Ecm 5 Aprile 2016 15:10

Medici competenti: scatta la corsa per recuperare i crediti. Burtone (Pd): «Su ECM maggior rigore e regole più precise»

Ancora tre mesi per mettersi in regola ed essere riammessi al lavoro. Un nuovo corso Fad dedicato: “La sindrome del disadattamento”. L’onorevole Burtone: «Il web grande alleato dei camici bianchi che vogliono completare formazione»

Medici competenti: scatta la corsa per recuperare i crediti. Burtone (Pd): «Su ECM maggior rigore e regole più precise»

Nessuna sanatoria, ma ancora tre mesi per mettersi in regola. I medici competenti che sono risultati non in regola con i crediti ECM del triennio formativo 2011-2013, e che dunque sono stati cancellati dal relativo elenco, hanno la possibilità di rientrare a farne parte già da luglio, ma solo nel caso in cui riescano a mettersi in regola entro giugno.

È quanto spiegato dalla FNOMCeO(Federazione Nazionale Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri) sulla base del decreto con cui il Ministero della Salute ha concesso, lo scorso novembre, la possibilità dirientrare nell’elenco dei medici competenti ad oltre 6.500 operatori sanitari.

I camici bianchi che, invece, avevano acquisito meno della metà dei crediti relativi al triennio passato, per reiscriversi nell’elenco dovranno necessariamente portare a termine il programma di aggiornamento 2014-2016, con il conseguimento del 70% dei crediti previsti nella disciplina della “medicina del lavoro e sicurezza degli ambienti di lavoro”. E proprio in questo ambito, uno dei principali provider italiani Sanità in-Formazione con il partner Consulcesi ha appena pubblicato il nuovo corso FAD “La sindrome del disadattamento” che fornisce 9 crediti ECM ed è disponibile gratuitamente online.

La sanzione per i medici competenti che non riusciranno ad adeguarsi è la cancellazione dall’elenco nazionale. Ma la prorogarappresenta una mano tesa ai professionisti che per qualche motivo non hanno potuto (o voluto) onorare l’obbligo formativo triennale. La linea del Ministero, però, resta chiara: mettere tra le priorità di ogni singolo medico che opera nel Ssn la formazione continua. Sanità informazione ha parlato con l’onorevole Giovanni Burtone (PD), medico e membro della XII Commissione (Affari Sociali).

«Senza dubbio le sanatorie creano sempre qualche problema e qualche polemica. In verità, nel caso dei medici competenti, c’era la necessità di dare una risposta concreta in un campo delicatissimo come quello della tutela e della prevenzione della salute dei lavoratori. Per questo il Ministero della Salute ha deciso di dare una nuova possibilità e dunque riammettere solo quei professionisti che riusciranno a mettersi di nuovo in linea con i protocolli stabiliti per la formazione e l’aggiornamento. Per quanto riguarda il futuro, è necessario tornare ad una politica di rigore, così come è necessario che i medici riprendano ad affrontare continuamente la loro formazione. Serve un aggiornamento adeguato ed è per questo che si deve lavorare, per una regolamentazione ancora più precisa, utilizzando lo strumento legislativo. Dovremo dunque discutere, in maniera ferma e seria, su quali dovranno essere i criteri su cui lavorare per avere una formazione continua in medicina di qualità. Vedremo nelle prossime settimane».

Un appello dunque alle istituzioni e, in particolare, al Parlamento, affinché regolamenti al meglio la materia per dare ai medici una formazione regolare e di qualità. Altrimenti, sanzioni o incentivi possono essere una soluzione, magari proposta attraverso un Disegno di legge ad hoc.
«È assolutamente necessario intraprendere un’iniziativa del genere. Perché è indubbio che il medico deve essere messo davanti alle proprie responsabilità con rigore, ma è altrettanto fuori discussione che il professionista deve anche essere incentivato ad impiegare tempo e forze per la formazione continua. Ecco perché lo strumento legislativo può essere la chiave di volta per rispondere seriamente a queste problematiche».

Grazie alle nuove tecnologie, che hanno dato nuova vita alla Formazione a Distanza, il medico è comunque molto aiutato in termini di spazio e tempo da impiegare per formarsi. Per questo la FAD, se di qualità, può rappresentare il mezzo giusto per adempiere all’obbligo ECM.
«Le nuove tecnologie permettono ai professionisti sanitari, e non solo, di svolgere fino in fondo il processo formativo. Questa possibilità deve però essere inserita, ripeto, in un quadro di grande rigore, perché la formazione continua rappresenta uno degli strumenti più importanti per dare ai nostri cittadini la garanzia di ricevere cure di qualità».

Articoli correlati
Quali criteri deve adottare il Provider in riferimento alla sponsorizzazione commerciale?
Gli eventi possono essere sponsorizzati, mediante apposito contratto, da imprese commerciali operanti anche in ambito sanitario purché ciò non influenzi i contenuti formativi dell’evento. Non è consentito indicare lo sponsor commerciale nell’esposizione dei contenuti formativi, se non indicando il logo dello Sponsor prima dell’inizio e dopo il termine dell’evento. Lo sponsor può essere coinvolto nella […]
Come deve essere effettuata dal Provider la verifica dell’apprendimento?
La verifica dell’apprendimento può essere effettuata con diversi strumenti: quesiti a scelta multipla o a risposta aperta, esame orale, esame pratico, produzione di un documento, realizzazione di un progetto, ecc. Se vengono usati i quesiti, devono essere standardizzati in almeno 3 quesiti per ogni credito ECM erogato e nel caso si predispongono quesiti a scelta […]
Scadenza triennio formativo, gli Ordini richiamano gli iscritti con informativa personalizzata
Il contenuto della lettera inviata agli iscritti all'Ordine dei medici di Siena. Del Gaudio (Opi Foggia): «Evitare rischio mancata copertura assicurativa». D’Avino (FIMP): «Il Cogeaps ha agito secondo la normativa, che gli iscritti conoscono». Antonazzo (Opi Lecce): «Solo il 28% degli iscritti certificabile»
ECM, ultimi due mesi per mettersi in regola. Anelli: «Assicurazione a rischio»
Dopo le lettere del Cogeaps alle Federazioni (trasmesse poi agli Ordini), i principali esponenti della sanità ribadiscono ai propri iscritti l’importanza di farsi trovare in regola alla scadenza del triennio
Obbligo ECM, partite le lettere del Cogeaps. Monaco: «Ora tocca agli Ordini prendere provvedimenti»
Intervista al presidente del Consorzio Gestione Anagrafica Professioni Sanitarie. Rischio sanzioni e mancata copertura assicurativa per chi non è in regola
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...