Salute 23 Giugno 2015 18:01

«Ebola e Mers? Noi possiamo fermare l’epidemia in ItaliaIndispensabile puntare su metodi di formazione innovativi»

Intervista al professor Claudio Modini, direttore Reparto Emergenze Policlinico Umberto I di Roma

«Ebola e Mers? Noi possiamo fermare l’epidemia in ItaliaIndispensabile puntare su metodi di formazione innovativi»

E’ dalle loro mosse che può dipendere la sicurezza di una nazione intera. Sono i reparti di Emergenza di ospedali e strutture sanitarie a costituire la “prima linea” nel soccorso e nella diagnosi delle pandemie più minacciose come Ebola e Mers.

I due casi italiani di Ebola, gestiti dall’eccellenza sanitaria dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma, hanno evidenziato la necessità, per ogni struttura sanitaria italiana, di essere pronti a tutto. Ed è dalla corretta formazione del personale che prende in carico il paziente che tutto può dipendere.

Sanità informazione ha intervistato, sul tema, il professor Claudio Modini, direttore del Reparto Emergenze del Policlinico Umberto I di Roma. «I due casi di Ebola hanno avuto il merito di accendere i riflettori sul tema delle epidemie, facendo sì che tutte le strutture sanitarie del Paese si allertassero per contrastare una eventuale esplosione del virus. Il più grande problema dell’umanità è rappresentato dalle malattie infettive: va da sé che la formazione è fondamentale, sia per gli infermieri, costantemente in prima linea e che devono garantire la continuità assistenziale, che per i medici alle prese con informazioni in continua evoluzione. Il punto è che raggiungere un livello di formazione adeguato richiede ore, ore che vengono sottratte all’assistenza, e questo si scontra con la carenza di organico di cui soffriamo – soprattutto nei reparti emergenze – a causa del blocco del turn over».

Se alla formazione tradizionale se ne affiancasse una supportata da ciò che la tecnologia e i nuovi modelli di comunicazione mettono a disposizione, in primis l’utilizzo di materiali audio-visivi, i vantaggi sarebbero molteplici, in termini di fruibilità e di efficacia. La pensa così il professor Modini: «Il presente e il futuro della professione è questo, con nuovi modelli di formazione che passano anche attraverso filmati audio-visivi di qualità e che illustrino, nel dettaglio, le procedure di sicurezza da adottare».

Articoli correlati
Scadenza triennio formativo, gli Ordini richiamano gli iscritti con informativa personalizzata
Il contenuto della lettera inviata agli iscritti all'Ordine dei medici di Siena. Del Gaudio (Opi Foggia): «Evitare rischio mancata copertura assicurativa». D’Avino (FIMP): «Il Cogeaps ha agito secondo la normativa, che gli iscritti conoscono». Antonazzo (Opi Lecce): «Solo il 28% degli iscritti certificabile»
Relazioni tossiche: l’amore patologico colpisce almeno il 5% della popolazione
Gori (docente Consulcesi): «Ce ne accorgiamo solo quando sfocia in gesti estremi, necessaria sensibilizzazione tra medici ed educazione affettiva»
Epidemia di Ebola, paura in Uganda
Torna la paura in Uganda: nell'ultimo mese, almeno 64 persone sono state infettate da una specie rara di virus Ebola, per la quale non sono disponibili vaccini o trattamenti e il primo bilancio parla di almeno 30 morti
di Stefano Piazza
ECM, ultimi due mesi per mettersi in regola. Anelli: «Assicurazione a rischio»
Dopo le lettere del Cogeaps alle Federazioni (trasmesse poi agli Ordini), i principali esponenti della sanità ribadiscono ai propri iscritti l’importanza di farsi trovare in regola alla scadenza del triennio
Università e Metaverso: un avatar aiuta a scegliere il corso di laurea
È online il primo servizio di orientamento universitario del Metaverso: un avatar a cura di AteneiOnline assisterà gratuitamente i più giovani nella scelta del percorso di studio.
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...