Covid-19, che fare se...? 22 Febbraio 2022 12:50

Si può avere una reazione allergica grave anche dopo la seconda dose?

Uno studio americano ha concluso che chi avuto una reazione allergica dopo la somministrazione della prima dose di vaccino antiCovid a mRNA ha un rischio molto basso di avere un reazione grave anche alla seconda dose

Si può avere una reazione allergica grave anche dopo la seconda dose?

Coloro che hanno avuto una reazione allergica dopo la somministrazione della prima dose di vaccino antiCovid a mRNA hanno un rischio molto basso di avere un reazione grave anche alla seconda dose. A dimostrarlo è stata una revisione sistematica di 22 studi, coordinata dalla University of Colorado School of Medicine e pubblicata su Jama Internal Medicine. Lo studio ha preso in considerazione 1.366 casi di reazioni allergiche immediate dopo la prima dose di vaccino, 78 delle quali gravi (analifassi).

C’è un 5% di rischio di avere una reazione allergica anche dopo la seconda dose

Ebbene, in questo stesso gruppo di persone la seconda dose aveva provocato 6 reazioni allergiche gravi, 4 delle quali in persone già colpite da anafilassi alla prima dose. Dai dati emerge quindi che chi alla prima dose aveva avuto una reazione allergica grave ha un rischio del 5% che lo stesso problema si presenti anche alla seconda. Mentre coloro che alla prima dose hanno avuto una reazione allergica non grave hanno un rischio di sviluppare lo stesso problema dello 0,16%. Inoltre, tra i 6 casi di allergia grave alle seconda dose non c’è stato alcun decesso. Infatti, 5 pazienti si sono rapidamente ripresi dopo avere ricevuto adrenalina, mentre il sesto si è ripreso senza alcun trattamento.

La tolleranza alla seconda dose è pari a 99,84%

Nel resto del campione, la seconda dose ha provocato sintomi allergici lievi immediati in 232 persone e, di queste, 15 rientravano tra le 78 che avevano avuto reazioni gravi alla prima somministrazione. Per i ricercatori si può quindi parlare di una tolleranza generale alla seconda dose pari al 99,84%. «Avere avuto una reazione allergica da vaccino mRNA alla prima dose non vuole dire automaticamente averne un’altra altrettanto grave con la seconda somministrazione», specificano i ricercatori.

Una reazione allergica alla prima dose non è una controindicazione per la seconda inoculazione

«Questi dati dovrebbero indurre a riconsiderare la precedente reazione allergica come una controindicazione», concludono. Per precauzioni i ricercatori raccomandano comunque che i pazienti che hanno sviluppato una reazione allergica grave alla prima dose dovrebbero ricevere la seconda somministrazione in un ambiente medico attrezzato a gestire i casi di anafilassi e solo dopo aver consultato un allergologo.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Covid: 3 o più dosi di vaccino in gravidanza aumentano la protezione dei neonati
Le donne in gravidanza che ricevono tre o più dosi di vaccino anti-Covid durante la gestazione presentano un livello di anticorpi specifici contro l’infezione nel cordone ombelicale di circa dieci volte più alto rispetto a quanto riscontrato nelle madri che hanno effettuato meno richiami. E questo offre una maggiore protezione ai nascituri. A dimostrarlo è uno studio condotto dagli scienziati dell’Università di Washington a Seattle
Covid: spray nasale con anticorpi protegge da infezione. Gli scienziati: “Approccio utile contro nuove varianti e in futuro anche contro altri virus”
I ricercatori del Karolinska Institutet, in Svezia, hanno dimostrato che lo spray nasale anti-Covid sviluppato, a base di anticorpi IgA, può offrire protezione dall'infezione. O almeno così è stato nei topi su cui è stato testato, come riportato da uno studio pubblicato su PNAS. I risultati aprono la strada a una nuova strategia per proteggere le persone ad alto rischio a causa delle diverse varianti del virus Sars-CoV-2 e possibilmente anche da altre infezioni
Fiaso: Covid ancora in calo, ma preoccupa l’influenza
Si conferma in calo l’indice dei ricoveri Covid. La rilevazione degli ospedali sentinella aderenti a Fiaso fa registrare un complessivo -16% nell’ultima settimana del 2023. Secondo l'ultima rilevazione Fiaso i virus influenzali stanno avendo un impatto in termini assoluti maggiore sugli ospedali
di V.A.
Morbillo: mappato il percorso del virus nel cervello
Per la prima volta è stata realizzata una sorta di mappa della diffusione del virus del morbillo nel cervello sulla base dei dati di un paziente colpito da una rara e letale malattia cerebrale, chiaara panencefalite sclerosante subacuta (SSPE). A realizzare l'impresa sono stati i ricercatori della Mayo Clinic in uno studio pubblicato su PLOS Pathogens
Covid: le varianti sono emerse in risposta al comportamento umano
Le varianti del virus Sars-CoV-2 potrebbero essere emerse a causa di comportamenti umani, come il lockdown o le misure di isolamento, le stesse previste per arginare la diffusione dei contagi. Queste sono le conclusioni di uno studio coordinato dall’Università di Nagoya e pubblicato sulla rivista Nature Communications. Utilizzando la tecnologia dell’intelligenza artificiale e la modellazione matematica […]
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...