Lavoro e Professioni 18 Maggio 2022 09:00

Formazione ECM, sanità territoriale e intesa pubblico-privato. La ricetta di D’Amato per non sprecare il PNRR

Sanità Informazione ha chiesto all’assessore alla Sanità del Lazio D'Amato cosa ci ha insegnato la pandemia e come utilizzare al meglio i fondi in arrivo dall’Europa

Sinergia tra sanità pubblica e privata, così come fatto durante i periodi più difficili della pandemia. E poi formazione delle nuove leve della sanità ma anche aggiornamento continuo per chi nel Ssn lavora già da tempo. Sono questi gli elementi su cui punta l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, per fare in modo che i fondi in arrivo con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza non vadano sprecati. Sanità Informazione lo ha incontrato in occasione della Tavola Rotonda sul PNRR organizzata da AIOP Lazio.

Assessore D’Amato, cosa abbiamo imparato dalla pandemia? Cosa dobbiamo fare con le risorse del PNRR per non ritrovarci in situazioni come quella che abbiamo vissuto?

«Dalla pandemia abbiamo imparato che dobbiamo rafforzare il territorio e lavorare uniti in maniera trasversale, superando ogni logica di “silos”, di vincolo e di tetti. Credo che l’esperienza del Covid ci insegni proprio questo».

In quest’ottica, come devono collaborare sanità pubblica e privata?

«Come hanno collaborato durante la pandemia. Se il Lazio è stato un modello è perché la gestione del Covid è avvenuta in sinergia in tutte le fasi: da quella acuta ospedaliera delle terapie intensive ai tracciamenti, dai tamponi ai vaccini. Ecco, questo modello deve essere replicato».

Lei ha parlato di formazione. Con le risorse in arrivo con il PNRR ci saranno tantissime innovazioni sia a livello di digitalizzazione che ti telemedicina e via dicendo. Quanto è importante formare adeguatamente il personale sanitario per fare in modo che queste innovazioni non vengano perse?

«Il capitale umano è la prima cosa. Per cui dobbiamo puntare sui giovani medici, infermieri e professionisti sanitari. Ecco perché chiediamo uno sforzo importante di integrazione al sistema formativo per acquisire nuove specializzazioni. Soprattutto riguardo alla digitalizzazione e, soprattutto, riguardo alla medicina territoriale. Ecco, credo che questa sia la sfida che avremo dinnanzi nei prossimi mesi».

E per chi non è più così giovane ed è uscito dalle scuole di specializzazione già da tempo, cosa si può fare?

«In questo caso vanno utilizzati i corsi di formazione continua ECM, soprattutto per l’utilizzo delle nuove tecnologie e della digitalizzazione che ci poterà progressivamente a fare un salto nel futuro molto importante».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Migliore (Fiaso): “Digitalizzazione fondamentale per abbattere diseguaglianze di accesso”
“Parliamo di un cambiamento culturale prima ancora che tecnologico. L’obiettivo è creare un ecosistema dove tutti i dati sanitari siano messi a sistema e utilizzati per migliorare le decisioni cliniche e strategiche"
La Sanità è diventata un bene di lusso, cresce l’impoverimento delle famiglie
Secondo il 19° Rapporto del CREA Sanità "al Ssn servono 15 miliardi per non aumentare il distacco dal resto dell’UE, personale carente e sottopagato. Rispetto ai partner EU, il nostro Paese investe meno nella Sanità, aumenta la spesa privata ed è a rischio l’equità del sistema". Digitalizzazione necessaria per le “nuove cronicità"
Sanità italiana divisa a metà: 29 milioni di italiani in difficoltà con le cure
La sanità italiana sempre più divisa in due con ben 29 milioni di italiani che potrebbero avere serie difficoltà. Le performance sanitarie per il 2023 vedono infatti otto tra Regioni e Province autonome promosse, sette rimandate e sei bocciate. Sono i risultato del rapporto «Le performance regionali» del Crea Sanità, Centro per la ricerca economica applicata in sanità, presentato oggi a Roma
PNRR, in Sicilia tre gare per potenziare i servizi socio-sanitari e il patrimonio immobiliare sanitario
La procedura è gestita da Invitalia. L'iniziativa si inserisce nell'ambito del supporto tecnico operativo reso disponibile dal Ministero dell'economia e delle Finanze e dal Ministero della Salute alle Regioni e agli Enti del servizio sanitario regionale
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Malattie Croniche, CRM Patient Advisory Board: “La voce dei pazienti al centro della cura”

Si è concluso il percorso promosso da Boehringer Ingelheim Italia con sei associazioni di pazienti. Dal confronto nascerà un documento condiviso che raccoglie bisogni, criticità e...
Salute

Giornata mondiale dell’Epatite, Oms: “Eliminare il virus per fermare cirrosi e cancro al fegato”

Nonostante siano prevenibili, le epatiti virali croniche continuano a colpire milioni di persone e a causare oltre 1,3 milioni di decessi l’anno. Esperti, istituzioni e associazioni rilanciano l...
Salute

Diabete, Glifozine arriva in farmacia e senza piano terapeutico

Le reazioni delle istituzioni e delle associazioni dei pazienti alla decisione dell'Aifa: “Una semplificazione concreta per milioni di pazienti”
di I.F.
Contributi e Opinioni

SSN. Servizio o Sistema? Perché le parole sono importanti

Tenere insieme queste due dimensioni è oggi la sfida per rendere sostenibile, senza snaturarla, la missione originaria del SSN
Sanità

Consiglio Superiore di Sanità, si è insediata la nuova squadra

La presidenza al professor Alberto Siracusano. Schillaci: "Il Consiglio Superiore di Sanità rappresenta, da sempre, un pilastro della sanità italiana e un riferimento per tutto il sistem...