Salute 30 Luglio 2025 11:31

Tumore al fegato: casi in aumento tra gli under 50, colpa di obesità e alcol

I casi di tumore al fegato sono in aumento e sono destinati a crescere di più entro il 2050 a causa di fattori di rischio prevenibili, come alcol e obesità. L'allarme è stato lanciato da un'analisi pubblicata sulla rivista The Lancet
Tumore al fegato: casi in aumento tra gli under 50, colpa di obesità e alcol

Un tempo considerata una malattia che colpiva principalmente le persone anziane con epatite o dipendenza da alcol, oggi il il tumore al fegato viene sempre più spesso diagnosticato a persone tra i 30 e i 40 anni d’età. Una nuova importante analisi pubblicata sulla rivista The Lancet collega questo cambiamento a un aumento dell’obesità e delle patologie epatiche correlate, come la steatosi epatica associata a disfunzione metabolica. Il rapporto prevede che il numero di nuovi casi di cancro al fegato in tutto il mondo passerà da 870.000 nel 2022 a 1,52 milioni entro il 2050, mentre i decessi annuali dovuti a questa malattia sono destinati ad aumentare da 760.000 a 1,37 milioni nello stesso periodo.

I casi di tumore al fegato legati alla steatosi epatica non alcolica raddoppieranno

Sotto accusa steatoepatite associata a disfunzione metabolica, una grave forma di malattia del fegato grasso legata all’obesità e alla disfunzione metabolica. Si prevede che la percentuale di tumori al fegato associati a questo disturbo raddoppierà o più, passando dal 5% nel 2022 all’11% nel 2050. Al contrario il numero di casi legati alla causa più comune di questo tumore, il virus dell’epatite B, è destinato a diminuire. Allo stesso modo, si prevede che anche i casi causati dal virus dell’epatite C diminuiranno proporzionalmente. Tuttavia, si prevede un aumento vertiginoso di tumori al fegato causati da obesità e alcol. Nello specifico, entro il 2050 oltre un quinto dei casi di cancro al fegato sarà causato dall’alcol.

La steatosi epatica non alcolica è correlata all’obesità e al diabete

Nel frattempo, un caso su dieci sarà causato da una forma grave steatosi epatica non alcolica, precedentemente nota come malattia del fegato grasso. Questa condizione si verifica quando il grasso si accumula nel fegato di una persona ed è strettamente correlata all’obesità e al diabete di tipo 2. Il team di ricercatori di Hong Kong che ha effettuato l’analisi ha evidenziato che il 60 per cento dei casi di questa malattia mortale è prevenibile. In base ai loro risultati, i ricercatori hanno affermato che è necessario adottare misure preventive contro il cancro al fegato, noto anche come carcinoma epatocellulare.

Con dieta equilibrata e attività fisica possibile prevenire il tumore al fegato

Il trattamento principale per la steatosi epatica non alcolica è seguire una dieta equilibrata, essere fisicamente attivi e perdere peso. “Il cancro al fegato è un problema sanitario in crescita in tutto il mondo”, afferma Jian Zhou, scienziato dell’Università Fudan in Cina. “È uno dei tumori più difficili da curare, con tassi di sopravvivenza a cinque anni che vanno dal 5 al 30 per cento circa”, aggiunge. L’autore principale dello studio, Stephen Chan, dell’Università cinese di Hong Kong, dichiara: “I paesi hanno un’enorme opportunità di intervenire su questi fattori di rischio, prevenire i casi di cancro al fegato e salvare vite umane”.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Malattie croniche: cala la mortalità in Italia, ma i progressi rallentano

Lo studio internazionale pubblicato su The Lancet mostra un calo del 30% della probabilità di morire prima degli 80 anni per un italiano a causa di patologie croniche tra il 2000 e il 2019
Sanità

La tempesta estiva del NITAG: agosto 2025 tra nomine, polemiche e revoche

Quello che avrebbe dovuto essere un normale atto amministrativo, la nomina dei nuovi membri del NITAG – il Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni – si è trasformato ...
Prevenzione

Pertosse, il ritorno inatteso: cosa ci insegna l’epidemia del 2024 in Toscana

Dopo anni di silenzio durante la pandemia, la pertosse è tornata con forza. Uno studio del Meyer di Firenze pubblicato su Eurosurveillance rivela come ritardi nei richiami e scarsa adesione all...
Salute

Disturbi mentali, ne soffre oltre un miliardo di persone. Oms: “Una sfida di salute pubblica”

Lo stato dell'arte nei due nuovi rapporti diffusi oggi dall’Oms: World mental health today e Mental health atlas 2024
di I.F.