Politica 14 Giugno 2022 14:58

«Serve piano di assunzioni per case e ospedali di comunità». Parla Annamaria Parente, presidente commissione Sanità

«Dall’infermiere di famiglia all’emergenza-urgenza, ecco su cosa lavoreremo in questo scorcio di legislatura»

di Francesco Torre

Riforma del settore dell’emergenza-urgenza, riconoscimento dell’autista soccorritore, infermiere di famiglia e psicologo delle cure primarie. Sono questi i temi su cui si concentrerà il lavoro della commissione Igiene e Sanità del Senato in questo ultimo scorcio di legislatura secondo quanto annunciato dalla presidente Annamaria Parente (Italia Viva) a Sanità Informazione. Dopo il lungo periodo dell’emergenza Covid, con l’attività parlamentare schiacciata dai decreti Covid, spazio ora ai disegni di legge di iniziativa parlamentare, che dovranno andare di pari passo alla riforma della medicina del territorio collegata al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Sul tema la commissione ha avviato un Affare assegnato che si sta per concludere e che terminerà con suggerimenti – come anticipa la presidente Parente – inerenti la sostenibilità finanziaria del sistema sanitario e un piano di assunzioni dedicato per case e ospedali di comunità.

Presidente, il DM71 sta andando nella direzione giusta?

«Il ministro sta portando a termine il DM71 che dobbiamo accompagnare con un piano di assunzione. Dovremo superare quel tetto assunzionale per le regioni che non ce la fanno. I laboratori sono vuoti, così come i Pronto soccorso. Serve una politica di assunzioni e una che promuova una formazione adeguata, perché anche per avere la medicina domiciliare bisogna che il personale sia formato, a partire dal personale infermieristico. Speriamo in Parlamento di sostenere l’azione del governo in termini di risorse umane».

La commissione da lei presieduta sta affrontando un Affare assegnato sul tema della medicina del territorio. Che indicazioni darete?

«Ci concentreremo su questi due punti fondamentali: la sostenibilità finanziaria del sistema sanitario e un piano di assunzioni perché le case di comunità, così come gli ospedali, devono avere il personale adeguato. Dobbiamo garantire che ci sia un continuum tra assistenza domiciliare, medicina del territorio e ospedale e viceversa. Non possiamo concepire più una sanità a compartimenti stagni ma garantire questo continuum».

La legislatura sta per finire. Su cosa lavorerete in questi mesi finali?

«Con la fine dello stato di emergenza dovremo avere una dialettica più stringente tra governo e Parlamento per portare a termine alcuni atti legislativi ad iniziativa parlamentare. Penso all’infermiere di famiglia, allo psicologo di cure primarie, alla riforma del 118 e dell’autista soccorritore. C’è anche un disegno di legge in Parlamento per lo sport in ricetta medica. In questi mesi d’accordo con il governo dovremo portare a termine questi disegni di legge».

 

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