Voci della Sanità 23 Ottobre 2020 17:45

La Fimp replica a D’Amato: «Nel Lazio i Pediatri sono 757 e non 1100»

«Le critiche rivolte al nostro operato ci amareggiano, ma non ci abbattono perché il nostro ruolo e il nostro compito principale rimane quello di tutelare la salute dei bambini e di sostenere le famiglie» così il Segretario della F.I.M.P Teresa Rongai

«Sono 757 i Pediatri di Famiglia in tutta la Regione Lazio e non 1100 come dichiarato dall’Assessore alla Sanità, Alessio D’Amato». La dott.ssa Teresa Rongai, Segretario della F.I.M.P. – Federazione Italiana Medici Pediatri – di Roma e del Lazio contesta le ultime dichiarazioni dell’Assessore: «Replica doverosa, non solo per fare il punto sui numeri, ma per sottolineare il grande impegno e la professionalità dimostrata dalla categoria dei Pediatri di Famiglia dall’inizio della pandemia ad oggi».

Le parole pronunciate ieri in Commissione Regionale Sanità dall’Assessore «ci ha profondamente indignato» aggiunge la dottoressa Rongai.  «Con la ripresa delle attività scolastiche ed educative i Pediatri di Libera Scelta, proprio perché considerano la continuità scolastica una esigenza essenziale, stanno lavorando senza sosta all’individuazione dei casi sospetti, al tracciamento e al follow-up dei pazienti pediatrici».

«Un lavoro senza tregua – continua – che tenta di sopperire anche alle mancanze di altri servizi sul territorio che non sono mai stati attivati, come le USCA Pediatriche, a quello delle ASL, che non riescono a sostenere l’enorme richiesta di tamponi e ad effettuare il contact-tracing. La sorveglianza sul territorio è ricaduta totalmente a carico dei PLS che agiscono nel rispetto del Codice Deontologico, secondo Scienza e Coscienza e seguendo la normativa vigente».

«È necessario, infatti – prosegue – sottolineare che sulla base dei documenti tecnici nazionali (ISS), internazionali (ECDC) e regionali per individuare un bambino Covid positivo, allo stato attuale, non abbiamo la possibilità di fare diagnosi sui sintomi clinici o sui criteri epidemiologici. Solo i test diagnostici ci consentono di avere risposte certe per limitare la diffusione della malattia. Per tale motivo siamo quotidianamente in contatto con i Referenti Scolastici e cerchiamo, con grandi difficoltà, di collegarci con i Dipartimenti di Prevenzione per isolare, monitorare e controllare che il percorso diagnostico-terapeutico seguito sia corretto per il reinserimento nella comunità scolastica».

«Individuare tempestivamente un caso Covid+ – aggiunge – è una missione per la tutela della salute pubblica. Isolando un caso positivo, proteggiamo non solo il bambino stesso, ma i suoi fratelli, i suoi genitori, i suoi nonni, i suoi compagni di classe, i genitori dei suoi compagni di classe. La nostra disponibilità verso le famiglie che si rivolgono a noi per consigli e dubbi è continua».

«È un momento critico, per tutti. Non è il momento delle accuse. Non è il momento della polemica. È il momento di agire e collaborare. Ed è quello che hanno fatto fin dall’esordio della pandemia i Pediatri di Famiglia della FIMP Lazio collaborando con la Regione Lazio per ben tre mesi per strutturare la piattaforma LazioDoctorCovid e partecipando attivamente per apportare le modifiche per la gestione dei casi pediatrici. Abbiamo riorganizzato i nostri studi medici per consentire gli accessi in sicurezza, la sanificazione e prolungato gli orari di studio».

«È iniziata da poco, e non senza problemi – spiega – la campagna di vaccinazione antinfluenzale. L’importanza della vaccinazione antinfluenzale, nella situazione attuale, è stata recepita dai Pediatri di Libera Scelta e la FIMP Lazio ha fatto di tutto per coinvolgere il massimo numero dei pediatri individuando due percorsi: effettuando la vaccinazione nei propri ambulatori oppure presso i centri vaccinali. Ma molti Centri Vaccinali non sono stati ancora attivati e le dosi promesse ai Pediatri di Famiglia che vaccinano presso il proprio studio non sono state ancora consegnate con il conseguente slittamento degli appuntamenti già fissati da tempo».

«E come se non bastasse – aggiunge – la fascia d’età 6-18 anni ha grandi difficoltà a trovare la dose di vaccino che dovrebbero essere in distribuzione presso le farmacie. Le critiche rivolte al nostro operato ci amareggiano, ma non ci abbattono perché il nostro ruolo e il nostro compito principale rimane quello di tutelare la salute dei bambini e di sostenere le famiglie. Siamo consapevoli che il nostro impegno è ampiamente riconosciuto dai genitori che sanno che sempre per sempre dalla stessa parte ci troveranno» conclude.

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Dagli igienisti della SItI una Guida alle buone pratiche vaccinali
La Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) ha presentato il documento "Guida alle buone pratiche vaccinali", con l'obiettivo di promuovere e garantire servizi vaccinali di eccellenza in tutto il territorio nazionale
di V.A.
Il Nobel per la Medicina ai «genitori» dei vaccini a mRNA contro il Covid e non solo
Drew Weissman, 64 anni, e Katalin Karikò, 68 anni, sono i due nuovi vincitori del Nobel per la Medicina 2023. I due scienziati hanno sviluppato la tecnologia che ha permesso, nel giro di pochissimi mesi, di sviluppare i vaccini anti-Covid a mRNA, che hanno salvato milioni di vite umane nel mondo
Covid: alta adesione degli over 60 ai vaccini ridurrebbe fino al 32% i ricoveri, le raccomandazioni nel Calendario per la Vita
Il board del Calendario per la Vita, costituito da diverse società scientifiche, ha redatto delle raccomandazioni per la campagna di vaccinazione anti-Covid per l’autunno-inverno 2023
di V.A.
Rientro a scuola: dai pediatri consigli per ritornare sereni tra i banchi
Mai saltare la colazione ed evitare l'uso dello smartphone prima di andare a dormire. Sono due dei principali consigli diffusi dai pediatri della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), rivolti agli oltre 8 milioni di bambini e ragazzi che tra meno di una settimana ritorneranno a scuola
Svezzamento, l’85% dei pediatri suggerisce l’introduzione dell’olio extravergine già dai sei mesi
Dalla collaborazione tra FIMP-Coldiretti-Unaprol-Fondazione Evooschool un progetto formativo rivolto ai Pediatri di Famiglia che offre indicazioni pratiche da trasferire ai genitori per aiutarli nella scelta di prodotti che garantiscono la salute di bambini e ragazzi. Secondo l’indagine realizzata dalla FIMP, il 94% dei Pediatri ritiene utile o necessaria una maggior formazione sui valori nutritivi dell’olio EVO e sui benefici di salute nell’età evolutiva, e oltre l’80% si dichiara interessato ad acquisire competenze specifiche sul tema 
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...