Salute 17 Febbraio 2022 15:14

Green Pass, via al totocalendario sull’abolizione. Scienziati divisi

Si iniziano a fare le prime ipotesi su se, quando e come verrà abolito l’obbligo di Green Pass. Gli scienziati si dividono tra chi lo ritiene oggi uno strumento inutile e chi invece è convinto che serva ancora

Green Pass, via al totocalendario sull’abolizione. Scienziati divisi

Forse dopo il 31 marzo, quando scadrà lo stato d’emergenza, come ha detto il Sottosegretario alla Salute Andrea Costa. Oppure avremo a che fare con il Green Pass per tutto l’anno «o almeno fino a quando ci sarà la pandemia», come ipotizza a Sanità Informazione Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute, Roberto Speranza e professore di Igiene all’Università Cattolica di Roma. La verità è che al momento ci sono solo ipotesi e chiacchiere. Di certo infatti c’è che la Commissione Europea ha approvato di recente la proposta di «estendere di un anno» il Green Pass europeo, «fino al 30 giugno 2023». E che la sua abolizione sarà graduale e progressiva, in base all’andamento epidemiologico. «La cabina di regia, le istituzioni sanitarie e le parti politiche possono iniziare un dibattito su come procedere ad una modifica nell’uso del Green pass, ma deve essere un processo di concertazione all’insegna della gradualità», dice Pierpaolo Sileri, Sottosegretario alla Salute.

Maga: «Non abbassiamo la guardia, altrimenti a settembre ci troveremo con un ondata di contagi superiore»

Anche tra gli scienziati c’è grande discordanza di pareri. «Il Green Pass – spiega Giovanni Maga, direttore dell’Istituto di genetica molecolare del CNR di Pavia – non è uno strumento direttamente legato allo stato d’emergenza. Serve innanzitutto a valutare e promuovere la copertura vaccinale della popolazione, avendo anche la possibilità di garantire che determinati ambienti abbiano un rischio di contagio molto basso. E questo lo si può avere solo se le persone hanno il requisito dell’immunità. Quindi credo che il Green Pass debba rimanere». E aggiunge: «Il 31 marzo il virus non scomparirà ci saranno ancora contagi. Se togliere il Green Pass significa avere un aumentato rischio di esposizione al virus, perché ad esempio le persone saranno meno attente o perché non si potranno creare ambienti sicuri, allora potrebbe succedere che a settembre ci troveremo con un’ondata di contagi superiore».

Bassetti: «Estendere il Green Pass oltre il 31 marzo sarebbe solo una scelta politica»

Non è affatto d’accordo Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, convinto che il Green Pass abbia esaurito il suo compito di strumento per far vaccinare gli italiani. «Mantenerlo oltre il 31 marzo – spiega – non porterà a far immunizzare di più di quanto fatto fino ad oggi, c’è infatti uno zoccolo duro che non si convince. Rimane uno strumento politico e se il Governo riterrà opportuno estenderlo oltre il 31 marzo sarà solo una decisione politica e non sanitaria».

Andreoni: «Prolungare l’obbligo del certificato verde sarebbe anacronistico»

Sulla stessa lunghezza d’onda Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit). «Il Green pass sta esaurendo – dice – il suo scopo principale: spingere i dubbiosi a vaccinarsi, soprattutto gli over 50. E c’è riuscito. Ma prolungarlo con l’idea che possa spingere anche altre fasce d’età la vedo dura. Inoltre, se si vuole dare un segno di ritorno alla normalità e se abbiamo scelto la strada delle riduzione graduale delle misure, ad esempio lo stop alle mascherine all’aperto, sinceramente mantenere l’obbligo del Green Pass oltre il 31 marzo, quando dovrebbe scadere lo stato di emergenza, mi pare davvero anacronistico».

Menichetti: «Rimandare la decisione ai primi di giugno»

Più prudente la posizione del virologo Francesco Menichetti, già primario di Malattie infettive all’ospedale di Pisa. «Sull’abolizione del Green pass sarei prudente perché vorrei essere certo che con la primavera-estate non ci siano riaccensioni del contagio, varianti o altre problematiche, quindi io rimanderei la decisione sull’abolizione all’autunno o almeno ai primi di giugno», dice. E specifica: «Se all’inizio dell’estate, ai primi di giugno, le condizioni italiane e generali della pandemia saranno estremamente favorevoli, allora possiamo decidere se mantenere o abolire il Green Pass. Ma lo dobbiamo fare rigorosamente alla luce dei dati epidemiologici. Dobbiamo trovare un punto di equilibrio tra la sicurezza e la libertà. Fosse per me il Green Pass non lo toglierei, ma se ci sono pressioni per toglierlo almeno andiamo a fare verifiche che siano sostenute dagli indicatori epidemiologici».

Galli: «Abolire il Green Pass sarebbe peggio del condono fiscale»

Il direttore del reparto di Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, considera l’abolizione del Green Pass addirittura «peggio del condono fiscale». E spiega: «Se si fanno scelte di tipo tecnico, ritengo sia corretto mantenere quanto è stato organizzato faticosamente nel tempo. La differenza è tra valutazioni generali e scelte di questo o quel politico che vuole portare qualche piccolo vantaggio a casa. È un po’ la storia di tutti quelli che pagano le tasse puntualmente e poi si ritrovano un condono fiscale. Qui è un po’ peggio, è un condono che pesa sulla salute degli altri. E la salute è una cosa seria, va rispettata».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Covid: spray nasale con anticorpi protegge da infezione. Gli scienziati: “Approccio utile contro nuove varianti e in futuro anche contro altri virus”
I ricercatori del Karolinska Institutet, in Svezia, hanno dimostrato che lo spray nasale anti-Covid sviluppato, a base di anticorpi IgA, può offrire protezione dall'infezione. O almeno così è stato nei topi su cui è stato testato, come riportato da uno studio pubblicato su PNAS. I risultati aprono la strada a una nuova strategia per proteggere le persone ad alto rischio a causa delle diverse varianti del virus Sars-CoV-2 e possibilmente anche da altre infezioni
Fiaso: Covid ancora in calo, ma preoccupa l’influenza
Si conferma in calo l’indice dei ricoveri Covid. La rilevazione degli ospedali sentinella aderenti a Fiaso fa registrare un complessivo -16% nell’ultima settimana del 2023. Secondo l'ultima rilevazione Fiaso i virus influenzali stanno avendo un impatto in termini assoluti maggiore sugli ospedali
di V.A.
Covid: le varianti sono emerse in risposta al comportamento umano
Le varianti del virus Sars-CoV-2 potrebbero essere emerse a causa di comportamenti umani, come il lockdown o le misure di isolamento, le stesse previste per arginare la diffusione dei contagi. Queste sono le conclusioni di uno studio coordinato dall’Università di Nagoya e pubblicato sulla rivista Nature Communications. Utilizzando la tecnologia dell’intelligenza artificiale e la modellazione matematica […]
Covid: in commercio terapie di dubbia sicurezza ed efficacia
Ci sono la bellezza di 38 aziende che hanno messo in commercio presunti trattamenti a base di cellule staminali e di esosomi (vescicole extracellulari) per la prevenzione e il trattamento del Covid-19
Cani e gatti sono serbatoi di virus, da quello della rabbia al Sars-CoV-2
Gli animali da compagnia sono possibili veicoli di infezioni e malattie, ancora in gran parte sottovalutati. La dinamica dei rischi legati ai contatti tra esseri umani e animali domestici è in continua evoluzione, influenzata dai cambiamenti sociali e ambientali degli ultimi anni. A dirlo è un gruppo di ricercatori internazionale in uno studio pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Nasce l’Intergruppo Parlamentare “Innovazione Sanitaria e Tutela del Paziente”

L’Intergruppo punta in particolare a sviluppare strategie di programmazione sanitaria che integrino tecnologie avanzate, quali l’intelligenza artificiale e dispositivi medici innovativi, e...
Advocacy e Associazioni

HIV, è ancora emergenza: “Scarsa informazione, pochi test e tanto stigma”

Medici, Associazioni e Istituzioni, a pochi giorni dalla Giornata mondiale contro l’Aids, tornano a parlare di HIV per ridefinire l’agenda delle priorità. Presentato “HIV. Le ...
Salute

Uno sguardo alle patologie rare: storie di EPN

L’EPN è una malattia rara ancora poco conosciuta. Serve più formazione in questo campo. Ne parliamo con Antonella Sau, Ospedale Spirito Santo di Pescara, Giorgia Battipaglia, Azien...