Dalla Redazione 21 Maggio 2020 17:35

Filippi (Fp Cgil Medici): «Bene investimenti, ma ora serve un’idea innovativa di cambiamento dei servizi»

È innegabile come gli ultimi due decreti del Governo, “Cura Italia” e “Rilancio”, sanciscano un vero e proprio cambio di rotta in termini di risorse destinate al Fondo Sanitario Nazionale rispetto agli ultimi 20 anni, caratterizzati da un progressivo definanziamento sui servizi e sul personale. Se da un punto di vista strettamente quantitativo registriamo per […]

di Andrea Filippi, Segretario Nazionale Fp Cgil Medici e Dirigenti SSN

È innegabile come gli ultimi due decreti del Governo, “Cura Italia” e “Rilancio”, sanciscano un vero e proprio cambio di rotta in termini di risorse destinate al Fondo Sanitario Nazionale rispetto agli ultimi 20 anni, caratterizzati da un progressivo definanziamento sui servizi e sul personale.

Se da un punto di vista strettamente quantitativo registriamo per l’anno 2020 un aumento complessivo del Fondo che supera gli 8 miliardi, siamo però purtroppo preoccupati per la qualità degli interventi messi in campo. Le risorse destinate all’assistenza territoriale, circa 1,2 miliardi, sono importanti e per certi versi imponenti, ma non vengono investiste secondo un’idea innovativa di cambiamento dei servizi. Al contrario vengono distribuite su un’intelaiatura organizzativa storicamente disomogenea e poco integrata, basti pensare alla scarsa integrazione della Medicina Generale nella complessità del Servizio Sanitario Nazionale. Le stesse Unità Speciali Di Continuità Assistenziale (USCA) sono in effetti realizzate per tamponare le carenze evidenti  dell’assistenza territoriale.

Per rispondere all’esigenza di controllo sanitario del territorio, fondamentale in tutte le fasi che caratterizzeranno l’emergenza pandemica, abbiamo bisogno di una profonda revisione dell’organizzazione in una logica di governabilità dei servizi. È indispensabile ripartire dalla valorizzazione dei Distretti Socio-sanitari come nuclei operativi polifunzionali e multiprofessionali, in cui tutti gli operatori sanitari siano inquadrati nel medesimo perimetro contrattuale e nello stesso ambito gestionale. Dove sia possibile una presa in carico precoce della cittadinanza secondo programmi di prevenzione, cura e riabilitazione nell’ambito di percorsi in cui i servizi esprimono le funzioni suddivise per intensità di cura.

In questo contesto organizzativo integrato e coeso, assumono un ruolo centrale le competenze dei professionisti sanitari che attraverso una rinnovata cultura della partecipazione devono recuperare quel protagonismo decisionale smarrito negli ultimi 20 anni.

 

Articoli correlati
«Diritto alle cure a rischio senza personale», le richieste dei medici in piazza a Roma. E Schillaci convoca i sindacati
A Roma significativa adesione per la manifestazione dell’intersindacale medica convocata per denunciare le sempre più difficili condizioni di lavoro dei camici bianchi stretti tra turni massacranti e stipendi tra i più bassi d’Europa. Ben 8mila camici bianchi hanno lasciato il SSN tra il 2019 e il 2021
Report Fp Cgil: esplosione contratti di lavoro pirata nel settore socio assistenziale
Lo denuncia la Fp Cgil che ha inviato al ministro del Lavoro, Andrea Orlando, una precisa proposta: «Legare l’attuazione del Pnrr relativamente ai capitoli del welfare, e l’accesso ai fondi da parte delle imprese, al rispetto dei contratti nazionali firmati dalle organizzazioni sindacali e datoriali maggiormente rappresentative»
Il caso degli embriologi clinici: protagonisti della PMA ma orfani di una specializzazione
SIRU, Biologi e CGIL al lavoro per il riconoscimento professionale della categoria
Sanità, Filippi (Fp Cgil Medici): «Cambiare organizzazione lavoro del Servizio socio sanitario»
Per il segretario nazionale «la prospettiva organizzativa che dobbiamo intercettare è che nella riorganizzazione del lavoro tutti i professionisti abbiano un solo datore di lavoro e possibilmente lo stesso tipo di rapporto contrattuale»
Sanità, Fp Cgil: «Urge assunzione di medici non obiettori»
«Pochi professionisti lasciati soli a garantire un servizio e un diritto»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...