Nutri e Previeni 17 Ottobre 2016 13:08

‘Baby food’ sicuro al 90%. Analizzati 670 possibili contaminanti

‘Baby food’ sicuro al 90%. Analizzati 670 possibili contaminanti

bimbo pappaUn ampio studio dell’Agenzia nazionale francese per la Sicurezza sanitaria di alimenti, ambiente e lavoro (Anses) ha pubblicato la prima fotografia delle esposizioni alimentari per un ampio numero di cibi formulati per le esigenze di bambini da uno a tre anni. E ha certificato la sicurezza del 90% dei campioni di baby food: da pastine a pappe di riso, omogeneizzati e biscotti.

Lo studio
Lo studio (EATI) copre infatti oltre il 95% della dieta dei più piccoli e ha analizzato quasi 5.500 campioni di prodotti comunemente utilizzati in Francia, ovvero in genere gli stessi utilizzati anche in Italia. Durato ben 6 anni, lo studio ha passato al setaccio ben 670 sostanze come residui di pesticidi, contaminanti ambientali, tossine minerali naturali e additivi. I risultati confermano il buon livello di controllo dei rischi per la salute associati alla potenziale presenza di contaminanti chimici negli alimenti per i più piccoli. In sostanza lo studio certifica che nel 90% delle sostanze valutate, il rischio può essere escluso. Tuttavia, per 9 sostanze (tra cui arsenico inorganico, piombo, nichel, acrilamide) la situazione richiede una particolare vigilanza.

Spiega l’esperto

“Il baby food è più indicato per i piccoli perché – spiega Marco Silano Direttore del Reparto di alimentazione, nutrizione e salute dell’Istituto superiore di sanità (Iss) – ha limiti più restrittivi per additivi e contaminanti rispetto a quelli utilizzati per il resto dei cibi, anche biologici, destinati alle persone adulte. Non bisogna dimenticare infatti che gli additivi presenti in una mela, ad esempio, hanno effetti diversi su una persona che pesa 60 chili e su una che ne pesa 10″. Per limitare l’esposizione ai contaminanti è consigliato utilizzare acque in bottiglia e ed evitare latte vaccino. “Il latte corrente – sottolinea Anses – indipendentemente dalla specie di produzione, non è adatto alle esigenze nutrizionali dei bambini di età inferiore a un anno”.

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