Pandemie 4 Aprile 2023 16:56

Long Covid, come stanno gli italiani che lo hanno sviluppato nella prima ondata?

Sono passati più di tre anni da quando è scoppiata la pandemia nel Mondo e in Italia. Da allora sono circa 26 milioni gli italiani contagiati. «Nella maggior parte dei casi si guarisce dopo qualche mese, ma ci sono pazienti che anche a distanza di 3 anni continuano a stare male», racconta Matteo Tosato, responsabile dell’Unità operativa Day Hospital post-Covid, Fondazione Policlinico Gemelli Irccs di Roma

Long Covid, come stanno gli italiani che lo hanno sviluppato nella prima ondata?

Sono passati più di tre anni da quando è scoppiata la pandemia nel mondo e in Italia. Da allora sono circa 26 milioni gli italiani contagiati o almeno quelli che sono risultati «ufficialmente positivi» e quindi conteggiati nel bollettino nazionale. Più di 189mila sono state le persone decedute e oltre 1 milione sarebbero le persone che hanno sviluppato il Long Covid, la sindrome post-infezione che si caratterizza per la persistenza o l’insorgenza di oltre 200 segni e sintomi legati alla malattia. «Nella maggior parte dei casi si guarisce dopo qualche mese, ma ci sono pazienti che anche a distanza di 3 anni continuano a stare male», racconta Matteo Tosato, responsabile dell’Unità operativa Day Hospital post-Covid, Fondazione Policlinico Gemelli Irccs di Roma, nato il 21 aprile del 2020, nei mesi più duri della pandemia.

Alcuni pazienti hanno ancora il Long Covid a distanza di 3 anni

Si può quindi continuare a stare male per moltissimo tempo dopo l’infezione acuta, indipendentemente dai disturbi sviluppati a causa del Long Covid. «C’è chi ha sviluppato il diabete, una fibrosi polmonare o una cardiopatia, per fare qualche esempio. Si tratta – precisa Tosato – di patologie gestibili con specifiche terapie, alcune delle quali non guariranno mai perché non esiste una cura. Ma ci sono anche disturbi più lievi, come ad esempio la stanchezza cronica, la cefalea, la perdita di gusto e dell’olfatto che invece possono andare via con il tempo». Il problema è che non sempre queste manifestazioni scompaiono, come documentato da alcune riviste scientifiche. Ci sono pazienti che dopo 3 anni fanno ancora fatica a riprendersi la propria quotidianità. «Purtroppo non abbiamo una stima precisa», dice Tosato. «Anche se da quando è stato aperto il nostro ambulatorio abbiamo visto circa 3.700 pazienti – prosegue – non sappiamo quanti di loro alla fine siano guariti o meno. Ma posso dire che ancora oggi ci sono persone che chiedono il nostro aiuto, nonostante abbiano sviluppato i sintomi del Long Covid molto tempo prima, addirittura nella prima ondata».

La sindrome post-infezione ha colpito 65 milioni di persone in tutto il mondo

«Le persone più colpite dal Long Covid sono i giovani adulti, cioè la fascia d’età che va dai 40 ai 60 anni», riferisce Tosato. «In alcuni casi l’infezione acuta è stata lieve, in altri severa. A volte i sintomi hanno iniziato a manifestarsi anche dopo diverse settimane dalla guarigione dall’infezione acuta». aggiunge. Attualmente sono in corso diversi studi in tutto il mondo sul Long Covid che, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, colpisce 65 milioni di persone nel mondo. Ancora nessuna terapia o causa certa, ma solo ipotesi. «La ricerca però continua ad andare avanti. Nel frattempo – continua Tosato – stiamo facendo del nostro meglio per offrire ai pazienti che ci chiedono aiuto un approccio diagnostico e terapeutico multidisciplinare».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Long Covid: rischio sovrastimato? Comunità scientifica divisa
Tracy Beth Høeg dell’Università della California, San Francisco, e il suo team di ricerca hanno affermato che c'è una buona probabilità che il Long Covid sia stato sovrastimato. Le conclusioni del loro lavoro hanno sollevato un polverone di polemiche all'interno della comunità scientifica
Long Covid: più vicini a un test del sangue per la diagnosi
I pazienti con Long Covid presentano chiare differenze nella funzione immunitaria e ormonale rispetto alle persone senza sindrome post-infezione. Questo significa che nel plasma potrebbero esserci molecole specifiche in grado di aiutarci a identificare coloro che hanno il Long Covid da chi no
Long Covid: il rischio aumenta quanto più a lungo dura l’infezione
Anche la durata dell'infezione è un importante fattore predittivo del Long Covid, responsabile della persistenza dei sintomi anche dopo settimane e mesi dalla fine della malattia. A dimostrarlo è uno studio italiano
di V.A.
Long Covid: scoperto meccanismo autoimmune dietro complicanze cardiache
Nella metà dei casi, i pazienti ricoverati per Covid-19 con conseguente danno cardiaco soffrono di complicanze al cuore per diversi mesi dopo le dimissioni. Un gruppo di ricercatori Humanitas ha studiato il meccanismo all’origine del fenomeno: una reazione autoimmune che potrebbe spiegare la varietà delle manifestazioni - anche non cardiache – del Long Covid. I risultati pubblicati su Circulation.
Policlinico Gemelli, «sportelli» aperti alla Banca del Latte. «Donare è un gesto salva-vita»
Il Policlinico Gemelli di Roma ha attivato una Banca del Latte e ha avviato una serie di iniziative per sensibilizzare le mamme alla donazione
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Sarcoma, la voce dei pazienti: “Ecco come ho scoperto la mia malattia”

In un’intervista, due membri dell’Associazione Sarknos raccontano la loro storia: “Il primo ostacolo lo si affronta già per giungere ad una diagnosi corretta”
Advocacy e Associazioni

Nasce l’Intergruppo Parlamentare “Innovazione Sanitaria e Tutela del Paziente”

L’Intergruppo punta in particolare a sviluppare strategie di programmazione sanitaria che integrino tecnologie avanzate, quali l’intelligenza artificiale e dispositivi medici innovativi, e...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...
Advocacy e Associazioni

HIV, è ancora emergenza: “Scarsa informazione, pochi test e tanto stigma”

Medici, Associazioni e Istituzioni, a pochi giorni dalla Giornata mondiale contro l’Aids, tornano a parlare di HIV per ridefinire l’agenda delle priorità. Presentato “HIV. Le ...