Lavoro 20 Aprile 2022 11:45

Medici senza futuro, un futuro senza medici: da CIMO-FESMED dossier e campagna social sul malessere degli ospedalieri

Il sindacato dei medici dipendenti spiega le ragioni della fuga dal SSN e sensibilizza Istituzioni e cittadini

Un quadro disarmante, composto da tante sezioni quanti sono i problemi principali che i medici italiani devono affrontare in ospedale ogni giorno. Un puzzle le cui tessere compongono la frustrazione e la delusione dei professionisti, e che spiegano i motivi che spingono sempre più medici ad abbandonare il Servizio sanitario nazionale. È l’idea da cui è partita la campagna sui social network del sindacato dei medici CIMO-FESMED, aderente a CIDA, con l’intento di raccontare a Istituzioni e pazienti cosa significa essere un medico ospedaliero oggi: significa perlopiù essere “medici senza”, lo slogan che accompagna la pubblicazione di ciascun post dedicato all’analisi di una tessera del puzzle, di una sfaccettatura del disagio della professione, dei diritti e tutele che negli anni sono stati sottratti alla categoria.

La campagna è culminata con la pubblicazione del dossier “Medici senza futuro, un futuro senza medici – Tutte le ragioni del disagio dei medici ospedalieri e i perché della fuga dal Servizio sanitario nazionale”, in cui il sindacato, in vista della Conferenza nazionale sulla “Questione medica” organizzata dalla Federazione nazionale degli Ordini dei medici che si svolgerà il 21 aprile presso il Teatro Argentina di Roma, offre una panoramica sulle criticità riscontrate dai medici dipendenti del SSN.

L’immagine che ne emerge rende più chiaro perché “quello italiano non è un Servizio sanitario nazionale per medici”, come recita l’introduzione del dossier: la carenza di personale, che è destinata a peggiorare se non si pone un freno alla fuga; i turni di lavoro massacranti, per cui è ormai normale lavorare per più di 50 ore a settimana, fare 7-8 notti al mese e non andare in ferie per anni; le 2.500 aggressioni e i 35 mila contenziosi che si registrano in sanità ogni anno, ritenuti inevitabili effetti collaterali della professione; il taglio delle strutture complesse e semplici, che impedisce all’84% dei medici di fare carriera; il continuo task shifting e la creazione di nuove figure gestionali a scapito dei medici; il controllo sempre più opprimente delle Direzioni. Il tutto con stipendi che sono tra i più bassi d’Europa, falcidiati per anni da tagli indiscriminati ai fondi contrattuali, e con il 98% delle Aziende che continua ad applicare il contratto collettivo di lavoro 2006-2009: in molti ospedali le trattative decentrate del CCNL 2016-2018 non sono nemmeno iniziate, e per il rinnovo del contratto 2019-2021 si attende ancora l’atto di indirizzo da parte delle Regioni.

«Il quadro offerto dal dossier impedisce di biasimare i colleghi che decidono di abbandonare il Servizio sanitario nazionale – commenta il Presidente della Federazione CIMO-FESMED Guido Quici -. Occorre un piano straordinario di assunzioni, rinnovare i contratti di lavoro e renderli realmente esigibili con penalizzazioni a carico delle aziende inadempienti, ricreare un clima più sereno in corsia, riformare gli ospedali in modo da consentire ai medici di partecipare al governo clinico delle attività, garantire reali opportunità di carriera. Se ai medici non si offre un futuro, la sanità pubblica rischia un futuro senza medici».

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Medici di famiglia sull’orlo di una crisi di nervi… Stressati 9 su 10. Pesano Covid, burocrazia e Whatsapp
Il malessere dei medici di famiglia, tra carenza di colleghi, difficoltà a trovare sostituti e una burocrazia sempre più elevata, «è palpabile» e arriva a sfiorare il 90% di professionisti. Lo dicono i sindacati, gli esperti di sanità, gli analisti del settore. E lo dicono i pensionamenti anticipati che crescono
di V.A.
Medici e cittadini contro la deriva del Ssn: manifestazioni il 15 giugno nelle piazze e sciopero in vista
Fermare la deriva verso cui sta andando il nostro Servizio sanitario nazionale, con liste di attesa lunghissime per accedere alle prestazioni, personale medico e infermieristico allo stremo, contratti non rinnovati e risorse insufficienti per far fronte all’invecchiamento progressivo della nostra popolazione e dunque della crescente richiesta di cure per malattie croniche. E’ l’appello che arriva […]
«Diritto alle cure a rischio senza personale», le richieste dei medici in piazza a Roma. E Schillaci convoca i sindacati
A Roma significativa adesione per la manifestazione dell’intersindacale medica convocata per denunciare le sempre più difficili condizioni di lavoro dei camici bianchi stretti tra turni massacranti e stipendi tra i più bassi d’Europa. Ben 8mila camici bianchi hanno lasciato il SSN tra il 2019 e il 2021
Task shifting da medici a personale sanitario? I sindacati: «Rischio contenziosi»
ANAAO-ASSOMED e CIMO-FESMED scrivono alla Corte dei Conti. I due sindacati della dirigenza medica intendono chiedere un interpello all’ARAN
Agenas: in Italia infermieri e medici di base insufficienti
Nel rapporto di Agenas emergono le difficoltà del sistema tra i tagli imposti dal 2007 fino all'aumento delle risorse degli ultimi anni. L’Italia è al quart’ultimo posto tra i paesi OCSE per il numero di posti a disposizione negli atenei per la laurea in Infermieristica. Hanno un numero di posti più basso solo Messico, Colombia e Lussemburgo
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...