Lavoro 7 Ottobre 2021 11:43

Calamai (Donne Protagoniste): «Ecco il decalogo del Ssn del futuro»

Un Sistema sanitario nazionale che non può prescindere dal digitale, dall’attenzione al green e da standard comuni. L’idea di “Donne protagoniste in Sanità”, connessa con l’importanza di un costante ascolto personalizzato del paziente

Calamai (Donne Protagoniste): «Ecco il decalogo del Ssn del futuro»

Il percorso di “Donne Protagoniste in Sanità“, la community che riunisce donne leader nel Ssn, si è arricchito ancora. Quel confronto e quella discussione aperta che erano state promesse non si sono fatte attendere. Dopo mesi di tavoli sono emerse con chiarezza le direzioni che la community chiede che il sistema sanitario intraprenda. Per conoscere gli sviluppi abbiamo incontrato di nuovo la dottoressa Monica Calamai, direttore generale dell’Azienda USL Ferrara e coordinatrice del progetto.

«Ascolto e condivisione sono stati i nostri valori fondativi – ci racconta – e li abbiamo messi in pratica per discutere le tematiche al centro del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Da webinar e input delle iscritte abbiamo ricavato spunti ed esigenze e proposto 25 tavoli online». Il confronto su questi temi, dal digitale al green, dal territorio agli standard di riferimento, è confluito in un momento in presenza il 16 e 17 settembre. «Tutti gli approfondimenti – continua Calamai – hanno tracciato la via per la rivisitazione del nostro sistema socio-sanitario e saranno le linee guida del nostro Manifesto».

I temi dei tavoli e il decalogo

Riformare la sanità si può e i passi da fare possono subire un’accelerazione sfruttando la pandemia come motore. «Il digitale in primis, – spiega la dg dell’AUSL Ferrara – che impera in una visione strategica, non tanto come strumento tecnologico quanto come una visione complessiva di passaggio da sanità o azienda strutturata secondo le modalità attuali, ad un’azienda digitale. A sua volta in questa nuova azienda c’è centralità della persona con interoperabilità dei sistemi. Terapie digitali, con approvazione e riconoscimento. Standard di riferimento, misurazione in modo costante, per risultare in una comunità di competenze che non fallisce mai verso le richieste del cittadino».

Nell’evoluzione del Ssn, la professionista che “Protagoniste” porterà avanti dovrà inserirsi in un sistema che sottolinea l’importanza della Medicina di genere, della presenza femminile nella governance e delle necessarie reti di professioniste, fatte di confronto costante. «La presidente Calandra (FNO TSRM-PNTRP) e la presidente Mangiacavalli (FNOPI) – prosegue – hanno aiutato a stilare un decalogo di soluzioni da questo punto di vista. Fatto di umanizzazione e personalizzazione, rispetto della persona umana, comportamento responsabile, vissuto personale, multi-prospettiva, dignità, costituzione etica, sorellanza, senso di appartenenza con esigenza di spogliarsi del proprio ruolo perché la community ha vari tipi di donne presenti, ascolto e coinvolgimento».

La funzione di mentorship e la formazione

“Donne protagoniste” non dimentica quel che è stata la base per la creazione della community: la funzione di mentorship. «Quando sei dentro un percorso di carriera non ti rendi conto finché qualche ragazza più giovane te lo sottolinea – spiega Calamai -, nel senso che diventi modello e la funzione che puoi avere è una funzione importante. Questo è un ruolo che nella mia vita sento prevalente rispetto a tutto il resto. È un momento in cui non hai più nulla da dimostrare a te stessa e la parte prevalente è quella di essere riferimento per aiutare le giovani donne a facilitare i loro percorsi, costruendo strade migliori, o comprendendole in difficoltà che hai già attraversato. Oltre che avere una funzione di trasmissione delle conoscenze di studio ed esperienza».

Secondo la dottoressa Calamai ora la sfida sarà creare un sistema sanitario standardizzato che non perda l’umanità necessaria per trattare i pazienti. Proprio questa caratteristica «è un’empatia di fondo in cui le donne sono facilitate rispetto al genere maschile. Proprio per questo dovrebbe essere approfondita anche durante la formazione degli studenti, all’università. Non essere dimessa come una caratteristica personale dei professionisti, ma diventare materia di studio perché da questo dipenderà il vero salto di qualità per il nostro Ssn».

 

 

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