude Nouhravesh.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...