Gli Esperti Rispondono 25 Febbraio 2019 16:18

Il medico è sempre responsabile di eventuali errori nella diagnosi anche quando i sintomi sono aspecifici o non univoci?

Recentemente la Corte di Cassazione (Cass. Civ. Sez. III n. 30999 del 30/11/18) ha delineato in maniera molto precisa il concetto di diligenza del professionista con riferimento specifico ai medici, precisando che ad essi è richiesta la diligenza del “professionista medio” da intendersi non come un professionista mediocre, ma anzi bravo cioè serio, preparato zelante […]

Recentemente la Corte di Cassazione (Cass. Civ. Sez. III n. 30999 del 30/11/18) ha delineato in maniera molto precisa il concetto di diligenza del professionista con riferimento specifico ai medici, precisando che ad essi è richiesta la diligenza del “professionista medio” da intendersi non come un professionista mediocre, ma anzi bravo cioè serio, preparato zelante ed efficiente. Da ciò si può ragionevolmente desumere che anche se la tipologia del sintomo rende difficile la diagnosi il medico non può limitarsi ad agire in maniera superficiale sottovalutando possibili alternative, anche se statisticamente meno probabili.

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...