Giovani 10 Dicembre 2020 13:19

Giovani medici dagli atenei ai reparti Covid. Buonauro (OMCeO Napoli): «Impreparati a gestire l’emergenza»

L’allarme del coordinatore dell’Osservatorio giovani medici di Napoli: «La laurea abilitante ha questa grande criticità, e a questo si somma il pasticcio burocratico del blocco dei contratti di specializzazione»

Giovani medici dagli atenei ai reparti Covid. Buonauro (OMCeO Napoli): «Impreparati a gestire l’emergenza»

Scaraventati dietro le linee nemiche, praticamente dall’oggi al domani. Senza armi adeguate per combattere le quotidiane battaglie, quelle necessarie per vincere, definitivamente, la guerra al SARS-CoV-2. È questa la realtà in cui versano oggi molti neolaureati in Medicina, il rovescio della medaglia sull’espediente della laurea abilitante, pur benemerita per rimpolpare le corsie Covid sguarnite di personale. Il grido d’allarme è lanciato dal dottor Agostino Buonauro, coordinatore dell’Osservatorio giovani medici dell’Ordine dei medici di Napoli. Ecco cosa ha spiegato ai nostri microfoni.

Laurea abilitante, il rovescio della medaglia

«Molti giovanissimi medici si sono trovati, con l’iscrizione immediata all’Albo subito dopo la laurea, a passare dalle aule di università ai reparti Covid senza la dovuta preparazione. Un rischio enorme, perché questo virus è spietato. I giovani medici – aggiunge Buonauro – negli ultimi mesi sono stati assunti nelle U.S.C.A. (unità speciali di continuità assistenziale), dove vengono gestiti a domicilio pazienti lievemente sintomatici, ma che spesso  hanno molte comorbilità. Il tutto, spesso senza avere una preparazione ad hoc o una sufficiente manualità per effettuare tamponi oro-faringei. Sono anche stati reclutati per i reparti che accolgono e curano persone sintomatiche al virus SARS-CoV-2, spesso senza un’adeguata formazione, mettendo a rischio la loro salute e quella dei pazienti. Penso ad esempio alle pratiche di vestizione e svestizione, che necessitano di competenze specifiche per essere condotte in sicurezza. Si tratta di reparti ad alta specializzazione, dove è rischioso impiegare personale neolaureato».

Il pasticcio dei contratti di specializzazione

Ma non sono solo questi i problemi che attanagliano oggi i giovani medici. Come sottolinea Buonauro «c’è anche la questione del blocco dei contratti di formazione specialistica. Sappiamo che, fortunatamente, quest’anno le borse di specializzazione sono sensibilmente aumentate, pur non arrivando ancora a coprire completamente la domanda. Dopo il concorso, che si è svolto a settembre, ci sono stati dei ricorsi, alcuni legittimi altri no, da parte dei concorrenti sia su alcune specifiche tecniche del bando, sia sulla formulazione di due domande del concorso. Tutto ciò – continua Buonauro – ha rallentato la pubblicazione delle graduatorie nazionali e quindi l’assegnazione dei contratti, nonostante i colleghi abbiano già potuto esprimere le loro preferenze. Ad oggi, il Tribunale amministrativo ha posto come data il 15 dicembre, tuttavia – conclude – 22mila ragazzi si trovano ad avere già scelto una specializzazione ma, di fatto, non vi è ancora stata l’assegnazione ufficiale».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Covid, alcune persone potrebbero aver perso l’olfatto per sempre? L’ipotesi allarmante in uno studio
La perdita dell'olfatto a causa di Covid-19 potrebbe durare a lungo o addirittura per sempre. Uno studio rivela che una persona su 20 non l'ha recuperato dopo 18 mesi
Zuccarelli (OMCeO Napoli): «Sanità a rischio collasso, subito quarta dose e assunzioni»
«Tra Covid-19 e fuga dagli ospedali pubblici il personale è all'osso. Rischiamo un autunno drammatico»
Si possono bere alcolici quando si risulta positivi al Sars-CoV-2?
Il consumo di alcolici è controindicato quando si è positivi al virus Sars CoV-2. Gli studi mostrano infatti che gli alcolici possono compromettere il sistema immunitario
Dopo quanto tempo ci si può ammalare di nuovo di Covid-19?
Gli studi indicano che le reinfezioni con Omicron sono più frequenti. Una ricerca suggerisce un intervallo tra i 90 e i 640 giorni, un'altra tra i 20 e i 60 giorni
DL Riaperture, via libera dalla Camera. Cosa cambia per mascherine, isolamento, green pass e obbligo vaccinale
Il provvedimento recepisce la fine dello stato di emergenza. Prorogato lo smart working per i lavoratori fragili. Medici in quiescenza potranno continuare a ricevere incarichi di lavoro autonomo
di Francesco Torre
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...
Advocacy e Associazioni

XVIII Giornata europea dei diritti del malato. Contro la desertificazione sanitaria serve un’alleanza tra professionisti, cittadini e istituzioni

La carenza di servizi sul territorio, la penuria di alcune specifiche figure professionali , la distanza dai luoghi di salute in particolare nelle aree interne del Paese, periferiche e ultraperiferich...