«La scienza non ha dubbi sull’efficacia e la non pericolosità delle vaccinazioni, mentre da tempo c’è il ‘falso mito’ che i vaccini possano creare problemi, una ‘moda’ che ha preso piede e che è difficile da contrastare proprio per i pregiudizi che ne sono alla base. È in quest’ottica che l’Ordine nazionale ha preso posizione, […]
«La scienza non ha dubbi sull’efficacia e la non pericolosità delle vaccinazioni, mentre da tempo c’è il ‘falso mito’ che i vaccini possano creare problemi, una ‘moda’ che ha preso piede e che è difficile da contrastare proprio per i pregiudizi che ne sono alla base. È in quest’ottica che l’Ordine nazionale ha preso posizione, ricordando che il medico che sconsiglia i vaccini infrange il codice deontologico». Così Federico d’Andrea, presidente dell’OMCeO di Novara, sulla decisione della FNOMCeO di ipotizzare provvedimenti disciplinari nei confronti dei camici bianchi che sconsigliano i vaccini. «È un tema, quello delle vaccinazioni e della ‘moda’ ricorrente di evitarle il più possibile ai propri figli, che da diverso tempo abbiamo affrontato. Nel maggio dello scorso anno, ad esempio, l’Ordine, insieme al Dipartimento per la Salute della Donna e del Bambino dell’ospedale di Novara, Kiwanis Club Novara Monte Rosa e Asl aveva organizzato un apposito convegno per lanciare l’allarme su un atteggiamento molto pericoloso». «Basta documentarsi con onestà intellettuale – continua d’Andrea – per rendersi conto di come l’introduzione dei vaccini sia stata una delle scoperte più importanti nella storia dell’umanità e come siano state così salvate milioni di vite umane. E che boicottarli possa rendere di nuovo pericolose malattie che si pensano ormai innocue». «Anche la Federazione Regionale degli Ordini dei Medici e Odontoiatri del Piemonte – spiega il presidente dell’Ordine di Novara – già lo scorso novembre aveva preso posizione in appoggio alle campagne vaccinali, al Piano Piemontese di Promozione Vaccinale e all’adozione di un calendario vaccinale unico su tutto il territorio nazionale: ‘Conferendo ai vaccini un grande valore dal punto di vista etico, umano e sociale, riteniamo importante promuovere lo sviluppo di una vera e propria ‘cultura vaccinale’, atta a sviluppare nel cittadino una maggiore consapevolezza circa le potenzialità delle vaccinazioni e a contrastare invece il diffondersi di fuorvianti falsità e pericolosi pregiudizi’ aveva sostenuto».