Lavoro 15 Novembre 2022 11:14

Bonus 200 euro a specializzandi, è boom di richieste all’Enpam dopo il no dell’Inps

Oliveti: «Ci adopereremo per migliorare inquadramento previdenziale degli specializzandi»

Bonus 200 euro a specializzandi, è boom di richieste all’Enpam dopo il no dell’Inps

Sono già più di 13mila i medici specializzandi che hanno fatto domanda all’Enpam per ricevere i bonus da 200 euro e da 150 euro previsti dal Decreto legge Aiuti. Ricordiamo che infatti che poche settimane fa l’ente aveva acconsentito, dietro la richiesta del proprio Osservatorio Giovani,  ad aprire per gli specializzandi la possibilità di fare domanda. Questo, dopo il rifiuto dell’Inps, che aveva infatti dichiarato la sua impossibilità ad accettare e le domande della categoria, in quanto non rientranti nella sua competenza.

«Gli specializzandi possono contare su Enpam»

Ad oggi, come era prevedibile, c’è stato un vero e proprio boom di richieste da parte degli specializzandi all’Enpam per il riconoscimento dei bonus in questione. In merito alla questione, sul sito della fondazione sono apparse nei giorni le dichiarazioni del Presidente Enpam Alberto Oliveti. «Come ente di tutti i medici e tutti gli odontoiatri ci è sempre sembrato ovvio che gli specializzandi dovessero poter contare sull’Enpam – dice Oliveti –. Confidiamo che il ministero del Lavoro ci metterà prestissimo nelle condizioni di poter pagare questi aiuti, superando una norma che ci impediva di farlo».

«Al lavoro per risolvere frammentazione contributiva»

Uno dei temi più sentiti dalla categoria dei giovani specializzandi riguarda, tra l’altro, la necessità di un inquadramento contributivo più preciso ed un sistema previdenziale migliore. Questioni su cui si è altrettanto pronunciato lo stesso Oliveti, come si legge ancora sul sito della Fondazione: «Registriamo anche la richiesta di due associazioni maggiormente rappresentative degli specializzandi di aprire un tavolo di lavoro per risolvere il problema della frammentazione contributiva –spiega il presidente Enpam –. Non ha senso infatti che un medico sia iscritto all’Enpam sin dal momento della laurea, e talvolta anche da prima, e poi durante gli anni di specializzazione sia costretto a versare anche alla gestione separata dell’Inps, dove poi non contribuirà mai più nel corso della sua vita professionale. Per quanto di nostra competenza – ha concluso Oliveti – ci adopereremo per arrivare a una soluzione al più presto».

 

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