Salute 30 Ottobre 2020 07:00

Idrossiclorochina e Covid-19, AIFA: «Assenti benefici clinici sia nella prevenzione sia nel trattamento»

L’Agenzia Italiana per il Farmaco, in risposta a una interrogazione della deputata Rossana Boldi (Lega), spiega perché ha bloccato l’uso del farmaco nel trattamento del Covid-19: «Ampio ‘corpus’ di evidenze nella letteratura scientifica giustifica stop. Valuteremo nuovi studi»

Idrossiclorochina e Covid-19, AIFA: «Assenti benefici clinici sia nella prevenzione sia nel trattamento»

La sospensione dell’utilizzo dell’idrossiclorochina per il trattamento dell’infezione da Covid-19 al di fuori degli studi clinici non è basato solo sullo studio pubblicato da The Lancet poi ritirato, ma «su un ampio “corpus” di evidenze della letteratura scientifica che hanno configurato un quadro di sostanziale assenza di ogni beneficio clinico associato al trattamento in questione per giunta con possibili impatti negativi determinati da effetti collaterali anche gravi e potenzialmente letali per il paziente».  A comunicarlo è l’Agenzia Italiana per il Farmaco in risposta a un’interrogazione depositata in Commissione Affari Sociali dalla deputata della Lega Rossana Boldi sul tema.

Una decisione, quella di AIFA, presa «sulla base di solide evidenze della letteratura scientifica e in coerenza con quanto raccomandato dalle linee guida internazionali» si legge nella risposta.

L’AIFA ha segnalato, inoltre, che il fatto che un farmaco venga utilizzato da anni per il trattamento di altre patologie (come il lupus eritematoso) non implica «che il suo profilo di rischio/beneficio sia estendibile “automaticamente” ad ulteriori condizioni patologiche e in particolare a quelle molto complesse determinate da Covid-19».

Per il riposizionamento del farmaco e l’utilizzo per patologie differenti «è preciso compito dell’Ente Regolatorio verificare che il relativo profilo rischio/beneficio venga dimostrato con l’usuale rigore scientifico anche nei confronti delle eventuali nuove indicazioni terapeutiche del medesimo medicinale» specifica l’Agenzia.

La chiusura di AIFA è derivata anche dal fatto che «non è noto quali siano i dosaggi utilizzabili in terapia, né se il profilo di tossicità in precedenza rilevato rispetto ai dosaggi già autorizzati possa essere identico o differente rispetto a quello rilevabile in esito alla pratica clinica di un nuovo trattamento terapeutico per una diversa patologia».

«Il dettaglio degli studi presi in considerazione dall’Agenzia è riportato in maniera trasparente nelle schede pubblicate ed aggiornate disponibili nel sito AIFA aggiornate al 29 maggio 2020 e al 22 luglio 2020. Successivi studi randomizzati hanno confermato la sostanziale assenza di beneficio clinico dell’idrossiclorochina sia nella prevenzione sia nel trattamento del Covid-19», continua AIFA che basa lo stop anche su quanto deciso da altri organismi come la FDA americana che ha revocato il 15 giugno 2020 l’autorizzazione che aveva in precedenza concesso.

L’unica apertura di AIFA arriva sulla valutazione di nuovi studi e delle più recenti evidenze apparse nella letteratura scientifica. «Sono in fase di valutazione i risultati dello studio osservazionale italiano sull’utilizzo dell’idrossiclorochina – conclude AIFA – realizzato dal gruppo di studio “CORIST-COVID-19 Risk and Treatments” pubblicato sullo European Journal of Internal Medicine. Al riguardo, AIFA precisa che gli stessi autori dello studio hanno dichiarato che i risultati devono essere interpretati con cautela e che solo grossi studi randomizzati appropriatamente condotti possono consentire di verificare l’efficacia del trattamento».

 

Articoli correlati
Leucemia linfoblastica acuta: AIFA autorizza rimborsabilità brexu-cel
L’Agenzia Italiana del Farmaco ha concesso la rimborsabilità della terapia cellulare Brexucabtagene autoleucel (brexu-cel) per la leucemia linfoblastica acuta a precursori di cellule B recidivante o refrattaria, destinata ai pazienti adulti di età pari o superiore a 26 anni
Nuova Aifa: dalla mission al dialogo con gli stakeholder, il documento in 10 punti del think tank Ithaca
Il gruppo di lavoro di Ithaca,, il Think Tank di Sics dedicato alle politiche del farmaco, ha stilato un elenco di 10 temi come base per stimolare il dibattito sulla realizzazione della nuova Aifa: dalla distribuzione dei compiti fra le nuove figure previste dalla riforma, al coinvolgimento di diversi stakeholder nel processo autorizzativo dei farmaci,
Antibiotici, Pregliasco: “Uso inappropriato di fluorochinoloni rischioso per la salute”
In Italia si abusa di antibiotici fluorochinoloni. Fabrizio Ernesto Pregliasco, direttore sanitario dell’IRCCS Ospedale Galeazzi, Sant'Ambrogio, e professore all’Università degli Studi di Milano, spiega a Sanità Informazione i possibili pericoli
Dalla riforma dell’AIFA all’innovazione in sanità, le sfide dell’Healthcare
Si è svolto oggi a Roma il convegno promosso dalla Fondazione Mesit, «La sfida Healthcare. Innovazione e attrattività del settore per la competitività in Europa»
Demenze, novità su terapie, controlli e accesso ai farmaci
Cambiano le «regole» del trattamento delle demenze in Italia. È stata infatti aggiornata e semplificata la nota 85, risalente al 2010, per l’accesso alle terapie da parte degli oltre 800mila pazienti italiani affetti da Alzheimer e demenze correlate
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...