Covid-19, che fare se...? 20 Marzo 2023 23:44

Il vaccino anti-Covid-19 può avere effetti collaterali anche se è passato molto tempo?

È una domanda «ritornata in voga» nei giorni scorsi, quando il celebre attore italiano, Jerry Calà, è stato costretto a lasciare il set per un malore che poi si è rivelato un infarto. Sulla sua pagina social sono apparsi molti messaggi No Vax che insinuavano che il malore dell’attore dipendesse dal vaccino contro il Covid e che, per certi versi, lo avesse meritato. In realtà, la comunità scientifica concorda sulla sicurezza a lungo termine dei vaccini, compresi quelli contro il Covid

Il vaccino anti-Covid-19 può avere effetti collaterali anche se è passato molto tempo?

È una domanda «ritornata in voga» nei giorni scorsi, quando il celebre attore italiano, Jerry Calà, è stato costretto a lasciare il set per un malore che poi si è rivelato un infarto. Sulla sua pagina social sono apparsi molti messaggi “No Vax” che insinuavano che il malore dell’attore dipendesse dal vaccino contro il Covid e che, per certi versi, lo avesse meritato. In realtà, la comunità scientifica concorda sulla sicurezza a lungo termine dei vaccini, compresi quelli contro il Covid. Sicurezza ormai con solide basi scientifiche dopo la somministrazione di oltre 13 miliardi di dosi dall’inizio delle campagne vaccinali nel mondo.

I vaccini in genere non danno effetti collaterali dopo 2 mesi

In generale, non esistono casi di vaccini che abbiano avuto effetti indesiderati comparsi oltre le 8 settimane dopo la loro somministrazione. Quando infatti si verificano effetti collaterali, nella stragrande maggioranza dei casi lievi, appaiono entro poche ore, giorni o settimane dalla somministrazione. Inoltre, a differenza dei tantissimi farmaci che vengono assunti quotidianamente da molte persone, i vaccini si fanno una volta sola o al massimo con uno o pochi altri richiami nel tempo. Questo significa che le molecole contenute al loro interno rimangono nel nostro organismo per pochissimo tempo, a differenza, ad esempio, del farmaco contro l’ipertensione che viene assunto ogni giorno.

L’mRNA contenuto nel vaccino sparisce dall’organismo dopo solo 1 giorno

A quanti temono che sia la tecnologia a mRNA a poter essere pericolosa sul lungo periodo, gli scienziati rispondono che non è affatto così. Anzi il tempo di permanenza dell’mRNA nell’organismo è particolarmente breve, perché si tratta di molecole fragilissime, che vengono denaturate e dissolte rapidamente, così come vengono denaturate rapidamente le copie di proteina Spike prodotte a partire dall’mRNA. Questo significa che, già entro 1 giorno dalla somministrazione, nel nostro corpo è rimasto poco o nulla del vaccino. Al contrario ci sono numerose evidenze scientifiche secondo le quali infettarsi con il virus Sars-CoV-2 potrebbe avere conseguenze sul lungo periodo, anche sul cuore.

 

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