Voci della Sanità 19 Luglio 2021 16:36

Aggressione all’ospedale Grassi di Ostia, Cisl Medici Lazio: «Tolleranza zero verso gli aggressori e vicinanza ai colleghi»

Una dottoressa in servizio al Pronto soccorso dell’ospedale Grassi di Ostia (Roma) è stata aggredita da una donna, che ha tentato di strangolarla. Lo rende noto in un comunicato la Cisl Medici Lazio e Roma Capitale. La dottoressa – si legge – è stata salvata dall’intervento del personale sanitario presente: evidenti le lesioni poi riscontrate a […]

Una dottoressa in servizio al Pronto soccorso dell’ospedale Grassi di Ostia (Roma) è stata aggredita da una donna, che ha tentato di strangolarla. Lo rende noto in un comunicato la Cisl Medici Lazio e Roma Capitale. La dottoressa – si legge – è stata salvata dall’intervento del personale sanitario presente: evidenti le lesioni poi riscontrate a livello del giugulo. Nel tentativo di difendere la dottoressa anche un secondo medico è stato ferito riportando una infrazione costale ed un trauma cranico oltre alla rottura dei propri occhiali da vista.

«Il personale lamenta l’ennesimo episodio violento occorso presso il Pronto Soccorso dell’ospedale Grassi di Ostia, un posto di autentica frontiera sempre più spesso frequentato da soggetti sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. La Cisl Medici Lazio e di Roma Capitale – continua il comunicato a firma dei segretari Luciano Cifaldi e Benedetto Magliozzi – chiede l’intervento delle Autorità preposte per aiutare chi ogni giorno si prodiga per rispondere ai bisogni di salute di una popolazione di quasi 250 mila abitanti».

La Cisl Medici Lazio e di Roma Capitale torna a chiedere l’apertura di un posto di Polizia fisso a tutela degli operatori per far sì che si possano prevenire e reprimere le aggressioni. «Auspichiamo che la direzione generale della ASL Roma 3 voglia costituirsi parte civile a tutela dei due medici dipendenti: sarebbe un gesto concreto nei confronti degli operatori sanitari ed un chiaro segnale di cambiamento di rotta rispetto alle stucchevoli solidarietà di facciata alle quali ci siamo abituati ma che valutiamo con disgusto. Ma non può e non deve bastare la nostra solidarietà espressa con questo comunicato: la Cisl Medici  si farà carico delle spese di giudizio nel caso in cui i due nostri colleghi vorranno denunciare il soggetto aggressore. Tolleranza zero verso gli aggressori ma anche vicinanza concreta ai nostri due colleghi medici», conclude il sindacato.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Dal reinserimento al lavoro alla formazione, nel Lazio una proposta di legge contro le aggressioni ai sanitari
L’ha presentata il consigliere della Lega Daniele Giannini, raccogliendo le proposte dell’associazione AMAD. L’obiettivo è quello di incrementare le tutele introdotte dalla legge 113 del 2020
di Francesco Torre
Aggressioni operatori sanitari, consegnato il premio Federsanità-Simeu “Curare la violenza”
Quattro le aree tematiche individuate dalla Commissione di Valutazione presieduta dalla dott.ssa Maria Pia Ruggieri, past president SIMEU per evidenziare impegno e buone pratiche sulla prevenzione della violenza contro medici ed infermieri messe a punto dalle tante aziende sanitarie e ospedaliere partecipanti
Telecamere e istruttori antiviolenza: Regioni corrono ai ripari contro le aggressioni ai sanitari
Nel post Covid impennata di aggressioni fisiche (+40%) e verbali (+90%). Il Veneto formerà 90 istruttori per diffondere la conoscenza del fenomeno e le strategie utili per affrontarlo. In Lombardia le ambulanze saranno dotate di telecamere e un operatore sanitario avrà la bodycam. De Corato (assessore sicurezza) «Strumenti utili per il forte valore dissuasivo che possono avere in caso di azioni violente e atti vandalici»
Violenza fisica e verbale su operatori sanitari: trend in crescita. Patto tra istituzioni, sindacato e aziende ospedaliere
In occasione della prima giornata nazionale contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari, (12 marzo) in Regione Lombardia una tavola rotonda organizzata dal consigliere del Movimento 5 Stelle Gregorio Mammì ha messo a confronto medici, infermieri, sindacati, aziende sanitarie e politica con l’obiettivo di trovare sinergie per ridimensionare il fenomeno
Violenza contro sanitari, Inail: «Tre quarti delle aggressioni riguardano donne. Tecnici salute i più colpiti»
Il 46% degli assalti avviene in ospedali e cliniche. Il 28% nei servizi di assistenza sociale residenziale. In occasione della Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e sociosanitari che si celebra il 12 marzo, l’Istituto analizza gli infortuni lavorativi derivanti da aggressioni e minacce
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Gioco patologico, in uno studio la strategia di “autoesclusione fisica”

Il Dipartimento di Scienze cliniche e Medicina traslazionale dell'Università Tor Vergata ha presentato una misura preventiva mirata a proteggere i giocatori a rischio di sviluppare problemi leg...
Salute

Cervello, le emozioni lo ‘accendono’ come il tatto o il movimento. Lo studio

Dagli scienziati dell'università Bicocca di Milano la prima dimostrazione della 'natura corporea' dei sentimenti, i ricercatori: "Le emozioni attivano regioni corticali che tipicamente rispondo...
Advocacy e Associazioni

Porpora trombotica trombocitopenica. ANPTT Onlus celebra la III Giornata nazionale

Evento “WeHealth” promosso in partnership con Sanofi e in collaborazione con Sics Editore per alzare l’attenzione sulla porpora trombotica trombocitopenica (TTP) e i bisogni ancora i...