Prevenzione 4 Luglio 2025 10:55

L’allattamento al seno riduce il rischio di asma e obesità

Una revisione sistematica rilancia l’importanza dell'allattamento al seno per la salute del bambino. Il Presidente SIP: “Serve uno sforzo collettivo per garantire alle madri il diritto di scegliere davvero”
L’allattamento al seno riduce il rischio di asma e obesità

L’allattamento al seno riduce il rischio di infezioni respiratorie, asma, otite, obesità, malattie infiammatorie intestinali, diabete di tipo 1 e persino leucemia. A confermarlo è una nuova revisione sistematica pubblicata sulla rivista Pediatrics dai ricercatori del Kaiser Permanente Center for Health Research di Portland e dell’Università di Washington, basata su 29 revisioni sistematiche e 145 studi originali condotti dal 1940 al 2024. I risultati sono stati rilanciati dagli specialisti della Società Italiana di Pediatria (SIP).

L’effetto protettivo dell’allattamento al seno

Tra i risultati più solidi dello studio emergono:

  • una riduzione del rischio di asma fino al 30%
  • una riduzione del rischio di obesità tra il 15% e il 34% nei bambini tra 2 e 12 anni
  • una riduzione del rischio di leucemia infantile fino al 23%
  • un effetto protettivo contro otite media, infezioni gastrointestinali e mortalità infantile, incluso il rischio di morte improvvisa (SIDS).

Solo il 30% dei bambini viene allattato esclusivamente al seno a 4-5 mesi

“Questo lavoro conferma che i benefici dell’allattamento al seno sono ben documentati e mostra che, anche se non è definito con precisione quanti siano i mesi necessari per ottenere gli effetti protettivi, i vantaggi crescono con la durata dell’allattamento”, spiega Guglielmo Salvatori, responsabile del Tavolo Tecnico Allattamento della SIP. “È fondamentale che le famiglie siano sostenute e informate correttamente, senza pressioni o sensi di colpa, per poter fare scelte consapevoli e serene”, aggiunge. Nonostante le evidenze scientifiche, l’Italia fatica a promuovere efficacemente l’allattamento al seno. Secondo i dati del “Sistema di Sorveglianza 0-2 anni” dell’Istituto Superiore di Sanità (2022), solo il 30% dei bambini tra i 4 e i 5 mesi viene allattato esclusivamente al seno, come raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il dato mostra un’ampia variabilità regionale: si va dal 13,5% in Sicilia al 43,2% nella Provincia autonoma di Trento e nel Friuli-Venezia Giulia.

Necessario creare le condizioni per rendere l’allattamento al seno possibile

“L’allattamento è una delle prime grandi azioni preventive che possiamo offrire a ogni bambino”, sottolinea il presidente della SIP, Rino Agostiniani. “Ma troppo spesso le madri – continua – non ricevono il supporto necessario, in ospedale, nei consultori o nei luoghi di lavoro. Se vogliamo davvero investire nella salute dell’infanzia, dobbiamo creare le condizioni per rendere possibile l’allattamento, rispettando la libertà di scelta ma eliminando ostacoli, solitudini e disuguaglianze”. In questa direzione va anche il progetto “Allattamento materno: promozione, tutela e sostegno grazie a una policy condivisa”, promosso dalla SIP insieme ad altre società scientifiche per supportare strategie coordinate e strumenti operativi a sostegno dell’allattamento su tutto il territorio nazionale.

 

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