Sanità 27 Dicembre 2018 13:02

Sanità Lazio, finisce il commissariamento. D’Amato: «Ora spesa sotto controllo e LEA migliorati»

Commissariata dal luglio 2008, la sanità del Lazio tornerà ad una “gestione ordinaria” dal 31 dicembre 2018. L’assessore alla Sanità Alessio D'Amato: «Ecco le tre strategie per evitare di commettere gli stessi errori: trasparenza, centralizzazione degli acquisti e prevenzione degli illeciti»
di Isabella Faggiano
Sanità Lazio, finisce il commissariamento. D’Amato: «Ora spesa sotto controllo e LEA migliorati»

Per la Regione Lazio è cominciato il conto alla rovescia: ancora pochi giorni e potrà scrivere la parola fine in fondo all’ultima pagina del commissariamento della Sanità, un capitolo lungo 10 anni. Un traguardo che Alessio D’Amato, assessore alla Sanità del Lazio, ha definito “un vero successo”: «Finalmente, dopo un’esperienza molto lunga e complicata di commissariamento – ha sottolineato D’Amato – oggi possiamo dire di avere una spesa sotto controllo e di aver migliorato i livelli essenziali di assistenza».

La Sanità del Lazio è stata commissariata nel luglio del 2008 e soltanto il 1 dicembre di 9 anni dopo il Consiglio dei ministri ne ha decretato il termine, fissando il 31 dicembre 2018 come data di ripresa della “gestione ordinaria”.

Ora, il primo obiettivo per l’attuale amministrazione è quella di impedire che vengano commessi gli stessi errori. E per farlo ha già messo a punto importanti strategie. «La prima azione – ha detto D’Amato –  è la trasparenza: più trasparenza c’è, più diminuiranno i livelli di corruzione in Sanità. La seconda è quella della centralizzazione degli acquisti che, negli ultimi tre anni, ha permesso di risparmiare circa un miliardo e mezzo di euro sulla spesa sanitaria. Terza iniziativa del nostro governo è il protocollo di intesa siglato con la guardia di finanza, per prevenire eventuali situazioni irregolari o addirittura illecite».

LEGGI ANCHE: SANITÀ, D’AMATO (ASS. LAZIO): «PROGRAMMATE 5MILA ASSUNZIONI. PIÙ INVESTIMENTI SU RISORSE UMANE E TECNOLOGIA PER SNELLIRE LE LISTE DI ATTESA»

Per continuare a remare nella stessa direzione, secondo l’assessore alla Sanità del Lazio è necessario «implementare l’utilizzo delle grandi tecnologie, perché – ha sottolineato D’Amato – i flussi informatici hanno la potenzialità di migliorare i controlli e di diminuire qualsiasi elemento di incertezza». Pur consapevole del duro lavoro fatto, affinché la sanità laziale uscisse dal commissariamento e dell’impegno tuttora necessario per mantenere e migliorare i risultati raggiunti, l’assessore D’Amato precisa: «L’equazione sanità uguale corruzione non mi convince molto. Non dimentichiamo – ha concluso – che il Servizio Sanitario Nazionale è la più grande infrastruttura di questo Paese e che, come tale, genera benessere, ricchezza e occupazione».

Articoli correlati
Linfoma Diffuso a Grandi Cellule B: risparmio e sostenibilità per il SSN con polatuzumab a un anno dall’approvazione
Ad un anno dall'approvazione dell’ anticorpo farmaco-coniugato polatuzumab per il trattamento di prima linea del Linfoma Diffuso a Grandi Cellule B , uno studio ne ha misurato l’impatto terapeutico ed economico. --I pazienti in cura con polatuzumab hanno meno probabilità di ricevere successive linee di trattamento, con un risparmio stimato per il SSN di circa 12.300 euro a paziente nel primo anno
“La Salute Mentale: una sfida sanitaria per la Regione Lazio”. Sei proposte per vincerla
Quello della Salute Mentale è uno dei temi più caldi e complessi del SSN. Meglio ancora – alla luce di dati epidemiologici in continua crescita – è una priorità assoluta. In conclusione della Johnson & Johnson Week l’azienda farmaceutica ha voluto fare un focus sulla gestione della Salute Mentale nella Regione Lazio, con un tavolo di istituzioni locali, rappresentanti del mondo accademico, del territorio e dei pazienti/caregiver. Dall’incontro sono scaturite sei proposte
La Sanità è diventata un bene di lusso, cresce l’impoverimento delle famiglie
Secondo il 19° Rapporto del CREA Sanità "al Ssn servono 15 miliardi per non aumentare il distacco dal resto dell’UE, personale carente e sottopagato. Rispetto ai partner EU, il nostro Paese investe meno nella Sanità, aumenta la spesa privata ed è a rischio l’equità del sistema". Digitalizzazione necessaria per le “nuove cronicità"
Sanità italiana divisa a metà: 29 milioni di italiani in difficoltà con le cure
La sanità italiana sempre più divisa in due con ben 29 milioni di italiani che potrebbero avere serie difficoltà. Le performance sanitarie per il 2023 vedono infatti otto tra Regioni e Province autonome promosse, sette rimandate e sei bocciate. Sono i risultato del rapporto «Le performance regionali» del Crea Sanità, Centro per la ricerca economica applicata in sanità, presentato oggi a Roma
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Inclusione, equità e innovazione: dieci anni di Patient Advocacy Network

Più di venticinque associazioni di pazienti, istituzioni e mondo sanitario a confronto per definire le priorità della sanità del futuro. Dalla governance dei PDTA all’access...
di Arnaldo Iodice
Advocacy e Associazioni

Giornata Mondiale del Diabete: l’impegno crescente di Fand per i pazienti

L'associazione Fand ha messo in campo una serie di iniziative in occasione della Giornata Mondiale del Diabete
di Redazione
Advocacy e Associazioni

Disabilità, Consulte bloccate a Roma e Milano: “I diritti dei cittadini sospesi dalla politica”

Sofia Donato, componente del Direttivo della Consulta Cittadina Disabilità Roma, in un’intervista a Sanità Informazione: “Da giugno, i cittadini con disabilità non han...
di Isabella Faggiano
Sanità

Legge Caregiver, Locatelli: “Chi ama e cura non vuole essere sostituito, ma accompagnato”

Dopo oltre 15 anni di attesa, arriva il disegno di legge che riconosce tutele, diritti e dignità a chi si prende cura ogni giorno di una persona non autosufficiente. La ministra Locatelli a San...
di Isabella Faggiano
Salute

L’uso prolungato di melatonina può far male al cuore

L'uso prolungato di integratori a base di melatonina  potrebbe comportare un rischio più elevato di diagnosi di insufficienza cardiaca, ricovero ospedaliero connesso e morte per qualsiasi ...
di Valentina Arcovio
Sanità

GIMBE: Nonostante gli aumenti, il Fondo sanitario scende al 5,9% del PIL

Aggiunti alla sanità € 2,4 miliardi nel 2026 e € 2,65 miliardi nel 2027 e nel 2028. Nel 2028 il fondo sanitario arriverà a € 145 miliardi e secondo l'analisi indipendente ...
di Redazione