Sanità 14 Luglio 2014 18:27

L’Enpam cambia lo Statuto, ma i contestatori sbattono la porta 

Dieci presidenti OMCeO sono andati via in polemica prima della votazione chiusa comunque con una decisa maggioranza favorevole
L’Enpam cambia lo Statuto, ma i contestatori sbattono la porta 

Approvata tra le polemiche la riforma dello Statuto Enpam. Non basta infatti una netta maggioranza dei voti favorevoli (86 contro solo 2 astenuti) a stemperare i toni.

Dieci presidenti di OMCeO sono andati via nel bel mezzo dell’assemblea chiamata a ratificare il nuovo testo, in disaccordo sulla proposta della presidenza di cambiare le modalità di presentazione degli emendamenti.

Nonostante questo intoppo, comunque, il documento che cambia le regole dell’Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Medici e Odontoiatri è passato: i componenti del Consiglio di amministrazione passano da 27 ad un massimo di 17; i contribuenti potranno eleggere rappresentanti del Consiglio Nazionale che andranno ad aggiungersi ai presidenti degli Ordini già presenti; un’altra novità riguarda il via alle quote rosa, dato che il 20 per cento dei candidati – si può leggere in una nota diramata dallo stesso ente – deve appartenere “al sesso meno rappresentato”; abolito infine il Comitato esecutivo – con conseguente riduzione delle spese per gli organi collegiali –, prevista un’autonoma rappresentanza della professione odontoiatrica e l’introduzione di osservatori dei giovani e pensionati nel Consiglio Nazionale.

“Con la modifica dello Statuto – dichiara Alberto Oliveti, presidente della Fondazione Enpam – abbiamo portato a compimento tutte le riforme che ci eravamo proposti per il mandato 2010-2015. Oggi, con un nuovo Statuto, diamo ai contribuenti un Ente in cui possano sentirsi ancora più rappresentati”.

“Ancora una volta – commenta invece Roberto Carlo Rossi, presidente dell’Ordine dei Medici di Milano – questa dirigenza dell’Enpam ha perso un’occasione concreta per dimostrare di volere veramente aprire un nuovo corso dopo le note vicende degli ultimi anni”.

“È stata sprecata un’occasione per rendere le giovani generazioni parte attiva delle Politiche Previdenziali – commenta invece il SIGM (Segretariato Italiano Giovani Medici) –. In ogni caso, quanto sarà contenuto nel regolamento elettorale rappresenterà una cartina di tornasole sulle reali intenzioni degli ispiratori della riforma”.

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