Contributi e Opinioni 28 Gennaio 2021 16:08

Laurea in Osteopatia, i risultati della ricerca SDA – Bocconi. Sciomachen (ROI): «Pronti a garantire massimo supporto alle istituzioni»

Dopo l’approvazione del profilo professionale degli osteopati, la seconda tappa dell’iter per l’istituzione della professione osteopatica riguarda la definizione del programma di formazione universitaria e delle equipollenze

Una laurea triennale in osteopatia come professione sanitaria con una forte focalizzazione sulle materie caratterizzanti osteopatiche. Questa il possibile scenario del percorso di studi dei futuri osteopati italiani delineata dalla ricerca del CeRGAS – SDA Bocconi “La formazione universitaria in osteopatia: quali riferimenti per il percorso italiano?”, realizzata con il contributo incondizionato del ROI– Registro degli Osteopati d’Italia presentata oggi nel corso di una diretta streaming alla quale, insieme al Presidente del ROI Paola Sciomachen, hanno preso parte i ricercatori del CeRGAS Alberto Ricci e Marco Sartirana e i rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni professionali.

Dopo l’approvazione del profilo professionale degli osteopati, siglato a novembre 2020 dalla Conferenza Stato-Regioni, la seconda tappa dell’iter per l’istituzione della professione osteopatica riguarda la definizione del programma di formazione universitaria e delle equipollenze secondo quanto previsto dalla legge 3/2018.

La ricerca di CeRGAS – SDA Bocconi ha analizzato la formazione osteopatica attualmente offerta in Italia e che dovrà diventare una laurea triennale sanitaria. Il nuovo percorso formativo partirà da un impianto comune a tutte le professioni sanitarie che comprende una serie di materie di base obbligatorie. A queste dovrebbero essere aggiunte le scienze caratterizzanti e il tirocinio clinico, per un monte ore che attualmente è articolato su 4/5 anni. Il confronto con percorsi analoghi di livello universitario presenti nel Regno Unito e corsi di laurea italiani in fisioterapia, presa come riferimento in quanto professione già sanitaria con caratteristiche affini all’osteopatia, ha evidenziato alcune questioni aperte temi che andranno affrontate nell’ organizzare il corso di laurea in osteopatia.

Il lavoro elaborato dal CeRGAS – SDA Bocconi mette in evidenza come l’attuale formazione delle scuole di osteopatia riservi il 40% dei crediti formativi alle scienze caratterizzanti quali Principi e Filosofia Osteopatica, Anatomia topografica, Osteopatia sul sistema muscolo scheletrico applicata nelle diverse aree in relazione con i tessuti e gli apparati del corpo. L’insegnamento di queste materie viene approfondito attraverso attività di tirocinio pratico, che secondo la ricerca ricopre il 14% dell’offerta formativa.

I restanti crediti formativi sono ripartiti per il 12 – 18% allo studio delle scienze cliniche (Clinica medica specialistica, fondamenti di otorinolaringoiatria, oculistica, pediatria, ginecologia, neuropsichiatria infantile, Farmacologia, Radiologia, Bioterapia nutrizionale) e alle scienze biomediche di base per il 10 e il 15% (Istologia e embriologia, Anatomia generale e del sistema nervoso, Fisiologia e Clinica medica generale). Completano il percorso di studi le materie scientifiche e formative di base (Fisica, Chimica e biochimica, Biologia e genetica, Microbiologia, Statistica medica, Pronto Soccorso) che rappresentano tra il 5 e 7% del piano di formazione. Questa parte di formazione potrebbe essere offerta soprattutto nel primo anno di corso, in maniera sinergica e congiunta con i percorsi di studio di altre professioni sanitarie, per favorire la conoscenza reciproca e la futura collaborazione secondo logiche multidisciplinari.

«La definizione del percorso formativo e delle relative equipollenze è di importanza cruciale per il completo riconoscimento della nostra professione – ha dichiarato Paola Sciomachen, Presidente del ROI -. Il nostro obiettivo è di continuare a garantire il massimo supporto alle istituzioni anche in questa fase delicata. La ricerca che abbiamo commissionato al CeRGAS – SDA Bocconi va in questa direzione ed è un punto di partenza per approfondire alcune questioni fondamentali per la valorizzazione delle specificità della professione».

«La strutturazione in un piano di studi triennale è dettata dalla necessità di adeguarsi a quanto già previsto in Italia per le altre professioni sanitarie – ha commentato Paola Sciomachen. Lo studio evidenzia infatti che a livello internazionale e nazionale oggi la formazione osteopatica è articolata su 4-5 anni. Per questo prevediamo la necessità di percorsi di approfondimento dopo la laurea triennale su temi importanti quali per esempio la neonatologia, la pediatria, la ginecologia e l’ostetricia, l’otorinolaringoiatria, e la geriatria».

L’indagine è stata presentata questa mattina nel corso di un evento online. All’evento hanno preso parte Vanda Lanzafame, Dirigente del MIUR, Alessandro Beux, Presidente dell’Ordine FNO-TSRM-PSTRP, la Senatrice Paola Binetti, Donatella Valente, Professore Associato di Scienze Riabilitative Neuropsichiatriche dell’Università Sapienza di Roma, e Fabrizio Consorti, Docente di Chirurgia Generale dell’Università Sapienza di Roma e membro della giunta Società Italiana di Pedagogia Medica – Sipem, oltre ai rappresentanti delle associazioni di categoria dell’osteopatia. L’incontro è stato moderato dal giornalista di Quotidiano Sanità Luciano Fassari.

Articoli correlati
Osteopatia, Congresso ROI: più vicina la conclusione dell’iter per l’istituzione della professione
Il MUR ha delineato il percorso formativo per la laurea triennale in Osteopatia. Ora si attendono le valutazione di CUN e CSS
A 50 giorni dall’istituzione della professione il ROI lancia campagna “L’osteopatia è per tutti”
 Storie e personaggi per raccontare una disciplina al servizio dei bisogni di salute dei pazienti di tutte le età
Osteopatia, con il Progetto Cronos dal 17 al 23 aprile prime valutazioni di lombalgia gratuite in tutta Italia
È possibile prenotare il proprio appuntamento sul sito cronos.roi.it. I pazienti potranno individuare l’osteopata aderente all’iniziativa più vicino a loro attraverso la mappa interattiva disponibile qui. L'iniziativa coinvolge oltre 400 osteopati del ROI-Registro degli Osteopati d’Italia aderenti al progetto CronOs, Cronicità e Osteopatia
Milleproroghe, gli Osteopati lanciano il countdown verso i decreti attuativi del percorso formativo
Il ROI lancia la campagna #countdownosteopatia per scandire gli ultimi 100 giorni che separano la professione dall’adozione del decreto attuativo previsto dalla legge 3/2018 sul percorso formativo
Osteopatia, gli italiani chiedono regolamentazione della professione e corso di studi ad hoc
Al Congresso ROI 2022 a Napoli il punto su percorsi accademici e tirocini formativi, equipollenze ed inserimento nei LEA
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Automedicazione: dall’Enterogermina al Daflon, ecco i prodotti più venduti in farmacia

I dati Pharma Data Factory (PDF): nell’ultimo anno mobile (agosto 2023-settembre 2024) il mercato dei farmaci per l’autocura è stabile (-1%), anche se con prezzi in lieve aumento (+...
Prevenzione

Medici di medicina generale, igienisti e pediatri assieme contro il virus respiratorio sincinziale

Il Board del Calendario per la Vita accoglie con soddisfazione la possibilità di offrire a carico del Ssn, come annunciato dalla Capo Dipartimento Prevenzione del Ministero, l'anticorpo monoclo...
Prevenzione

Aderenza terapeutica, dal Ministero un documento per sensibilizzare alla corretta assunzione dei farmaci

Il documento mira ad avviare un processo culturale di consapevolezza e di responsabilizzazione individuale e sociale. La mancata aderenza terapeutica può avere pesanti ricadute, peggioramento d...