Lavoro e Professioni 15 Luglio 2021 17:55

Dl Sostegni Bis, riconosciuto ruolo sociosanitario di OSS, assistenti sociali e sociologi

Minghetti (Migep): «Buona soluzione, speriamo nell'approvazione del Senato». Giuliano (Ugl): «Ora si dia loro il giusto riconoscimento retributivo»

Dopo tante bocciature – prima da parte del Tar e poi da parte delle Commissioni Parlamentari – la categoria OSS guadagna terreno nel percorso di regolamentazione per il riconoscimento del ruolo sociosanitario.

Con l’approvazione di un emendamento al Decreto Sostegni bis, la Camera dei Deputati ha infatti riconosciuto il lavoro di operatori sociosanitari, assistenti sociali e sociologi. Ora la discussione passerà al Senato per la valorizzazione definitiva di queste figure professionali.

Un primo passo avanti dopo anni di bocciature

«Abbiamo portato avanti la battaglia per diversi anni – spiega Angelo Minghetti, coordinatore della Federazione Migep – con un documento che indicava la collocazione di queste figure nel ruolo sociosanitario. Non era stata data attuazione a quanto previsto all’art 1 della legge 3/2018 – precisa – per questo abbiamo intrapreso anni di lotte che ci sono costate numerose bocciature al Tar, alla Camera e al Senato. Ora ci aspettiamo che il Senato licenzi il testo accogliendo quanto approvato alla Camera dei Deputati. Devono applicare quanto già previsto dalle Legge 3/2018: il ruolo sociosanitario per una categoria che, in questo momento, deve essere ricollocata con un profilo equo per rideterminare la formazione e le competenze, i corsi di aggiornamento e rivalutare la situazione contrattuale e la retribuzione economica».

Alla firma del contratto sanità, nel 2018, c’era la possibilità di collocare queste figure nell’area sociosanitaria ma, secondo Minghetti, i vari sindacati erano contrari. «Oggi ne rivendicano l’applicazione, ma se l’OSS è in questa condizione, se ci abbiamo messo più di 20 anni a riconoscere il ruolo sociosanitario per gli operatori che si formano a livello regionale è anche colpa loro».

Minghetti: «Vigilare sul voto al Senato del 24 luglio»

«Siamo arrivati oggi ad una buona risoluzione, ma speriamo che il Senato non la bocci di nuovo – aggiunge -. Si tratta di 250 mila lavoratori che non hanno avuto nessun premio né riconoscimento per il contributo durante l’anno di pandemia, né da parte dello Stato né delle regioni. Rivendichiamo il nostro diritto, un ruolo importante per il lavoro che l‘OSS svolge nell’assistenza. È vero che c’è una carenza infermieristica ma c’è anche carenza di OSS che non vengono assunti dalle strutture. Per questo abbiamo chiesto alla Fnopi un incontro per chiudere l’accordo sulla revisione della formazione degli Oss e per ricollocare la figura in assetto giuridico assistenziale» conclude Minghetti.

Giuliano (Ugl): «Svolta importante, ora si dia loro il giusto riconoscimento retributivo»

Soddisfatto anche il Segretario Nazionale della UGL Salute Gianluca Giuliano: «Ci battiamo da tempo con tenacia – dichiara – perché si dia a questi operatori sanitari il giusto riconoscimento giuridico, contrattuale e retributivo. Il sì della Camera finalmente li colloca nel ruolo sociosanitario del personale del SSN».

Poi, ricorda che gli OSS «hanno combattuto battaglie dure, cercando di dare voce in ogni sede alle loro lecite richieste. Durante questi terribili mesi di lotta al virus – aggiunge – si sono distinti per dedizione e impegno pagando anche loro un duro prezzo in termini di contagiati e deceduti».

«Ora però è il momento del confronto con le istituzioni, di un tavolo permanente che serva a definire i contorni di questa figura – evidenzia il sindacalista -. Si dovrà arrivare in tempi brevi alla creazione di elenchi nazionali e regionali, ad un percorso formativo univoco che superi l’attuale frammentarietà di insegnamento a livello regionale. Chiediamo, infine, che vengano loro riconosciuti i giusti e meritati adeguamenti retributivi» conclude.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Delegazione OSS incontra dirigenti Ministero della Salute: «Risanare le anomalie di questi anni»
Intanto la ederazione Nazionale Migep e il Sindacato Shc OSS hanno deciso di istituire "gli stati generali della professione dell’operatore socio sanitario”
Manovra, Guidolin (M5S): «Emendamento per inserire infermieri e OSS fra categorie usuranti»
«Contrariamente a quanto avvenuto durante il Governo Conte II, in questa legge di Bilancio le risorse destinate alla sanità sono insufficienti. Lavoreremo in Parlamento per migliorarla anche su questo aspetto» sottolinea la senatrice pentastellata
La lettera aperta ai politici del MIGEP: «La revisione del profilo professionale degli OSS sia una priorità»
Il MIGEP, la Federazione nazionale delle professioni sanitarie e sociosanitarie OSS – OSSS – Infermieri generici – Infermieri psichiatrici, ha scritto una lettera aperta ai partiti politici chiedendo quella riforma della professione attesa da anni ma mai arrivata, in particolare la revisione del profilo professionale dell’Operatore socio sanitario. Ecco il testo della lettera: «Il 25 […]
Sanità, Guidolin (M5S): «Scappatoia super Oss, nasconde sfruttamento professionale»
«È di questi giorni la notizia che la Regione Veneto in accordo con le OPI del Veneto, sta dando forma alla figura del super OSS, in sostanza si tratta di un OSS con mansioni infermieristiche. L’operatore sociosanitario, figura centrale nell’assistenza delle persone fragili, naturalmente deve crescere. Da sempre mi spendo per questa figura e ribadisco […]
OSS: in Veneto al via nuovi percorsi di potenziamento professionale. Infermieri: «No a polemiche strumentali»
OPI Veneto: «L’infermiere, sulla base delle valutazioni professionali che gli competono decide se e a chi attribuire l’attività prevista per il raggiungimento degli obiettivi assistenziali»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

SaniRare. La sfida manageriale per migliorare l’assistenza ai malati rari e la sostenibilità del sistema

La gestione delle malattie rare e anche complesse richiede un modello assistenziale integrato, capace di unire risorse specialistiche, assistenza territoriale e strumenti innovativi per garantire cont...
di Lucia Conti
Sanità

Legge Caregiver, Locatelli: “Chi ama e cura non vuole essere sostituito, ma accompagnato”

Dopo oltre 15 anni di attesa, arriva il disegno di legge che riconosce tutele, diritti e dignità a chi si prende cura ogni giorno di una persona non autosufficiente. La ministra Locatelli a San...
di Isabella Faggiano
Salute

L’uso prolungato di melatonina può far male al cuore

L'uso prolungato di integratori a base di melatonina  potrebbe comportare un rischio più elevato di diagnosi di insufficienza cardiaca, ricovero ospedaliero connesso e morte per qualsiasi ...
di Valentina Arcovio
Sanità

GIMBE: Nonostante gli aumenti, il Fondo sanitario scende al 5,9% del PIL

Aggiunti alla sanità € 2,4 miliardi nel 2026 e € 2,65 miliardi nel 2027 e nel 2028. Nel 2028 il fondo sanitario arriverà a € 145 miliardi e secondo l'analisi indipendente ...
di Redazione