Politica 13 Maggio 2019 15:42

Europee, la ricetta dell’italo-albanese Geri Ballo (Pd): «Sanità diventi tema europeo. Mio impegno per incentivare formazione continua»

Candidata per il partito di Nicola Zingaretti al sud, è arrivata in Italia a 11 anni. A Sanità informazione annuncia il suo impegno anche nel settore della salute: «Cittadini del sud hanno diritto ad una sanità di altà qualità, basta viaggi della speranza al nord»

Europee, la ricetta dell’italo-albanese Geri Ballo (Pd): «Sanità diventi tema europeo. Mio impegno per incentivare formazione continua»

La sua è una storia particolare. Quella di una bambina arrivata dall’Albania in Italia ad 11 anni per ricongiungersi con la madre. E che ora, da cittadina italiana e dopo essere stata anche console presso l’ambasciata albanese a Roma, tenta l’approdo al Parlamento europeo nelle fila del Partito Democratico, candidata nella circoscrizione sud. Geri Ballo, 34 anni, da anni è impegnata tra le minoranze etniche nelle comunità Arbëreshe dell’Italia meridionale, interi paesi abitati dai discendenti degli albanesi che dopo la conquista turca dei Balcani, tra il XV e il XVIII secolo, si sono stabiliti nell’Italia meridionale per sfuggire alla dominazione ottomana. Anche per il suo attivismo sui temi dell’integrazione, qualcuno l’ha ribattezzata “l’anti Salvini”. A Sanità Informazione Ballo annuncia il suo impegno anche sui temi della sanità, sempre più centrali nel dibattito europeo e sempre più importanti per le regioni del sud, dove troppo persone sono ancora costrette a trasferirsi al nord per vedere garantito il diritto alla salute sancito dalla Costituzione. «È fondamentale avere medici formati. Noi siamo per la formazione continua in tutti i campi e ancor di più in quello sanitario, in quello dei medici perché ne va della salute di tutti noi – sottolinea Ballo – L’Europa non può lasciare un tema fondamentale come la sanità agli Stati nazionali: tutti devono avere un accesso a una sanità di alta qualità».

Lei è candidata alle Europee nella circoscrizione Sud per il Pd. Quali sono i motivi della sua candidatura?

«Ho scelto di candidarmi perché porto una esperienza di vita, professionale. Ho lavorato molti anni al sud, ho fatto progetti con i giovani, di sviluppo, progetti per territori dove la mancanza di possibilità sono un grande problema. Naturalmente porto anche la mia esperienza di italo-albanese. Sono nata in Albania e cresciuta in Italia e passo dopo passo sono diventata cittadina di questo paese per cui sento fortissimamente la responsabilità di essere cittadina italiana e cittadina europea. L’Europa di oggi è una realtà che è stata costruita lungo i decenni da persone che hanno avuto sogni, visioni e hanno lavorato con sacrifici e dedizione. E oggi siamo in un momento spartiacque, in cui tutti noi dobbiamo essere chiamati a prendere in carico il destino dell’Europa».

LEGGI ANCHE: LA SANITA’ NELLE EUROPEE 2019. DALLA LEGA AL PD: ECCO I CAMICI BIANCHI, OPERATORI SANITARI E TUTTI I TEMI LEGATI ALLA SALUTE CHE PUNTANO A BRUXELLES

Una delle comunità che sarà chiamata a rappresentare è quella degli Arbereshe, cioè degli albanesi d’Italia. Sente la responsabilità di questa rappresentanza?

«Sento la responsabilità e sento il grande valore di questa rappresentanza. Ho lavorato con le comunità Arbëreshe, ho lavorato con gli italo-albanese, con le diaspore, con i nuovi italiani per i progetti di inclusione, progetti in cui i diritti fossero al primo posto e per questo mi riconosco nel progetto del Partito democratico per l’Europa perché mette al centro la persona, i diritti, l’inclusione».

A proposito di diritti, la sanità è un tema che sta entrando sempre di più nel dibattito europeo. Uno dei temi è quello della formazione, i pazienti sempre di più vogliono medici formati. Cosa si sente di dire su questo?

«È fondamentale avere medici formati. Noi siamo per la formazione continua in tutti i campi e ancor di più in quello sanitario, in quello dei medici perché ne va della salute di tutti noi. È sicuramente un tema europeo. Perché è un tema che tocca i diritti sociali, tocca la possibilità di avere una sanità eccellente anche nei territori più svantaggiati dell’Europa. Senza una formazione continua questo non si può avere. È un tema fondamentale perla Ue. L’Europa non può lasciare un tema fondamentale come la sanità agli Stati nazionali, soprattutto per le regioni più svantaggiate economicamente. Tutti devono avere un accesso a una sanità di alta qualità».

Sappiamo che nelle regioni del sud tanti cittadini sono costretti ad andare al nord o addirittura all’estero per curarsi. È un problema molto sentito…

«È una cosa che non deve accadere. Vedo e mi confronti su questi temi tutti i giorni. Sono tutti molto insoddisfatti di questa situazione. Non può essere così».

Articoli correlati
Come deve essere effettuata dal Provider la verifica dell’apprendimento?
La verifica dell’apprendimento può essere effettuata con diversi strumenti: quesiti a scelta multipla o a risposta aperta, esame orale, esame pratico, produzione di un documento, realizzazione di un progetto, ecc. Se vengono usati i quesiti, devono essere standardizzati in almeno 3 quesiti per ogni credito ECM erogato e nel caso si predispongono quesiti a scelta […]
L’Intelligenza artificiale conquista l’Healthcare: cresce l’impiego in ricerca, diagnosi e cura
In occasione della Milano digital Week confronto tra protagonisti di design, Ai e digitale sull’impiego in sanità. Dalle app che dialogano con i pazienti, ai software che fanno interagire le strutture sanitarie, ma resta aperto il quesito sul consenso dei dati
Nel 2050 SSN non sostenibile senza interventi, nuovo report
La sanità pubblica non sarà sostenibile se non ci saranno interventi di correzione rispetto alle attuali dinamiche socio sanitarie. Questo è quanto emerso dal rapporto Meridiano Sanità realizzato da The European House - Ambrosetti e presentato a Roma
Numero chiuso, valorizzazione del medico, commissione Covid: parla Andrea Crisanti
Il senatore dem attacca: «Tasso di mortalità elevato perché alcune regioni hanno remato contro le decisioni del governo, ben venga commissione d’inchiesta». Per i medici chiede di rivedere il ‘tetto salariale’ e di essere più flessibili con l’età pensionistica: «Spesso vanno in pensione colleghi al top della loro carriera e professionalità. Perdiamo delle eccellenze e le regaliamo al privato»
Salute, Regimenti (FI-PPE): «La sanità del futuro si progetta e nasce al Parlamento europeo»
«Occorre una politica della salute europea che superi i confini nazionali» ribadisce l'europarlamentare azzurra nel corso di un convegno a Strasburgo nel corso del quale hanno partecipato anche la presidente del Parlamento Ue, Roberta Metsola, il vicepresidente del Ppe, Antonio Tajani e il presidente nazionale dell’ordine dei medici e chirurghi, Filippo Anelli
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Straordinari a 100 euro l’ora e aumenti in Pronto soccorso. I dettagli del decreto Schillaci

Approvato in Consiglio dei Ministri il decreto con le nuove misure che dovrebbero dare un po' di respiro alla sanità italiana. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in accordo con il coll...
di Mario Zimbalo
Salute

Tutti pazzi per il farmaco che fa dimagrire. Aifa: possibili carenze per diabetici e obesi

Promosso dalla scienza come «svolta» contro l'obesità, ma acquistato e osannato da numerosi vip sui social come strategia per dimagrire, ora il farmaco semaglutide rischia di divent...
Covid-19, che fare se...?

Il vaccino anti-Covid-19 può avere effetti collaterali anche se è passato molto tempo?

È una domanda «ritornata in voga» nei giorni scorsi, quando il celebre attore italiano, Jerry Calà, è stato costretto a lasciare il set per un malore che poi si &egrav...