Voci della Sanità 16 Novembre 2021 10:45

Nomenclatore tariffario per i nuovi LEA, C.I.D.E.C. Federazione Sanità e Federlab Italia chiedono incontro urgente al Ministro Speranza

Le associazioni datoriali chiedono l’adozione di misure a salvaguardia della sostenibilità delle strutture, già indebolite dai continui tagli alle tariffe

«Esprimiamo forte preoccupazione in merito all’imminente adozione del Nomenclatore Tariffario di accompagnamento ai nuovi LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), che paventa tagli nell’ordine del 30% medio delle attuali remunerazioni per le prestazioni di diagnostica di laboratorio. Questo provvedimento, insieme alla revisione del sistema di accreditamento delle strutture sanitarie contenuta nel Ddl Concorrenza, mette a rischio la sostenibilità dei laboratori di analisi accreditati con il SSN, condannando alla chiusura la quasi totalità delle strutture».

Lo dichiarano Elisa Interlandi, Presidente di C.I.D.E.C. Federazione Sanità, e Gennaro Lamberti, Presidente di Federlab Italia, tra le principali associazioni di categoria dei laboratori di analisi cliniche e dei centri poliambulatori privati accreditati con il Servizio Sanitario Nazionale, in una lettera indirizzata al Ministro della Salute, On. Roberto Speranza, con la quale sollecitano un incontro urgente per dare risposta alle migliaia di professionisti coinvolti.

Le Associazioni datoriali, nel sottolineare il ruolo essenziale dei laboratori di analisi accreditati con il SSN, sia in termini occupazionali – per tanti professionisti, operatori e addetti – sia in termini di qualità e capillarità dei servizi erogati, chiedono l’adozione di misure a salvaguardia della sostenibilità delle strutture, già indebolite dai continui tagli alle tariffe, e ora definitivamente minacciate dallo spettro dell’adozione del nuovo Nomenclatore Tariffario.

Oltre a ciò, la revisione del sistema di accreditamento delle strutture sanitarie, contenuta nel Ddl Concorrenza appena approvato dal Consiglio dei Ministri, includendo anche i costi come oggetto di valutazione comparativa per l’accreditamento, mette a rischio la sopravvivenza delle strutture più piccole, che svolgono un ruolo fondamentale per assicurare l’effettiva capillarità delle prestazioni e dei servizi, a garanzia dell’universalismo.

Auspicando un riscontro positivo da parte del Ministro, C.I.D.E.C. Federazione Sanità e Federlab Italia confermano la piena disponibilità a offrire il loro contributo fattivo nell’individuazione di una soluzione per garantire la sostenibilità dell’operato dei laboratori di analisi, nell’interesse dei professionisti che vi operano e della salute dei cittadini.

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