Formazione 5 Settembre 2022 12:37

Test Medicina 2022: le 10 regole da rispettare per non sbagliare nulla

Il test di Medicina 2022 pretende alcune semplici ma essenziali regole da rispettare. Vediamo il vademecum Consulcesi che vi ricorda le procedure da non sbagliare: quando firmare, come barrare le caselle, come compilare la scheda

Test Medicina 2022: le 10 regole da rispettare per non sbagliare nulla

Meno un solo giorno al test di Medicina 2022, ma conosciamo le sue regole? In tutta Italia serpeggia la tensione tra gli oltre cinquantamila candidati che proveranno ad ottenere uno dei 14.500 posti messi a disposizione quest’anno. Per tanti liceali questo sarà il primo tentativo ed è normale trovarsi in ansia non solo sulle domande, ma anche sulle procedure da seguire. Questo è l’ultimo anno che il test acquisisce questa forma. Se il decreto sarà confermato, infatti, dal 2023 prenderà l’aspetto di un TOLC.

Il test di Medicina si compone di 60 quesiti a risposta multipla da completare in 100 minuti. Ogni domanda ha una sola risposta corretta e vale 1,50 se giusta, -0,40 se errata e 0 se lasciata bianca. I candidati però, devono anche sapere che ci sono alcune procedure che, se non interpretate correttamente, potrebbero invalidare il test. Per venire in aiuto a chi è preoccupato da questa possibilità, Consulcesi, che da anni si occupa di ricorsi per aiutare tanti candidati ad entrare, ha stilato un vademecum di regole da seguire.

Le 10 regole del vademecum per il test di Medicina

Sono dieci, per la precisione, e riguardano sia lo svolgimento del test che le fasi precedenti e successive. Vediamo di cosa si tratta:

  1. Non dimenticare di lasciare nel luogo indicato dai commissari tutto quello che si ha e che è vietato espressamente dal regolamento. Ad esempio, il telefono, la calcolatrice, lo smartwatch, penne, matite, ecc.
  2. Mai utilizzare il modulo delle risposte per appunti, calcoli o disegnini.
  3. Non uscire fuori ai bordi della casella che si vuole barrare, perché il modulo delle risposte viene corretto da un lettore ottico e un segno fuori dalla casella potrebbe non essere riconosciuto.
  4. Se si sbaglia a rispondere, basta annerire la casella sbagliata e mettere la X dentro quella giusta. Ma attenzione: si può correggere solo una volta.
  5. Si può scegliere di non rispondere ad una domanda, se per esempio si è già corretto la domanda e si vorrebbe fare ancora. Per annullare una domanda, occorre barrare il cerchietto che è posto a lato della domanda, tenendo presente che non si potrà più modificare questa scelta.
  6. In caso di moduli mancanti segnalare alla commissione il problema in tempo. Ogni plico deve contenere: a) una scheda per i dati anagrafici che il candidato deve obbligatoriamente compilare, priva di qualsivoglia codice identificativo; b) i quesiti relativi alla prova di ammissione recanti il codice identificativo del plico nonché n. 2 fogli dedicati alla brutta copia; c) un modulo risposte dotato dello stesso codice identificativo del plico; d) un foglio sul quale sono apposti il codice identificativo del plico nonché l’indicazione dell’ateneo e del corso di laurea cui si riferisce la prova. Nel caso in cui uno o più candidati segnalino irregolarità in merito al plico ricevuto, il presidente della Commissione o il Responsabile d’aula ne verifica l’attendibilità e, se necessario, provvede alla sostituzione del plico. L’operazione deve risultare dal verbale d’aula unitamente alle relative motivazioni.
  7. Accertarsi della corrispondenza dei codici alfanumerici presenti sulle etichette. Ogni candidato deve scegliere una coppia di etichette adesive identiche al termine della prova e apporre una delle due etichette sulla scheda anagrafica e l’altra sul modulo risposte. L’apposizione delle etichette deve essere a cura esclusiva del candidato che deve, quindi, sottoscrivere, in calce alla scheda anagrafica, la dichiarazione di veridicità dei dati anagrafici e di corrispondenza dei codici delle etichette applicate alla scheda anagrafica e al modulo risposte.
  8. Il test va compilato esclusivamente con la penna nera che la Commissione d’esame consegna ad ogni singolo candidato.
  9. Firmare subito la scheda anagrafica.
  10. Terminata la prova, i fogli con le domande vanno rimessi nel plico insieme a quello di controllo e depositati in una scatola apposita. Mentre le risposte vanno nella scatola sigillata su cui è scritto «Risposte» e la scheda anagrafica in quella con la scritta «Anagrafica».

L’importanza di queste regole

Alcuni di questi consigli potrebbero sembrare banali, ma vi stupireste di quante persone non sono riuscite ad ottenere il proprio posto nella facoltà di Medicina proprio per averli compiuti. Errori minimi come dimenticare di firmare possono causare l’annullamento dell’intera prova. Rimanere all’interno dei bordi è altrettanto fondamentale: la macchina che corregge i test non “capisce” cosa intendete uscendo fuori dalla casella. È fondamentale rimanere impeccabili su questo campo, per non invalidare i mesi di duro lavoro e studio che precedono un test così importante.

Il futuro dei medici

«Se in futuro non vogliamo trovarci con pochi medici, massacrati da turni di lavoro infiniti, dobbiamo agire prima. E cioè, già dalla selezione e formazione dei medici», ha affermato il presidente Consulcesi Massimo Tortorella. Almeno fino a quando ci saranno ancora decine di migliaia di ragazzi ancora interessati a intraprendere la professione medica. «Abbiamo un sistema che non valorizza i nostri professionisti», ha ribadito.

 

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Test Medicina: con ricorso iscrizione con riserva, per esclusi “ultima spiaggia”
Marco Tortorella, legale di Consulcesi: «Negli ultimi 20 anni lo strumento del ricorso alla giustizia amministrativa ha permesso a decine di migliaia di studenti, esclusi ai test di selezione alla Facoltà di Medicina, di iscriversi ai corsi, di studiare, di fare gli esami e infine di laurearsi. L'esperienza indica che gli studenti entrati con il ricorso, forse anche perché più motivati, sono tra coloro che possono vantare un ottimo percorso accademico»
Test Medicina: 3 studenti su 4 “bocciati”, ma con il ricorso è possibile rientrare
Una recente sentenza del Consiglio di Stato ha accolto il ricorso di un gruppo di aspiranti medici, esclusi alla selezione iniziale, ammessi alla facoltà di Medicina con riserva. Grazie al sostegno degli avvocati di Consulcesi, ora sono a tutti gli effetti studenti di Medicina e potranno realizzare il sogno di indossare il camice bianco
Test medicina: da quesiti errati a procedure ambigue, valanga di segnalazioni a Consulcesi
Arriva il form dedicato per raccogliere segnalazioni. Tortorella (presidente Consulcesi): «Pronti a sostenere i candidati fin da subito per accedere alla graduatoria finale»
Diventare medico: ecco come nasce un sogno
Dalle tradizioni familiari alla vocazione post pandemia, i racconti da tutta Italia dei ragazzi che si sono cimentati nei test di accesso a Medicina
Meno cultura generale ai test di Medicina 2022: «Così vince la meritocrazia». Ma c’è qualche critica
La nuova formula ha raccolto consensi tra gli studenti: più domande di biologia, chimica, matematica e fisica premiano chi studia di più. Qualche critica da chi ha fatto il classico per il cambiamento ufficializzato solo a fine giugno
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...