Salute 5 Ottobre 2020 11:30

“Covid-19, il virus della paura” a Insieme. Tirinnanzi (Paesi Edizioni): «Sold out. Battaglia contro fake news è tutto»

Un grande successo quello di “Covid-19, il virus della paura” al festival letterario Insieme di Roma. Il libro ideato dal presidente di Consulcesi, Massimo Tortorella ed edito da Paesi Edizioni interessa il grande pubblico. L’editore Tirinnanzi: «Riscontro sensazionale, vinciamo a colpi di cultura battaglia a fake news»

“Covid-19, il virus della paura” a Insieme. Tirinnanzi (Paesi Edizioni): «Sold out. Battaglia contro fake news è tutto»

È stata un successo la presenza al Festival letterario “Insieme” di Roma del libro “Covid-19. Il virus della paura“. Pubblicato da Paesi Edizioni, il libro arrivato da outsider per gli argomenti scientifici ha conquistato il suo spazio durante la manifestazione letteraria, catturando l’interesse anche del pubblico generico.

“Covid-19. Il virus della paura”, ideato dal presidente di Consulcesi Massimo Tortorella, è legato a filo doppio con l’omonimo docufilm, con la partecipazione dell’infettivologo Massimo Andreoni e dello psicoterapeuta Giorgio Nardone. Insieme i due prodotti compongono un unico efficace progetto editoriale, che punta alla massima divulgazione scientifica. Sanità Informazione ha incontrato il direttore di Paesi Edizioni, Luciano Tirinnanzi, per valutarne insieme l’impatto.

IL SUCCESSO DEL LIBRO “COVID-19, IL VIRUS DELLA PAURA”

Il successo del libro, spiega, «è stato sensazionale». «Abbiamo avuto – aggiunge – la fortuna di aver già pensato per tempo, perché sia il mondo di Consulcesi che la Paesi Edizioni sono un laboratorio di idee da anni. Alle prime avvisaglie, agli inizi dell’anno, avevamo pensato di scrivere e approfondire la tematica, e quindi ci siamo trovati alla vigilia del lockdown ad avere pronto questo libro, che di conseguenza è stato spinto moltissimo nelle edicole perché le librerie erano chiuse, facendo sold out».

Di fronte a un virus nuovo e sconosciuto, il libro e poi il docufilm sono stati il primo approccio per tanti professionisti della sanità verso la conoscenza. «Tutte le copie sono state distribuite – prosegue Tirinnanzi – anche grazie all’idea di Tortorella di regalare alcune copie per favorire la divulgazione della cultura su questa tematica e per finanziare altre azioni che sono andate alla ricerca in tema sanitario. A questo è seguita poi un’iniziativa digitale e online con gli ebook che ancora oggi continuano a vendere: registriamo un’impennata dal mese di giugno in poi».

15 MILA CREDITI EROGATI CON GLI EBOOK

Tramite ebook sono stati erogati finora oltre 15 mila crediti ECM ai professionisti sanitari, con oltre 5 mila medici che si sono formati nell’ultimo anno con questa innovativa forma di aggiornamento professionale. E le previsioni per i prossimi anni sono ancora più alte: 50 mila crediti l’anno con almeno il 70% dei camici bianchi che ne usufruirà entro il 2022. «Oggi ci sono realtà – spiega Tirinnanzi – che non hanno paura di scommettere su quella che è la cosa più importante, cioè la formazione, specie quella continua. Quindi Paesi Edizioni è orgogliosa di essere parte di questo processo. Pubblichiamo ogni mese un ebook su questo tema e continueremo così perché i dati e la risposta del pubblico, ovviamente un pubblico di settore e scelto che fa parte dell’alveo dei professionisti sanitari, riconoscono questo sforzo culturale necessario e di ampio respiro».

DOCUFILM CONTRO LE FAKE NEWS SU COVID

“Covid-19. Il virus della paura” delinea l’inizio della pandemia di coronavirus dai primi casi a Wuhan, fino alle testimonianze degli operatori sanitari italiani e alla ricerca di un vaccino. Ogni capitolo si premura inoltre di smontare le fake news più diffuse e difficili da sradicare. «La battaglia contro le fake news è tutto – chiarisce Tirinnanzi -. Noi ci tenevamo a rimarcare che questa battaglia deve essere vinta a colpi di cultura, di operazioni intellettuali e non solo per gli addetti ai lavori. Questo libro e in generale tutte le iniziative che Consulcesi ha sponsorizzato in questo anno in relazione al coronavirus sono e devono essere di larga diffusione, per creare una cultura che duri nel tempo e che aiuti a migliorare la situazione».

Il docufilm aggiunge alla potenza del messaggio il linguaggio dell’immagine. Immediato e forte, racconta quattro storie che sono l’emblema di quello che è successo durante la prima fase della pandemia. «L’idea del docufilm – prosegue l’editore di Paesi Edizioni – che è nato da Massimo Tortorella e che poi Consulcesi ha sviluppato con dei grandi professionisti del settore, è il momento centrale e una base di partenza per poter aiutare in futuro a ricordare quest’epoca, a capire quali sono stati i passi e verso dove è giusto e corretto andare. Non solo attraverso la divulgazione scientifica ma anche attraverso le emozioni, e in questo il documentario non è secondo a nessuno».

 

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