Mondo 6 Marzo 2019 11:19

AIDS, paziente guarisce dopo trapianto cellule staminali

Per la seconda volta da quando è scoppiata l’epidemia legata all’Hiv, il virus che causa l’Aids, un paziente a Londra sembrerebbe essere stato curato dall’infezione: lo riporta la rivista scientifica Nature

«Tutti credevano, dopo il paziente di Berlino, che fosse quasi necessario morire per curare l’Hiv, ma ora forse non occorre. Penso che questo cambi un po’ le cose». Così Ravindra Gupta, virologo all’University College di Londra, ha commentato sul Daily Nation lo studio sul secondo paziente al mondo con Hiv-1 che ha raggiunto la remissione completa dopo un trapianto di cellule staminali.

Nel caso del paziente di Londra, il trapianto ha eliminato il linfoma senza effetti collaterali dannosi. E le cellule immunitarie trapiantate, ora resistenti all’Hiv, sembrano avere sostituito le sue cellule vulnerabili. Risultato? L’uomo è in remissione da 18 mesi.

«Sento un senso di responsabilità per aiutare i medici a capire come tutto questo sia accaduto, per poter far progredire la scienza ha scritto ancora Gupta –. Non avrei mai pensato che poteva esserci una cura durante la mia vita». Avendo ottenuto «la remissione in un secondo paziente utilizzando un approccio simile, abbiamo dimostrato che il paziente di Berlino non era un’anomalia e che sono stati proprio i trattamenti ad aver eliminato l’Hiv in queste due persone».

I ricercatori avvertono però che questo approccio non è appropriato come trattamento standard per l’Hiv, a causa della tossicità della chemioterapia, ma offre una speranza per nuove strategie di trattamento che potrebbero eliminare del tutto il virus. «Continuando la nostra ricerca, dobbiamo capire se possiamo mettere fuori uso questo recettore nelle persone con Hiv, il che potrebbe essere possibile con la terapia genica», ha aggiunto Gupta.

Secondo il co-autore Ian Gabriel dell’Imperial College Healthcare Nhs Trust, il trattamento impiegato per il paziente di Londra «è diverso da quello usato per il paziente di Berlino, perché non prevedeva la radioterapia: la sua efficacia sottolinea l’importanza di sviluppare nuove strategie basate sulla prevenzione dell’espressione di CCR5». «Se è troppo presto per dire con certezza che il nostro paziente è ora guarito dall’Hiv, e i medici continueranno a monitorare le sue condizioni, l’apparente successo del trapianto di cellule staminali ematopoietiche offre una speranza nella ricerca di una cura tanto attesa per l’Hiv/Aids», ha concluso Eduardo Olavarria dell’Imperial College Healthcare Nhs Trust.

 

Articoli correlati
Hiv: donne ancora sottorappresentate negli studi clinici. L’efficacia della terapia B/F/TAF
Nonostante siano più esposte all’infezione e la medicina di genere indichi che le caratteristiche sesso-specifiche giochino un ruolo importante nella gestione della patologia, le donne sono ancora sottorappresentate negli studi clinici sull’HIV. Tuttavia, negli ultimi anni, si stanno conducendo analisi e indagini specifiche sulla popolazione femminile, che confermano l’efficacia terapeutica della combinazione bictegravir/emtricitabina/tenofovir alafenamide (B/F/TAF) in tutte le fasce di età della vita di una donna
di Marco Landucci
HIV: via a studio su prima “pellicola” vaginale mensile per prevenire i contagi nelle donne
Un nuovo studio, condotto negli Stati Uniti e in Africa Subsahariana, mira a testare la fattibilità e l'accettabilità di un film vaginale progettato per sciogliersi gradualmente in 30 giorni, come possibile metodo di prevenzione dell'HIV per le donne
Aids, ISS e Fondazione The Bridge: «Più servizi di genere a sostegno di chi invecchia con HIV»
HIV Outcomes Italia è un progetto nato a livello europeo nel 2016 per ragionare su una nuova modalità di affrontare i bisogni delle persone sieropositive e migliorarne la vita. Obiettivo individuare nuovi percorsi diagnostici e terapeutici
Risolto il mistero delle epatiti pediatriche, colpa di co-infezioni da virus comuni
Sembra essersi finalmente risolto il mistero delle cause dell'ondata di epatiti acute gravi che, nella primavera del 2022, poco dopo la fine dei lockdown per Covid-19, hanno colpito oltre un migliaio di bambini in 34 paesi diversi, Italia compresa. Tre studi, appena pubblicati sulla rivista Nature, hanno collegato questi focolai di epatite pediatrica a co-infezioni causate da più virus comuni
Lotta all’HIV, arriva il supporto dei medici di famiglia per scovare il sommerso
«Si stima che in Italia ci siano circa 10mila persone inconsapevoli di essere infette dal virus dell’HIV. Il Medico di famiglia è impegnato nell’emersione del sommerso e nel seguire i pazienti in trattamento, visto che l’aspettativa di vita si è notevolmente allungata» sottolinea Alessandro Rossi, Responsabile SIMG Patologie Acute
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...