Il Mur spiega che «il Consiglio di Stato, in merito ai ricorsi di taluni candidati al Concorso nazionale per l’accesso dei medici alle Scuole di Specializzazione di area sanitaria per l’a.a. 2019/2020, ha imposto il rinvio della procedura in corso»
Presentato l’emendamento a firma dell’onorevole Vito De Filippo: con il provvedimento potranno entrare alla Facoltà di Medicina i candidati che hanno presentato ricorso al Tar. Consulcesi: «C’è tempo solo fino all’11 dicembre per l’azione legale»
Tra i provvedimenti allo studio, anche un ulteriore aumento delle borse di specializzazione. Di Maio (IV): «Allargare le possibilità di accesso alla professione medica»
Nella graduatoria per le scuole di specializzazione di area sanitaria si tiene conto delle pronunce di Tar Lazio e Consiglio di Stato, fa sapere il Mur. Probabili variazioni di qualche giorno per l’attivazione delle prossime fasi
Il presidente Anelli chiede di ammettere tutti i candidati che abbiano superato la prova di selezione. Oggi l’incontro al Mur con i rappresentanti delle diverse associazioni di medici e specializzandi. Ecco le richieste dei giovani medici
Sono 14455 i posti messi a disposizione quest’anno per entrare nelle scuole di specializzazione. Stimati oltre 26mila candidati. Tra le specializzazioni più gettonate c’è Pediatria. Preoccupa la «sovrapposizione di annate» che ha caratterizzato la prova di quest’anno facendo aumentare il numero di iscritti
L’appello congiunto di Flavia Petrini (SIAARTI), Alessandro Vergallo (AAROI-EMAC) e Paolo Pelosi (CPAR) ai ministri Manfredi e Speranza
Eliminato il limite di tre scuole da indicare, mentre il medico già iscritto ad un corso post-laurea dovrà lasciare preventivamente la scuola prima dell’iscrizione al concorso. Cosa prevede il decreto del MUR
Secondo gli specializzandi, mille borse in più dal 2022 non risolvono il problema dell’imbuto formativo. Anaao Giovani è pronta a tornare in piazza, mentre Cinque Stelle e Lega propongono una riforma strutturale della specializzazione medica
Sono soprattutto internisti, chirurghi, radiologi, geriatri e anestesisti a scegliere di provare a tornare sui territori. Lo studio dell’Associazione Liberi Specializzandi