Ambiente 4 Maggio 2023 12:20

Smog, con esposizioni prolungate aumenta il bisogno di procedure ospedaliere per il cuore

L’esposizione a lungo termine allo smog, in particolare al particolato fine, è legata a un aumento delle procedure ospedaliere nei pazienti con insufficienza cardiaca. A dimostrarlo è uno studio pubblicato sulla rivista Plos One e condotto da Samantha Catalano dell’Università della Carolina  del  Nord a Chapel Hill, Usa. Le minuscole particelle sospese nell’aria di diametro inferiore a 2,5 μm […]

Smog, con esposizioni prolungate aumenta il bisogno di procedure ospedaliere per il cuore

L’esposizione a lungo termine allo smog, in particolare al particolato fine, è legata a un aumento delle procedure ospedaliere nei pazienti con insufficienza cardiaca. A dimostrarlo è uno studio pubblicato sulla rivista Plos One e condotto da Samantha Catalano dell’Università della Carolina  del  Nord a Chapel Hill, Usa. Le minuscole particelle sospese nell’aria di diametro inferiore a 2,5 μm (PM2,5) sono inquinanti atmosferici generati dal traffico, dall’attività industriale, dalla combustione e da altre fonti ancora. Sebbene l’esposizione al PM2.5 sia stata già associata all’insorgenza di malattie e morte in tutto il mondo, pochi studi hanno quantificato questo legame considerando le procedure ospedaliere. In questo studio, i ricercatori hanno analizzato l’effetto dell’esposizione a lungo termine al PM2.5 sulle procedure ospedaliere in pazienti con insufficienza cardiaca.

Le procedure ospedaliere sono state legate all’esposizione al PM2,5

I ricercatori hanno esaminato le cartelle cliniche elettroniche di 20.920 pazienti con diagnosi di insufficienza cardiaca, 15.979 dei quali hanno successivamente subito almeno una delle 53 procedure comuni all’interno del sistema sanitario dal 2004 al 2016. I ricercatori hanno utilizzato l’indirizzo di ogni paziente insieme alla data della diagnosi di insufficienza cardiaca per mappare e analizzare i dati sull’esposizione ambientale allo smog insieme alle loro cartelle cliniche. Ebbene, l’analisi ha rivelato che tre procedure specifiche avevano una probabilità significativamente maggiore di essere eseguite su pazienti con una maggiore esposizione a PM2,5: stress test (aumento del 6,84% per aumento di 1 μg/m3 di PM2,5), test dell’emoglobina glicosilata, che controllano il diabete ( 10,8% di aumento) e test del tempo di protrombina, che valutano la coagulazione del sangue (15,8% di aumento). I test del tempo di protrombina sono risultati significativamente legati a questa esposizione anche dopo aver considerato l’accesso all’assistenza sanitaria e al cibo sano in base alla contea di residenza.

Il tuo Comune non rispetta la normativa sulla qualità dell'Aria

Chiedi il nostro supporto per difendere il tuo Diritto alla Salute e aderisci all’Azione Legale Collettiva in modo semplice e veloce.

Lo smog rappresenta un onere importante per i sistemi sanitari

Poiché tutti e tre gli esami condotti si riferiscono a test diagnostici per la salute cardiorespiratoria, gli autori ipotizzano che i loro risultati forniscano la prova che i pazienti con un’elevata esposizione a PM2.5 sperimentano una maggiore morbilità cardiovascolare, spingendo gli operatori sanitari a eseguire più test diagnostici. Le cartelle cliniche che costituiscono la base di questa ricerca non includevano dati socioeconomici a livello individuale, né dati su procedure che potrebbero essere state eseguite al di fuori del sistema sanitario. Tuttavia, questi risultati aiuteranno i futuri ricercatori a stimare meglio l’onere dell’esposizione al PM2,5 sui pazienti e sui sistemi ospedalieri. «Le associazioni tra il PM2.5 e le procedure ospedaliere possono darci una visione unica degli impatti dell’esposizione al PM2.5 sia sui pazienti che sul sistema sanitario», affermano I ricercatori. «Abbiamo osservato un aumento delle prestazioni e delle procedure diagnostiche con una maggiore esposizione al PM2,5. Questa ricerca fornisce la prova che le procedure ospedaliere possono essere una lente unica attraverso la quale visualizzare gli effetti sulla salute dell’esposizione all’inquinamento atmosferico», conclude.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Infarto: lunedì «nero», a inizio settimana attacchi cardiaci più gravi e letali
Per il nostro cuore non c'è giorno della settimana peggiore del lunedì. E' proprio in questo giorno, infatti, che avvengono con più frequenza gli infarti gravi e fatali. Una ricerca irlandese, presentata alla conferenza annuale della British Cardiovascular Society, ha infatti determinato che a inizio settimana il rischio di subire un attacco cardiaco letale è superiore del 13% rispetto al previsto. Il cardiologo Esposito: «A giocare un ruolo determinante è il ritmo circadiano»
Stress nemico del cuore: “Cento pagine per arrivare all’equilibrio”
Paolo Diego L’Angiocola, Responsabile di Cardiologia di Nova Salus a Gorizia, ha scritto un volume per aiutare le persone a prendere coscienza di sé e allontanare gli eccessi nemici del nostro cuore. “Le medicine servono ma prima dobbiamo partire dalla prevenzione» spiega il medico che propone tecniche essenziali per la gestione e la riduzione dello stress
«Asma, il quartiere e l’inquinamento incidono sulla gravità. Anche nei bambini»
Simona Barbaglio, presidente dell’Associazione Nazionale Pazienti Respiriamo Insieme, commenta a Sanità Informazione i risultati di uno studio realizzato in USA e presentato alla Conferenza Internazionale ATS 2023, il quale mostra una forte associazione tra il quartiere di residenza, qualità dell'aria e rischio di riacutizzazioni dell'asma nei bambini
Infarto, le donne hanno il doppio delle probabilità di morire: ecco perché…
Le donne hanno il doppio delle probabilità di morire dopo un infarto rispetto agli uomini. E' lo sconcertante risultato di una ricerca condotta da e appena presentata all'Heart Failure 2023, il congresso scientifico della Società europea di cardiologia (Esc)
Usa: allarme smog, a rischio la salute di 120 milioni di persone
Un americano su tre vive in aree con livelli di inquinanti dannosi per la salute, che li espongono a un rischio maggiore di morte prematura. A lanciare l'allarme smog è il nuovo report annuale dell'American Lung Association (ALA), secondo il quale ci sarebbero quasi 120 milioni di persone negli Stati Uniti  esposte a livelli insalubri di fuliggine e smog. Inoltre, il rapporto ha riscontrato che le persone di colore sono quasi quattro volte più a rischio di vivere nei luoghi più inquinati rispetto agli americani bianchi
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Dichiarazione dei redditi: tutte le novità per detrarre le spese sanitarie nel 730

A Sanità Informazione Marco Petrillo (Presidente commissione fiscale UNEBA) spiega le regole del modello precompilato. Tra le novità meno documenti da conservare
Salute

Covid: in Cina ondata variante XBB, attesi 65 milioni di casi a settimana a fine giugno

Anche se l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha dichiarato la fine della pandemia, non sono escluse ondate di contagi anche molto forti. Sarà così molto presto in Cina, d...
Salute

Covid: entro il 2025 nuova ondata. Intanto in Asia +454% di casi

L’eventualità di una nuova pandemia da Covid è stata espressa dal biologo Trevor Bedford, del Fred Hutchinson Cancer Center di Seattle, che ha condotto un'analisi statistica conseg...